Come dottoranda in Patrimonio Culturale nell'Ecosistema Digitale presso l'Università di Bologna e nel programma di dottorato europeo in Patrimonio Culturale Una Her Doc, la mia ricerca è incentrata sull'interscambio dei metadati del patrimonio culturale digitale.
Nel contesto delle digital humanities, la varietà degli oggetti si riflette nella molteplicità di modelli e formati per rappresentarli. Inoltre, è comune che i dati siano gestiti da esperti di settore non familiari con le tecnologie di conversione. Questo rappresenta una limitazione nell'esecuzione di progetti interdisciplinari e ostacola l'utilizzo degli artefatti del patrimonio culturale come oggetti digitali FAIR. Per questo motivo, la mia ricerca è volta a migliorare l'interoperabilità tramite un workflow pratico per scambiare metadati, consentendo inoltre la formalizzazione di conoscenze di dominio in formati leggibili da macchine, senza richiedere competenze specifiche nell'utilizzo delle tecnologie di conversione.
L'implementazione prevede lo sviluppo di un workflow user-friendly, basato sull'utilizzo di files di configurazione per l'espressione di regole di mappatura basate su un linguaggio proxy di facile interpretazione umana. Le tecnologie chiave includono: (1) il Linguaggio di Mappatura RDF per la conversione dei dati strutturati in triple RDF; (2) RAMOSE per l'esposizione dei dati in serializzazioni RDF; (3) LimeSurvey per guidare il processo di formalizzazione della conoscenza attraverso questionari; (4) MiTAO per rendere eseguibili i componenti software integrati.
La metodologia è stata testata su casi di studio che coinvolgono mostre temporanee, dati bibliografici e citazioni. Come sviluppo futuro, nel contesto del programma di dottorato Una Her Doc, il workflow sarà ulteriormente sviluppato per includere dati storici raccolti dai servizi digitali per la preservazione del patrimonio culturale finlandese.
La metodologia proposta affronta le sfide legate all'interoperabilità, alla complessità semantica e all'esposizione dei dati, favorendo in definitiva l'accessibilità e l'integrazione dei dati del patrimonio culturale.
