Si occupa di ricerca clinica in ambito implantare ed endodontico. Dedica particolare attenzione alle tecniche chirurgiche e ai biomateriali.
Studi innovativi sul DIGITALE 3D in ambito endodontico. Biomateriali bioattivi, bioceramici green e biosostenibili, come i sistemi basati su alghe e coralli biomarini.
Utilizzo del digitale 3D nella ricostruzione del dente trattato endodonticamente e in implantologia. T ecniche FlapLess e Tissue-level. Utilizzo delle tecniche al RAMAN e ESEM-EDX per lo studio delle interazioni impianto-superficie-osso.
Studi clinici sui biomateriali da rigenerazione ossea apicale tipo MTA - silicato di calcio e Bioceramic materials con tecniche chirurgiche e microchirurgiche
Trial clinici in ambito implantare e osteointegrazione: utilizzo clinico di impianti a superficie trattata. Tecniche di implantologia FlapLess e Mini-Invasive. Protective Bone Growth (PRG). Utilizzo delle tecniche con Adhesive Maryland Bridge
Studio del Marginal Bone Level peri-implantare con tecniche Flapless e Flap-modified. valutazione con studi in doppio cieco del MBL su impianti transmucosi-nonsubmerged e submerged.
Tecniche protesiche estetiche con Maryland Bridge adesivo dopo trattamento implantare. Rigenerazione Ossea
Trattamenti e tecniche endodontiche in pazienti in trattamento con Bisfosfonati e con Bronj conclamato.
Sviluppo di tecniche di strumentazione endodontica con metodiche ad ultrasuoni e con strumenti reciprocanti e rotanti al NiTi per la terapia delle lesioni periapicali tipo cisti e granulomi. ROTATE e RECIPROC BLUE
Sviluppo di biomateriali per trattamento chirurgico delle lesioni endodontiche e sviluppo di bio-cementi calcio-silicatici MTA e cementi vetro-ionomerici
Ricerca sulla degradazione dei tessuti duri tipo dentina e smalto con metodiche ultrastrutturali tipo SEM e SEM/EDX.
Il prof. Carlo Prati ha iniziato attività di ricerca dal 1983. Dal 1985 svolge attività di ricerca clinica e di laboratorio relativa allo sviluppo dei materiali compositi per conservativa ed endodonzia. Ha al suo attivo numerosi brevetti e lo sviluppo di alcuni biocementi a base apatitica per uso in campo odontoiatrico.
Ha sviluppato i primi sistemi adesivi dentinali (1986-1996) e introdotto le tecniche di microscopia elettronica a scansione, tensile e shear bond strength test e l'analisi della conduttanza idraulica della dentina per valutare i valori di adesione alla dentina e i meccanismi di adesione alla dentina e allo smalto.
Dal 2001 con la istituzione del Reparto di Endodonzia svolge studi clinici e trial clinici randomizzati relativi a tecniche endodontiche (tecniche di strumentazione dei canali infetti - tecnica di rigenerazione dei tessuti pulpari e periapicali) e tecniche
operatorie in microscopia endodontica.
Microbiologia delle patologie endodontiche: tale linea di
ricerca condotta in collaborazione con diversi istituti e
dipartimeni italiani e esteri ha già portato alla determionazione
degli agenti patogeni repsonsabili di lesioni osseee mandibolari
apicali e risulta in relazione a patologie aterosclerotiche.
Sviluppo tecniche ad ultrasuoni in chirurgia endodontica: La
ricerca è volta a sviluppare dispositivi chirurgici ad ultrasuoni
per la preparazione del canale endodontico in corso di chirurgia
miniinvasiva ortograda e retrograda. Sviluppo biomateriali ad
attività osteconduttiva Studio dei sistemi compositi per
riabilitazioni orali: la ricerca è finalizzata a sviluppare nuovi
materiali compositi con proprietà meccaniche adeguate e con
proprietà adesive sia sullo smalto che sulla dentina.
Ultrastruttura della dentina umana
I principali temi di ricerca del Prof.
Carlo Prati riguardano lo sviluppo di
tecniche operatorie con metodiche ad ultrasuoni per la
rimozione della dentina infetta in corso di patologia
endodontiche e periapicali tipo granuloma, cisti apicali etc. Sono
stati eseguiti numerosi studi con tecniche in PCR (vedi
seguito) e al microscopio elettronico a scansione per identificare
le metodiche più efficaci per rimuove la dentina infetta.
Microbiologia delle patologie
endodontiche. Studi recenti hanno dimostrato il
ruolo dei patogeni gram -. Il gruppo di ricerca ha
dimostrato che tali batteri sono in grado di infettare la dentina,
ed in particolare i tubuli dentinali e di migrare fino al tessuto
osseo periapicale. Con tecnica FISH e PCR sono stati evidenziati
anche all'interno di lesioni ateromatose provenienti da carotidi e
da coronarie di soggetti con patologie endodontiche e parodontali e
positivi allo stesso patogeno (Treponema denticola e Porfiromonas
endodontalis). Esiste quindi una correlazione fra lesioni
endodontiche e aterosclerotiche. Sviluppo tecniche ad ultrasuoni in
chirurgia endodontica Valutazione clinica e di laboratorio
dell'efficacia dei diversi presidi endodontici al nichel-titanio in
particolare analisi al microscopio elettronico a scansione degli
strumenti utilizzati e dei risultati morfologici ottenibili e
specificatamente possibilità di rispettare l'anatomia endodontica e
di sfruttare le proprietà meccaniche di questi strumenti in
presenza di anatomie complesse al fine di ottenere una migliore
detersione disinfezione endodontica fondamentale per evitare la
formazione di lesioni apico periapicali di origine batterica o per
la terapia delle stesse quando presenti. Sviluppo biomateriali ad
attività osteoconduttiva.
Biomateriali di derivazione
minerale e derivati dal cementi
calcio-silicatici sono stati sviluppati in collaborazione con
altri centri di ricerca nazionali ed esteri dal presente gruppo. La
funzione di tali cementi bioattivi consiste nel
permettere la riparazione di tessuto dentinale e di tessuto osseo
in ambiente umido (sangue, saliva etc.) e di svolgere una funzione
di tipo osteoconduttiva.
Sono allo studio altri materiali con capacità di rilascio lento
di agenti antibiotici e di fluoro. Il ruolo delle osteointegrine e
dei fattori di crescita ossea è attualmente in corso di valutazione
e costituisce uno dei principali obiettivi del gruppo di ricerca.
Sono in stato avanzato di preparazione brevetti su tali materiali.
Studio dei sistemi compositi per riabilitazioni orali Valutazioni
della permeabilità di dentina e smalto in vivo al fine di
consentire la messa a punto di materiali in grado di proteggere lo
smalto dai processi cariosi . Il legame ottenibile clinicamente tra
dentina demineralizzata, collagene dentinale e resine a base di
PMMA e di HEMA (hybrid layer) provoca fenomeni di permeabilità e
osmosi.
Il gruppo di ricerca ha dimostrato recentemente che tale
permeabilità porta in vivo al rapido degrado idrolitico.
L'introduzione di biomateriali in grado di stabilizzare l'adesione
alle strutture del dente è uno degli obiettivi principali in campo
conservativo sia a livello di prevenzione sia per stabilizzare i
risultati terapeutici. Ultrastruttura della dentina. Lo studio al
SEM e al TEM della dentina, ed in particolare del collagene,
costituisce uno dei principali filoni di ricerca del gruppo. Le
tecniche di studio della dentina cariata con attivazione e rilascio
di MMP rappresenta uno dei punti di sviluppo con ricadute sulle
tecniche di prevenzione e di utilizzo dei materiali per
endodonzia.
Il vasto programma di ricerche sullo sviluppo di
biomateriali calcio-silicatici ha portato il prof.
Prati a contribuire alla preparazione di 3
brevetti relativi a innovativi cementi calcio-silicatici con
proprietà bioattive e in grado di indurre la formazione di apatite
e di idrossido di calcio, con proprietà di remineralizzazione del
tessuto osso infetto e della dentina. Vedi anche i principali
lavori di ricerca.