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Claudio Galletti

Professore emerito

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Temi di ricerca

1) Ruolo della corteccia parietale posteriore nell'integrazione visuo-motoria: studio funzionale mediante tecniche di registrazione extracellulare di singole cellule nervose, e studi anatomici di connessione mediante iniezioni di traccianti neuronali. 2) Organizzazione architettonica delle aree del solco parieto-occipitale: parcellizzazione della corteccia del solco parieto-occipitale sulla base di criteri citoarchitettonici (distribuzione delle cellule nervose) e chemoarchitettonici (distribuzione dei recettori di neurotrasmettitori). 3) Ricostruzioni digitali del cervello: mappe bidimensionali e tridimensionali di cervelli a partire dalla digitalizzazione di sezioni istologiche, e ricostruzione dei dati funzionali ed anatomici raccolti. 4) La corteccia parietale posteriore dei primati: omologie e differenze mediante studi funzionali ed anatomici nella corteccia parietale posteriore delle scimmie e studi di Imaging (fMRI) nella corteccia parietale posteriore dell'uomo.

1) Ruolo della corteccia parietale posteriore nell'integrazione visuo-motoria. Lo studio riguarda alcune aree della corteccia parietale posteriore (PPc) quali l'area V6, V6A e PEc. Scopo della ricerca è valutare quanto e in che modo questa regione cerebrale sia coinvolta nel controllo visuo-motorio dei movimenti degli arti superiori tesi a raggiungere un oggetto nello spazio extrapersonale. Le indagini vengono eseguite mediante registrazioni microelettrodiche dell'attività bioelettrica di singoli neuroni durante stimolazioni visive e somatosensoriali, oltre che valutando la modulazione dell'attività neuronale da parte dell'attività oculomotoria e motoria degli arti superiori. Inoltre si vuole individuare il circuito corticale di cui la PPc fa parte. Vengono quindi eseguite iniezioni di traccianti neuronali nelle aree corticali studiate al fine di individuare le connessioni corticali. 2) Organizzazione architettonica delle aree del solco parieto-occipitale. Le aree V2, V3, V6, V6A e PEc definite funzionalmente vengono studiate anche dal punto di vista citoarchitettonico e chemoarchitettonico al fine di individuare eventuali sottoaree anatomicamente distinguibili. L'indagine si basa sull'osservazione microscopica di sezioni istologiche colorate con metodiche diverse (quali Nissl, Gallyas e immunoistochimica per esempio con l'anticorpo SMI-32) per evidenziare specifiche distribuzioni di cellule/fibre. Altre sezioni istologiche vengono trattate per evidenziare autoradiograficamente la presenza e la distribuzione di diversi recettori di membrana specifici per i neurotrasmettitori classici della corteccia cerebrale. 3) Ricostruzioni digitali del cervello. A partire dalle sezioni istologiche del cervello si ricostruiscono mappe bi- e tridimensionali dei casi studiati al fine di riprodurre, in modo digitale, la struttura spaziale del cervello. Su queste ricostruzioni è molto utile riportare i dati acquisiti e quindi la localizzazione anatomica delle cellule studiate funzionalmente, di quelle marcate con i traccianti neuronali, insieme ai limiti funzionali e ai bordi anatomici (citoarchitettonici e chemoarchitettonici). Questo si rivela uno strumento molto utile nel correlare la struttura di una regione corticale con la sua funzionalità. 4) La corteccia parietale posteriore dei primati. Dallo studio funzionale ed anatomico della corteccia parietale posteriore delle scimmie, sono state caratterizzate diverse aree corticali, il complesso di aree visive associative V6/V6A/PEc, che risultano essere coinvolte nei processi di integrazione visuo-motoria dell'atto di prensione. Il confronto di questi risultati, ottenuti con tecniche di base, con tecniche innovative di Imaging applicabili anche all'uomo, ha permesso di scoprire interessanti similitudini evolutive/comportamentali fra queste diverse famiglie di primati. Un primo importante traguardo ha rivelato una stretta omologia nell'organizzazione retinotopica dell'area V6 della scimmia con una regione della corteccia parietale posteriore dell'uomo, la V6 dell'uomo (vedi pub). Prossimi esperimenti sono già pianificati per continuare a discernere omologie di struttura e di funzione fra i primati inferiori e superiori.

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