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Carlo Ventura

Professore ordinario

Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche

Settore scientifico disciplinare: BIOS-08/A Biologia molecolare

Curriculum vitae

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Il Prof. Carlo Ventura è nato a Trani (Bari) il 29-05-1958. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Bologna, ha conseguito sia il titolo di Specialista in Cardiologia che di Dottore di Ricerca in Biochimica presso la medesima Università. Ha trascorso ripetuti periodi di ricerca negli Stati Uniti presso il Laboratory of Cardiovascular Science (L.C.S.) del National Institute on Aging (N.I.A.) - National Institutes of Health (N.I.H.) di Baltimora. Attualmente è Professore Ordinario di Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna. E' direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali dell'Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB) (www.inbb.it). Dirige la “Divisione di Bologna” dell'INBB, comprendente le Unità di Ricerca di Bologna, Firenze e Siena dell'INBB. E' Editor-in-Chief di World Journal of Stem Cells (2020 IF 5.326, Journal Citation Reports).

Nel 2010, nel contesto dell'INBB, ha fondato VID art|science (http://vidartscience.org), movimento internazionale che sviluppa un percorso transdisciplinare di Artisti e Scienziati nella convinzione che ogni manifestazione artistica possa parlare alle dinamiche più profonde della nostra biologia. E' membro della American Society of Biochemistry and Molecular Biology (ASBMB) e della Cell Transplant Society. E' autore di oltre centocinquanta pubblicazioni in estenso sulle più importanti riviste internazionali di biologia cellulare e molecolare.


Attività di Ricerca

Carlo Ventura si è occupato dello studio dei meccanismi molecolari che regolano l'omeostasi della cellula miocardica in condizioni normali e patologiche. Buona parte della sua attività di ricerca è basata sullo studio del differenziamento cardiaco e vascolare di cellule staminali, e sulla individuazione di strategie in grado di massimizzare tali processi differenziativi. In tal senso, ha individuato molecole naturali e sintetizzato composti capaci di aumentare la cardiogenesi staminale. Ha inoltre scoperto come stimoli fisici, quali campi magnetici pulsati a frequenza estremamente bassa, campi radioelettrici e la vibrazione meccanica, inclusa quella sonora, siano in grado di modificare sostanzialmente il destino cellulare, compreso quello delle cellule staminali. Questi studi hanno dato impulso alla "meccanobiologia", aprendo la strada a strategie innovative di “Medicina Rigenerativa” dello scompenso cardiaco post infartuale.

 

Principali Scoperte

Carlo Ventura ha scoperto i recettori delle endorfine nelle cellule miocardiche, assieme ad alcune vie di trasduzione del segnale ad essi accoppiate che sono risultate agire come regolatori fondamentali della omeostasi citoplasmatica del Ca2+ e del pH e della contrattilità miocardica.

Ha scoperto i recettori nucleari delle endorfine e segnali intranucleari associati con l'orientamento cardiaco in cellule staminali embrionali murine e umane adulte di diversa origine. Dopo questa scoperta è stato introdotto il termine “intracrino” per identificare un meccanismo o una molecola in grado di controllare l'omeostasi cellulare agendo a livello del nucleo o di un compartimento intracellulare. Queste scoperte hanno aperto la strada a nuovi approcci di ingegneria tissutale e rigenerazione miocardica.

Ha sintetizzato e sviluppato nuovi agenti, esteri misti di acido ialuronico, butirrico e retinoico (HBR), dotati di “logica differenziativa e paracrina” in grado di generare una resa elevata di cardio-/vasculo-genesi in vitro a partire da cellule staminali embrionali murine o mesenchimali umane, assieme ad una efficiente riparazione cardiovascolare in vivo in modelli animali di piccola (ratto) e grossa taglia (maiale) sottoposti ad infarto miocardico e trapianto intracardiaco di cellule staminali mesenchimali umane precondizionate ex vivo  con HBR.

Ha scoperto che le energie fisiche (campi magnetici pulsati a frequenza estremamente bassa), radiofrequenze (radioelectric conveyed fields) e le energie vibrazionali (nanomeccaniche) sono capaci di orchestrare l'orientamento e il differenziamento terminale delle cellule staminali, aumentando la pluripotenzialità cellulare, senza l'intervento di agenti chimici o  il trasferimento genico mediante vettori virali. Queste scoperte stanno aprendo la strada ad una strategia di "riprogrammazione diretta", in situ, delle cellule staminali, dove queste già si trovano, residenti in tutti i tessuti del corpo umano. Gli studi in corso stanno puntando alla realizzazione di una nuova forma di medicina di precisione che non richieda il trapianto di cellule e tessuti, e sia basata sul potenziamento delle intrinseche capacità di autoguarigione.

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