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Alberto Malfitano

Professore associato

Dipartimento di Beni Culturali

Settore scientifico disciplinare: M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA

Coordinatore del Corso di Laurea in Beni culturali

Temi di ricerca

Parole chiave: Sviluppo sociale, politico, economico Territorio Italia Risorgimento Giornalismo

1 Il territorio e la sua gestione da parte delle forze umane, sociali, politiche, economiche.

2 Le strutture politiche ed amministrative cittadine nella società contemporanea.

3 Storia del giornalismo. Dagli archivi alla cronaca: organizzazione, ruolo, finalità della documentazione storica raccolta presso le testate giornalistiche e loro utilizzo in unione con altre fonti storiografiche.

4 Storia del Risorgimento e del suo mito.



La storia del territorio intende affrontare e ricostruire l'evolversi del rapporto fra uomo e ambiente in cui vive e opera. Capire cioè quale sia davvero il significato del nostro continuo interagire con ciò che ci attornia e ci condiziona. Il tutto, all'interno di una dimensione storica che è ritenuta l'unica in grado di comprendere il concreto agire dell'uomo sul territorio e quindi il suo mutevole proporsi nel fluire temporale. In questo campo, praticato già da alcuni anni con ricerche di ambito romagnolo, è in corso uno studio del dibattito e delle politiche pubbliche condotti tra metà ottocento e secondo dopoguerra nei confronti dell'Appennino bolognese e romagnolo, un'area che ha conosciuto, come tanta parte della montagna italiana, una profonda crisi sociale che si è manifestata in una consistente emigrazione. Ciò che si è detto, e fatto, a livello locale, ma sempre nel quadro del contesto nazionale, per tamponare questa crisi, è il tema della ricerca in corso.

Storia del giornalismo. Qual è, e come si è sviluppato il ruolo della moderna stampa quotidiana italiana dopo l'Unità e per tutto il Novecento? Come si sono affermati alcuni dei principali giornali nazionali nel crogiuolo della nuova società? Come hanno interagito tra loro e con i poteri istituzionali e come hanno svolto il compito di testimoni e attori dell'evoluzione sociale nel corso del XX secolo? E' con l'Unità d'Italia che si forma una robusta opinione pubblica nazionale. In questa fase storica, durante gli ultimi decenni dell'Ottocento, nascono nuovi importanti quotidiani, alcuni dei quali in edicola ancora oggi: a Bologna il “Resto del Carlino”, a Milano, centro economico della nuova nazione, “Il Secolo”, “La Perseveranza”, il “Corriere della Sera”, e tanti altri, che amplificano le voci di una società locale vivace e sempre più complessa, esaltando le idee dei gruppi di pressione e dei ceti sociali più consistenti. Spesso sono giunti fino a noi gli archivi di questi giornali, a testimoniarne la nascita e un'evoluzione che, in assenza di altri media, li ha resi assoluti protagonisti della formazione di un pubblico di massa in Italia. Attraverso le carte conservate a Milano e in altri archivi italiani è in corso una ricerca volta a ricostruire la storia del “Corriere della Sera” dal 1876 al 1900.

La storia del Risorgimento si basa sulle interpretazioni classiche della storiografia italiana su questo argomento, che vedono nel triennio rivoluzionario di fine Settecento e nell'età napoleonica i prodromi del successivo sviluppo del movimento nazionale italiano. All'interno di questo quadro di riferimento generale, proseguono le ricerche che si basano sulla documentazione, spesso inedita, conservata all'interno degli archivi presenti sul territorio. Su questa lunghezza d'onda, è in corso d'opera una ricerca tesa a ricostruire il delicato passaggio della Romagna dallo Stato pontificio al nuovo Stato unitario, con particolare riferimento al ruolo delle opposizione di "rossi" e di "neri" alla nuova costruzione statale.

 

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