1 Il territorio e la sua gestione da parte delle forze
umane, sociali, politiche, economiche.
2 Le strutture politiche ed amministrative cittadine nella
società contemporanea.
3 Storia del giornalismo. Dagli archivi alla cronaca:
organizzazione, ruolo, finalità della documentazione storica
raccolta presso le testate giornalistiche e loro utilizzo in unione
con altre fonti storiografiche.
4 Storia del Risorgimento e del suo mito.
La storia del territorio intende affrontare e ricostruire
l'evolversi del rapporto fra uomo e ambiente in cui vive e opera.
Capire cioè quale sia davvero il significato del nostro continuo
interagire con ciò che ci attornia e ci condiziona. Il tutto,
all'interno di una dimensione storica che è ritenuta l'unica in
grado di comprendere il concreto agire dell'uomo sul territorio e
quindi il suo mutevole proporsi nel fluire temporale. In questo
campo, praticato già da alcuni anni con ricerche di ambito
romagnolo, è in corso uno studio del dibattito e delle politiche
pubbliche condotti tra metà ottocento e secondo dopoguerra nei
confronti dell'Appennino bolognese e romagnolo, un'area che ha
conosciuto, come tanta parte della montagna italiana, una
profonda crisi sociale che si è manifestata in una
consistente emigrazione. Ciò che si è detto, e fatto, a livello
locale, ma sempre nel quadro del contesto nazionale, per tamponare
questa crisi, è il tema della ricerca in corso.
Storia del giornalismo. Qual è, e come si è sviluppato il ruolo
della moderna stampa quotidiana italiana dopo l'Unità e per tutto
il Novecento? Come si sono affermati alcuni dei principali giornali
nazionali nel crogiuolo della nuova società? Come hanno interagito
tra loro e con i poteri istituzionali e come hanno svolto il
compito di testimoni e attori dell'evoluzione sociale nel corso del
XX secolo? E' con l'Unità d'Italia che si forma una robusta
opinione pubblica nazionale. In questa fase storica, durante gli
ultimi decenni dell'Ottocento, nascono nuovi importanti quotidiani,
alcuni dei quali in edicola ancora oggi: a Bologna il “Resto del
Carlino”, a Milano, centro economico della nuova nazione, “Il
Secolo”, “La Perseveranza”, il “Corriere della Sera”, e tanti
altri, che amplificano le voci di una società locale vivace e
sempre più complessa, esaltando le idee dei gruppi di pressione e
dei ceti sociali più consistenti. Spesso sono giunti fino a noi gli
archivi di questi giornali, a testimoniarne la nascita e
un'evoluzione che, in assenza di altri media, li ha resi assoluti
protagonisti della formazione di un pubblico di massa in Italia.
Attraverso le carte conservate a Milano e in altri archivi italiani
è in corso una ricerca volta a ricostruire la storia del “Corriere
della Sera” dal 1876 al 1900.
La storia del Risorgimento si basa sulle interpretazioni
classiche della storiografia italiana su questo argomento, che
vedono nel triennio rivoluzionario di fine Settecento e nell'età
napoleonica i prodromi del successivo sviluppo del movimento
nazionale italiano. All'interno di questo quadro di riferimento
generale, proseguono le ricerche che si basano sulla
documentazione, spesso inedita, conservata all'interno degli
archivi presenti sul territorio. Su questa lunghezza d'onda, è in
corso d'opera una ricerca tesa a ricostruire il delicato passaggio
della Romagna dallo Stato pontificio al nuovo Stato unitario, con
particolare riferimento al ruolo delle opposizione di "rossi" e di
"neri" alla nuova costruzione statale.