Andrea Zanotti, nato a Trento il 2 aprile 1957 e residente a
Bologna, consegue la laurea in Giurisprudenza il 19 marzo 1981 con
il punteggio di 110 su 110 e lode presso l'Università degli Studi
di Bologna con una tesi in diritto canonico.
Avendo la Commissione di laurea riconosciuto la dignità di
stampa al lavoro portato in discussione, nel corso del 1982 egli
porta a compimento la sua prima monografia che vede la luce per i
tipi Giuffrè.
Entra, nello stesso anno, nel gruppo di ricerca nominato dal CNR
per studiare il pregiudizio antisemitico in Italia.
Nel 1983 risulta vincitore del bando di concorso per ricercatore
in diritto canonico ed ecclesiastico bandito dalla medesima
Facoltà.
Viene nominato, sempre nel 1983, Rettore del Collegio dei
Fiamminghi in Bologna, e in tale veste – che a tutt'oggi ricopre
- intrattiene rapporti stabili con le Università del Belgio e
dell'Olanda nonché con le rispettive rappresentanza
diplomatiche.
Nel contempo, conclusa la pratica forense, si inscrive all'albo
degli avvocati e procuratori del foro di Bologna.
Nel 1984 trascorre un periodo di studio presso l'Università di
Vienna dove raccoglie i materiali per la sua seconda monografia,
dedicata al Concordato austriaco del 1855 che sarà edita, l'anno
dopo, sempre a Milano dalla casa editrice Giuffrè.
Nel 1986 entra nel comitato di redazione della Rivista “Quaderni
di diritto e di politica Ecclesiastica” del quale ancora oggi fa
parte e dà inizio ad una serie di collaborazioni a quotidiani e a
riviste nazionali ed internazionali che lo porteranno a
perfezionare l'iscrizione all'albo dei giornalisti, sezione
pubblicisti.
Dal 1987 Andrea Zanotti collabora fattivamente alle politiche
dell'Ateneo felsineo, guidato allora dal Rettore Fabio
Roversi-Monaco, che porterà alle celebrazioni dei nove secoli di
fondazione ed alla firma della Magna Charta Universitatum,
vero patto fondativi nel quale verranno sanciti i principi
fondamentali ed irrinunciabili che devono reggere l'istituzione
universitaria e che sarà sottoscritta, nel settembre del 1988, da
più di seicento Rettori europei.
Il sottoscritto ha partecipato attivamente al comitato di
redazione di tale documento ed ha curato, nel corso degli eventi
celebrativi del IX Centenario, il rapporto tra l'Università di
Bologna, gli Atenei italiani, europei ed extraeuropei e le
istituzioni di alta cultura presenti in Europa.
Questa esperienza – che ha implicato un notevole sforzo
organizzativo - lo porta anche a contatto con la Conferenza
Europea dei Rettori e con il mondo diplomatico, assai spesso
coinvolto in questa festa della cultura internazionale che ha visto
molti capi di stato rendere omaggio alla più antica tra tutte le
Università.
Tutti questi eventi sono raccolti in maniera ragionata in tre
volumi redatti dal sottoscritto e narrati in due lavori documentari
dei quali egli ha firmato la sceneggiatura.
Nel corso del 1987 egli trascorre un periodo di studio presso
l'Università di Berkeley, nell'istituto dedicato alla storia del
diritto canonico e del diritto ebraico diretto, in quel periodo, da
Stephan Kuttner.
Nel 1990 esce la sua terza monografia, avente ad oggetto le
manipolazioni genetiche ed il diritto della Chiesa, per la quale si
avvale, relativamente alla stesura della parte strettamente
genetica, dell'aiuto e dei consigli di Renato Dulbecco.
In quello stesso anno viene chiamato a far parte del Consiglio
di Amministrazione della Fondazione Marino Golinelli, istituzione
scientifica impegnata nella promozione della cultura bio-genetica e
bioetica.
Nel settembre del 1991 risulta vincitore del concorso per
professore associato in diritto canonico bandito dalla Facoltà di
Giurisprudenza di Bologna, presso la quale prende servizio in tale
veste a far data dal primo novembre dello stesso anno.
Nel triennio 1993-1995 dirige il “Bollettino dell'Università di
Bologna”, organo di informazione ufficiale dell'Ateneo.
Dal 1998 egli era stato chiamato alla responsabilità di ideatore
e direttore di tutto il comparto museale dell'Ateneo bolognese
chiamato a rappresentare la storia antica e recente dell'Alma
Mater Studiorum.
Pur svolgendo la propria attività professionale a Bologna,
Andrea Zanotti continua a vivere a Trento, dove collabora
attivamente tra il 1994 e il 1999 allo sviluppo delle politiche
culturali della città, come consulente del Sindaco e dell'Assessore
alla Cultura.
In tale veste promuove, nel corso del 1995, il Concilio delle
Città, in occasione della ricorrenza del 450° del Concilio di
Trento, cui partecipano sindaci ed esponenti di primo piano della
cultura europea in rappresentanza di più di cento città del
continente.
Nel 1995, inoltre, egli è chiamato a far parte del Consiglio di
Amministrazione e della Giunta Esecutiva dell'Istituto Trentino di
Cultura, presieduto, nel triennio 1995-1997, da Fabio Ferrari.
Andrea Zanotti pubblica, nel 1997, una quarta monografia volta
ad indagare i sistemi di rappresentanza e di voto all'interno della
compagine ecclesiastica.
In questi anni continua a svolgere una parte attiva nella vita
scientifica del proprio settore disciplinare, partecipando a
convegni e pubblicando saggi ed articoli sia sulle riviste
nazionali che internazionali.
Diviene professore ordinario di diritto canonico nel dicembre
del 1999 e viene chiamato in tale ruolo dalla Facoltà di
Giurisprudenza di Bologna nel corso dell'anno successivo.
Dirige, dal 2002, un Master di primo livello in “Beni culturali
ecclesiastici”.
Nel 2003 è stato cooptato, in sede europea, come valutatore nel
sesto programma quadro.
Ha coordinato, nel biennio 2003-2004, un gruppo di lavoro,
nominato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri presso il
Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie, sul
censimento genetico delle popolazioni
Nel 2007 edita, per i tipi Giappichelli, la monografia dal titolo:
Il matrimonio canonico nell'età della tecnica. Nel 2009
vede la luce il lavoro su
Sangue e diritto nella Chiesa.
Contributo ad una lettura dell'Occidente cristiano pubblicata
da Il Mulino. Tale opera è stata menzionata fra "I Libri dell'anno
nella scienza giuridica - 2009".
Dal 2002 è stato nuovamente chiamato a far parte del Consiglio
di Amministrazione e della Giunta esecutiva dell'Istituto Trentino
di Cultura. Dal 2004 al febbraio 2007 ha rivestito la carica di
Presidente dell'Istituto Trentino di Cultura. Dal 1° marzo 2007 al
19 dicembre 2010 Presidente della Fondazione Bruno Kessler, ente di
ricerca interdisciplinare che ha raccolto l'eredità dell'Istituto
Trentino di Cultura. Nel 2011 incomincia la stesura di una nuova
monografia dal titolo La Chiesa tra nuovo paganesimo e oblio.
Un ritorno alle origini per il diritto canonico del terzo
millennio? che vede la luce nel corso del 2012 per i tipi
Giappichelli di Torino, volume già positivamente recensito sia in
Italia che all'estero. Accetta, nell'anno accademico 2011/2012, la
supplenza affidatagli dalla Facoltà di Giurisprudenza di Bologna
dell'insegnamento Diritto musulmano e dei Paesi islamici
resosi vacante. L'anno successivo la medesima Facoltà decide
di istituire un corso denominato Analisi comparata dei diritti a
base religiosa che viene affidato alla sua titolarità. In esso
vengono comparati alcuni istituti e tratti distintivi degli
ordinamenti giuridici dei tre monoteismi. Nel 2013 sia il corso che
l'affidamento della docenza vengono
confermati. L'anno precedente egli aveva
tenuto l'insegnamento di diritto canonico anche presso l'Università
di Ferrara ed era divenuto vicepresidente della Fondazione
Marino Golinelli di Bologna. Nel 2014 riveste il ruolo di Direttore della Collana Editoriale "Terminus" del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, che si pone come strumento di confronto e collaborazione interdisciplinare da parte degli ordinari delle diverse aree scientifiche. L'intento dichiarato è quello di ridiscutere, in un tempo di cambiamenti radicali di civiltà e come fu all'origine stessa dello Studium bolognese, alcuni grandi temi che segneranno il nostro futuro. Vede così la luce il volume dedicato a "Il principio di respnsabilità", cui seguirà il secondo dal titolo "Quale futuro dopo la democrazia". Nel 2016 diviene Presidente della Fondazione Golinelli della quale era stato anche il primo Segretario fin dalla fondazione avvenuta nel 1988.