Norme redazionali
Regole base per le tesi di laurea triennale:
Regole base per le tesi di laurea magistrale:
Norme redazionali bibliografiche (valide sia per triennale che per magistrale):
I libri si citano nel modo seguente:
1. Nome puntato e cognome dell’autore/degli autori
2. Titolo dell’opera (se non in lingua italiana: titolo originale e anno di prima pubblicazione tra parentesi; titolo tradotto in lingua italiana preceduto da trad. it.)
3. Luogo di pubblicazione
4. Casa editrice
5. Anno di pubblicazione
6. Eventuale volume/i (vol./voll.), tomo/i (t./tt.) in numero romano
7. Eventuali pagine (p. o pp.) citate
Esempi:
H. Arendt, Eichmann in Jerusalem: A Report on the Banality of Evil (1963); trad. it. La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Milano, Feltrinelli, 2003.
M. Horkheimer e T.W. Adorno, Dialektik der Aufklärung. Philosophische Fragmente (1944); trad. it. a cura di Carlo Galli, Dialettica dell’Illuminismo, Torino, Einaudi, 1997.
M. Lalatta Costerbosa, Il bambino come nemico. L'eccezione humboldtiana, Roma, DeriveApprodi, 2019, p. 27.
J.J. Rousseau, Émile ou De l'éducation (1762); trad. it., Emilio, Bari-Roma, Laterza, 2006.
Gli articoli si citano nel modo seguente:
1. Nome puntato e cognome dell’autore/degli autori
2. Titolo dell’articolo
3. Titolo della rivista fra parentesi caporali «...»
4. Eventuale serie in numero romano preceduto da S./N.S. (Serie/Nuova Serie)
5. Annata o volume in numero romano
6. Anno della pubblicazione in numero arabo fra parentesi tonda
7. Eventuale numero del fascicolo
8. Pagine dell’intero articolo
9. Eventuali pagine (p. o pp.) citate
Esempi:
A. Gheaus, Unfinished Adults and Defective Children: On the Nature and Value of Childhood, in «Journal of Etichs and Social Philosophy», IX, 1 (2015): 1-22.
M. Lalatta Costerbosa, I diritti dei bambini come priorità. Una vicenda europea, in «Rivista di filosofia del diritto», VII, numero speciale (2019): 137-160, 144.
M. La Torre, La fine dell’Ottocento. Il terremoto di Messina e lo stato d’eccezione, in «Materiali per una storia della cultura giuridica», XXI, 1 (2009): 97-124, 98.
Dopo la prima citazione, i libri e gli articoli dovranno essere citati nel modo seguente: nome puntato e il cognome dell’autore, le prime parole del titolo, cit., p. o pp.
Esempi:
H. Arendt, La banalità del male, cit., p. 291.
M. Lalatta Costerbosa, I diritti dei bambini come priorità, cit., pp. 146-148.
Esempio di bibliografia finale:
Arendt H., Eichmann in Jerusalem: A Report on the Banality of Evil (1963); trad. it. La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Milano, Feltrinelli, 2003, p. 291.
Brownmiller S., Against Our Will: Men, Women and Rape (1975); trad. it. Contro la nostra volontà. Uomini, donne e violenza sessuale, Milano, Saggi Bompiani, 1975.
Butler J., Gender Trouble. Feminism and the Subversion of Identity (1999); trad. it. Questione di genere. Il femminismo e la sovversione dell’identità, Laterza, Bari-Roma, 2017.
Campesi G., Soggetto, disciplina, governo. Michel Foucault e le tecnologie politiche moderne, Milano-Udine, Mimesis Edizioni, 2011.
Elias N., Über den Prozeß der Zivilisation (1939); trad. it., Il processo di civilizzazione, Bologna, il Mulino, 1988.
Foucault M., Surveiller et punir (1975); trad. it. Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Torino, Einaudi, 2014.
Freud S., Totem und Tabu: Einige Übereinstimmungen im Seelenleben der Wilden und der Neurotiker (1913); trad. it., Totem e tabù, Torino, Bollati Boringhieri, 1985.