Stratigrafia di successioni vulcaniche
pliocenico-pleistoceniche (subordinatamente permiane) di aree
mediterranee ed extra-mediterranee:
1. rilevamento geologico di aree vulcaniche, al fine di
evidenziarne i principali rapporti stratigrafici attraverso l'uso
delle Unità stratigrafiche a limiti inconformi (UBSU);
2. analisi da un punto di vista sedimentologico e stratigrafico,
finalizzata alla caratterizzazione dello stile delle attività
eruttive, ai meccanismi di messa in posto ed alla zonazione delle
facies piroclastiche di eventi vulcanici esplosivi avvenuti sia in
ambiente subaereo che sottomarino;
3. relazioni esistenti tra l'attività vulcanica e le
fluttuazioni del livello medio del mare e movimenti crostali
verticali nel Pleistocene superiore in aree vulcaniche
insulari;
4. caratterizzazione dei processi di erosione ed instabilità dei
versanti degli edifici vulcanici;
5. valutazioni di pericolosità e rischio vulcanico.
Il rilevamento geologico in aree vulcaniche è mirato alla
ricostruzione di un framework stratigrafico avente come obiettivo
la definizione dell'evoluzione geologica. Particolare attenzione è
in genere dedicata al riconoscimento delle principali inconformità
stratigrafiche utili a definire un modello interpretativo
dell'evoluzione di un edificio vulcanico, come risultato
dell'alternarsi di fasi “costruttive”, testimoniate dalla messa in
posto di successioni vulcaniche complesse, e fasi “distruttive”
responsabili della sua erosione. Un tale approccio stratigrafico
può rappresentare uno strumento essenziale di sintesi per
ricostruzioni su larga scala, provvedendo nel contempo a definire
un sistema di correlazioni di riferimento per studi di tipo
petrologico e geochimico.