Foto del docente

Carlotta Capuccino

Professoressa associata

Dipartimento delle Arti

Settore scientifico disciplinare: M-FIL/07 STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA

Temi di ricerca

Parole chiave: Storia della Filosofia Antica - Metafilosofia - Scrittura filosofica - Didattica della Filosofia - Dialogo socratico - Maieutica - Paideia - Gnoseologia platonica - Etica aristotelica

Orientamento delle ricerche

Ancient Philosophy Today

  • Nuove prospettive e metodi di ricerca in storia della filosofia antica
  • Il contributo della filosofia antica al dibattito contemporaneo

Le mie ricerche mirano a inserirsi nel quadro delle ricerche internazionali del settore M-Fil/07 che rivolgono particolare attenzione a ridefinire il ruolo che la filosofia antica è chiamata a svolgere nell’ambito degli studi umanistici e scientifici odierni. Questo orientamento ha il duplice obiettivo di indagare le nuove prospettive e i metodi di ricerca propri della storia della filosofia antica occidentale al confine con le altre discipline specialistiche dell’antichità (in particolare papirologia, filologia e letterature classiche, filosofie orientali), e insieme di ridefinire il contributo che la filosofia antica può offrire al dibattito filosofico contemporaneo attraverso la condivisione delle proprie competenze specifiche.

In linea con tale orientamento di ricerca, proprio della scuola bolognese già dal 1992, nell’autunno 2018 ho organizzato il Convegno Internazionale Bologna-Oxford (BOOX 2018) Blowing in the Wind of Logos: Ancient Philosophy Today, in collaborazione con i colleghi dell’Università di Oxford Luca Castagnoli e Paolo Fait. Come spin-off del convegno sono stati attivati: (1) un seminario permanente dal titolo Il Vento del Logos: Ancient Philosophy Today; e (2) il Centro di Ricerca Interdisciplinare APToday - Ancient Philosophy Today, presso il Dipartimento FILCOM (https://centri.unibo.it/aptoday-ancient-philosophy-today/it). È prevista, a breve, la fondazione di una rivista di filosofia antica dal titolo ΣΥΝΟΥΣΙΑ: Ancient Philosophy Today, con sede Bologna.

Il seminario permanente Ancient Philosophy Today sarà affiancato dai tradizionali Seminari Rodolfo Mondolfo e dal ciclo di Incontri di presentazione e discussione di recenti pubblicazioni su autori e temi di storia della filosofia antica, in collaborazione con l'Accademia delle Scienze di Bologna. Date e luoghi degli eventi saranno pubblicati sulla pagina facebook Filosofia Antica a Bologna (https://www.facebook.com/filosofiaanticaabologna/).

 

Principali ambiti e temi di ricerca

  1. Metafilosofia

    (a) Filosofia e Scrittura – I miei interessi riguardano principalmente questioni di carattere metafilosofico e in particolare il legame tra filosofia e scrittura in Platone. Conduco le mie ricerche su temi platonici seguendo l’orientamento noto come «Third Way».

    A partire dalla tesi di Michael Frede (1992) secondo cui forma letteraria e contenuto filosofico dell’opera di Platone sono inestricabili (non indissolubili nel senso che siano confusi o logicamente inseparabili, ma interdipendenti nel senso che non possono essere spiegati se non in relazione l’una all’altro), ho condotto la mia ricerca di dottorato sulle scene introduttive dei dialoghi platonici (proemi) indagandone la peculiare funzione filosofica. L’esito è la monografia ΑΡΧΗ ΛΟΓΟΥ: Sui proemi platonici e il loro significato filosofico (Firenze: Olschki, 2014), che rappresenta a tutt’oggi l’unico studio sinottico sull’argomento.

    Le ricerche in corso vertono sullo stile iconico della prosa platonica, a partire dal presupposto che sia possibile distinguere, nei dialoghi di Platone, tre diversi stili espressivi irriducibili l’uno agli altri: uno stile argomentativo (logos), dialettico o retorico, uno stile narrativo (mythos) e uno stile iconico (eikón) che si avvale di immagini e analogie. Mentre logos e mythos sono da sempre oggetto d’interesse tra gli studiosi di Platone, il dià eikonon légein, il «parlare per immagini» come stile indipendente della prosa platonica richiede, a mio avviso, nuova attenzione.

    Titolo del progetto: Parlare per immagini: Modelli platonici di argomentazione analogica.

    (b) La figura del filosofo e di Socrate come carattere dialogico – Lo studio dei dialoghi platonici come opere insieme filosofiche e letterarie mi ha portata a riflettere sul ruolo che Platone assegna al filosofo, e in particolare a Socrate, che nei suoi scritti rappresenta il carattere (dramatis persona) del filosofo per eccellenza. Trasformare il filosofo in un personaggio dialogico, tramite la figura di Socrate, è il modo che Platone ha scelto per (continuare a) esercitare la propria funzione filosofica anonima nei confronti del lettore.

    Lavorando su un breve dialogo della giovinezza di Platone, lo Ione, ho tracciato il profilo filosofico di Socrate come carattere dialogico in opposizione allo stile di pensiero “poetico” che si cela dietro al nome più volte parlante del personaggio fittizio Ione. I risultati di questa ricerca sono presentati nella monografia, tratta dalla mia tesi di laurea, Filosofi e Rapsodi: Testo, traduzione e commento dello Ione platonico (Bologna: CLUEB, 2005); e aggiornati nella più recente traduzione commentata Platone: Ione (Santarcangelo di Romagna [RN]: Rusconi, 2017).

    (c) Scrittura filosofica e didattica disciplinare – L’interesse specifico per il legame tra filosofia e scrittura in Platone è affiancato da un interesse più generale per la scrittura filosofica, la teoria dell’argomentazione e l’oral style, con particolare riferimento alla storia della filosofia antica e alla didattica della disciplina.

    Dal 2003 al 2019 ho tenuto con cadenza annuale un Seminario di Scrittura Filosofica afferente al corso di Storia della Filosofia Antica per Laurea Triennale e Laurea Magistrale dell’Università di Bologna, per il quale ho redatto una dispensa omonima; nel 2012 il metodo adottato durante il seminario è stato oggetto di una lezione interdottorale presso il Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco”, confluita nel saggio inedito in oral style Come scrivere un paper argomentativo. Ho inoltre collaborato al Laboratorio di Scrittura del Dipartimento FILCOM con la redazione a quattro mani, insieme a Walter Cavini, del prontuario Norme di redazione per un saggio breve. In programma la pubblicazione di una versione aggiornata del saggio inedito (in lingua inglese) e delle norme di redazione (entrambi disponibili attualmente sulla mia pagina di academia.edu: https://unibo.academia.edu/CarlottaCapuccino), e la realizzazione di un manuale di scrittura filosofica in funzione della didattica disciplinare.

  2. Etica

    (a) Filosofia e Paideia – Il tema della scrittura filosofica in Platone ha un risvolto etico: la forma dialogica e gli stili espressivi che ha scelto di adottare per trasmettere la sua filosofia sono il solo modo in cui ritiene responsabile trasmettere contenuti filosofici. Ciò significa che stabilire quale sia esattamente la complessa forma espressiva dell’opera platonica e come funzioni non può prescindere da un’indagine sul ruolo che Platone assegna all’educazione.

    Punto di partenza del progetto di ricerca Parlare per immagini è la lettura mirata dei libri VI e VII della Repubblica, e in particolare dell’immagine conclusiva, la celebre allegoria della caverna, il cui scenario è esplicitamente presentato dal testo come educativo e invita a riflettere sul rapporto tra paideia e filosofia, nel duplice senso di quale sia l’educazione del filosofo e quale il suo ruolo educativo. Questa parte del progetto prevede la pubblicazione di una traduzione commentata della Repubblica, sotto contratto con la casa editrice Rusconi e prevista per fine 2020. Si tratta di un lavoro d’équipe, condotto da filosofi e filologi della scuola bolognese, all’interno del quale mi occuperò della curatela, di una parte del saggio introduttivo e della traduzione annotata dei libri VI-VII.

    (b) Didattica della filosofia e pratiche filosofiche – Come nel caso della scrittura, anche per il tema della paideia i miei interessi si estendono alla didattica della filosofia nelle sue diverse declinazioni.

    Dal 2019 sono cofondatrice, insieme ad alcuni colleghi del Dip. FILCOM e dell’Associazione Filò, di ΑΙΩΝ / AIÓNGruppo di Ricerca sulla Didattica della Filosofia e le Pratiche Filosofiche (https://www.facebook.com/aionfilosofiaedidattica/). Coniugando gli interessi del mio settore disciplinare con quelli del gruppo, ho intrapreso le seguenti due linee di ricerca:

    • Dialogo socratico e maieutica nelle pratiche filosofiche

      Il tema della maieutica dei pensieri è introdotto da Platone nel Teeteto sotto forma di un’analogia iconica che paragona Socrate alle levatrici. Questo sembrerebbe farne qualcosa di molto specifico, ma ciò nonostante il concetto di maieutica si trova al centro delle pratiche filosofiche fin dalla loro comparsa. Scopo di questa linea di ricerca è la ricostruzione delle origini del concetto al fine di un suo uso più consapevole nelle pratiche filosofiche con l’infanzia e l’adolescenza. In programma una monografia dal titolo Il segreto di Socrate: La maieutica dei pensieri.

    • Ruolo e uso della filosofia antica nelle pratiche filosofiche

      Nelle linee guida della maggior parte delle pratiche filosofiche oggi diffuse in Italia e nel mondo, compaiono riferimenti espliciti al dialogo socratico e a filosofi e temi propri dell’antichità greca e romana. La filosofia antica, in particolare, è al centro dell'acceso dibattito sull’opportunità di insegnare la storia della filosofia nei gradi scolastici inferiori alla terza liceo, affiancandola all’attività di filosofare propria delle pratiche filosofiche fin dalla loro origine. Scopo di questa più generale linea di ricerca è riflettere sui punti di forza e i limiti di un’impostazione geostorica delle pratiche filosofiche rivolte a infanzia e adolescenza, con particolare riferimento alla storia della filosofia antica, a partire da un’attenta analisi delle pratiche attualmente in corso.

  3. Gnoseologia platonica – Se l’estrema cura che Platone dedica alla scrittura filosofica ne testimonia l’interesse per la trasmissione della conoscenza, benché in modo sui generis, un côté indispensabile della ricerca riguarda la sua acquisizione.

    Dal 2012 al 2018 sono stata titolare di un assegno di ricerca presso il Dip. FILCOM. L’occasione di una ricerca sulla gnoseologia platonica è nata dalla partecipazione, nel 2009, a un PRIN nazionale sul concetto aristotelico di scienza filosofica. Il mio contributo all’unità locale del PRIN è stata un’indagine sull’antecedente platonico di tale concetto, ovvero un progetto di ricerca sul rapporto tra scienza e filosofia in Platone, che negli anni successivi si è trasformato nel progetto dell’assegno di ricerca dipartimentale Episteme: Un’analisi strutturale del lessico cognitivo di Platone, tutt’ora in corso. Scopo del progetto è contribuire alla prima mappatura completa del lessico cognitivo platonico e aristotelico svolta da una équipe di specialisti. I primi risultati riguardano l’analisi dettagliata del lessico cognitivo dello Ione, dialogo in cui sono enunciati i principi della techne secondo Platone, e uno studio sulla iunctura techne kai episteme, che colma una lacuna nei lavori che John Lyons ha dedicato al lessico cognitivo del corpus platonicum.

  4. Etica aristotelica – Una linea di ricerca non platonica riguarda infine l’etica aristotelica della felicità, ed è nata dall’esigenza di indagare direttamente il concetto aristotelico di filosofia, non però in relazione alla scienza ma al fine della vita umana, chiedendomi quale sia il ruolo che la filosofia può o deve svolgere nella vita degli esseri umani, o di alcuni fra essi, secondo Aristotele. Il luogo privilegiato in cui cercare una risposta sono senz’altro le opere di filosofia morale, in particolare l’Etica Nicomachea, dove l’attività pratica e l’attività teoretica dell’uomo sono poste in relazione proprio all’interno di un discorso sul fine della vita umana, che per Aristotele coincide con la felicità, in greco eudaimonia.

    Questa ricerca consiste dunque in una analisi del concetto aristotelico di eudaimonia e si articola a sua volta in due parti. (1) La prima parte, documentanta in due articoli pubblicati nel 2013 («Philosophical Topics») e nel 2015 («Philosophia»), consiste in una analisi della definizione aristotelica di eudaimonia nel I libro dell’Etica Nicomachea, in primo luogo stabilendo quali sono per Aristotele le condizioni necessarie e sufficienti affinché un essere umano sia felice (scopo esegetico); e in secondo luogo mostrando come la teoria di Aristotele sia anche una buona risposta alle domande che il senso comune contemporaneo si pone su che cosa sia la felicità e su come raggiungerla (scopo filosofico). (2) La seconda parte della ricerca, ancora in corso, mira a completare l’indagine attraverso una lettura del X libro dell’Etica Nicomachea, dove il tema viene ripreso e ampliato non senza presentare difficoltà esegetiche, in particolare in relazione a uno degli aspetti più controversi della filosofia pratica di Aristotele, vale a dire l’identificazione della «felicità perfetta» con l’attività teoretica (e dunque con la filosofia?) e l’apparente aporia che solleva allontanando l’eudaimonia dal contesto politico in vista del quale la riflessione etica è dichiaratamente condotta. In occasione degli Incontri aristotelici che si sono tenuti presso l’Accademia delle Scienze di Bologna il 19 aprile 2017 (da me organizzati insieme a Walter Cavini), ho suggerito una soluzione dell’aporia diversa da quelle proposte correntemente dalla critica e che riterrei utile approfondire.