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Alessandro Zanarini

Ricercatore confermato

Dipartimento di Ingegneria Industriale

Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13 MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE

Temi di ricerca

Parole chiave: Tecniche ottiche di misura di vibrazione a campo pieno ESPI - Interferometria Laser Speckle High Speed DIC - Digital Image Correlation SLDV - Scanning Laser Doppler Vibrometry analisi modale sperimentale analisi strutturale fatica modellazione vibro-acustica diagnostica non distruttiva analisi multicopro (multibody) con membri flessibi sintesi dei modi componenti Analisi del segnale ai fini diagnostici cuscinetti forze di taglio ruote dentate ingranaggi strutture leggere dinamica dei rotori meccanismi spaziali analisi dinamica tensioni-deformazioni dinamiche

1) Comprendere l'apporto che l'elevato numero di gradi di libertà e qualità delle misure ottiche (ESPI, LDV e Correlazione d'Immagine) possa dare nell'analisi dinamica di componenti complessi; per una più accurata valutazione delle tensioni-deformazioni dinamiche, nella stima della vita a fatica e dell'affidabilità; per le simulazioni vibro-acustiche di irradiazione sonora di superfici; analisi non distruttive con misure ottiche.
2) Costruzione del modello modale linearizzato di meccanismi spaziali complessi in tutti gli intorni delle configurazioni cinematicamente ammissibili esplorate nel dominio di lavoro, con tecniche multibody, modali e dei moltiplicatori di Lagrange, per la definizione delle condizioni al contorno, dei vincoli e dei membri flessibili. Esplorare la variabilità delle proprietà dinamiche dei meccanismi al variare della loro configurazione cinematica.
3)Diagnostica e modellazione della difettologia di componenti meccanici quali ruote dentate e cuscinetti; identificazione del danno basata sull'analisi di segnali vibro-acustici; dinamica dei rotori.
4)Miglioramento della stima delle forze di taglio in macchine utensili tramite filtraggio delle azioni d'inerzia dell'apparato di misura, dovute al moto di corpo rigido, dalle misure di forza di una tavola dinamometrica, appositamente strumentata. Identificazione delle proprietà di corpo rigido.



1) Analisi di rilievi sperimentali di spostamento, tramite tecniche ottiche full field, per l'analisi dinamica e modale di componenti meccanici, l'analisi delle tensioni, lo studio a fatica dei componenti, nonché la diagnostica non invasiva.

Questa linea di ricerca prosegue gli studi iniziati per il progetto Speckle Interferometry for Industrial Needs, presso la Dantec Ettemeyer GmbH, Ulm-Germania, durante la European Commission – Maire Curie Post Doctoral Host Fellowship nel 2004-2005. La ricerca si propone di vagliare la portabilità dei dati full-field nel tradizionale ambiente di analisi modale (calcolo ed esportazione di Funzioni di Risposta in Frequenza), al fine di comprendere l'apporto che l'elevato numero di gradi di libertà e qualità delle misure ottiche full-field possa dare nell'identificazione del modello modale e nell'analisi dinamica di componenti complessi ed in strutture leggere, dove la densità modale rende proibitivo l'impiego di sistemi di misura tradizionali quali vettori di accelerometri. Ottenere un modello modale sperimentale con un'altissima descrizione spaziale, unitamente alla conoscenza della forma dell'oggetto, potrebbe rendere fattibile anche l'estrazione di un modello modale delle tensioni sulla superficie del materiale, per una più accurata valutazione delle tensioni-deformazioni elastiche di natura dinamica; quindi il modello modale da misure full-field potrebbe essere proficuamente impiegato nella stima della vita a fatica e dell'affidabilità di complessi componenti meccanici. Verrà anche analizzata l'esportazione dei dati full-field come ingresso-condizioni al contorno nelle simulazioni vibro-acustiche di irradiazione sonora di superfici; quest'attività rientra nella più ampia modellazione vibro-acustica di sistemi complessi, dove la firma dinamica del sistema meccanico si trasferisce alla pressione sonora a seguito dell'emissione acustica di superfici in movimento. L'alta densità dell'informazione spaziale contenuta nei dati full-field verrà anche analizzata per mettere a punto procedure per la diagnostica non invasiva, impiegando anche tecniche proprie dell'elaborazione e compressione di immagini digitali, quali Trasformate Spaziali di Fourier e Decomposizione in Valori Singolari della varianza di una serie di dati ed Analisi delle Componenti Indipendenti, oltre ad altre tecniche che si renderanno computazionalmente più indicate viste le dimensioni del problema.

Parole chiave:

ESPI, dynamic analysis, light structures, experimental full-field measurements, stress-strain, fatigue, Non Destructive Testing.

2) Sviluppo di metodologie per lo studio del comportamento elastodinamico di meccanismi spaziali complessi, avvalendosi di tecniche multibody e sottostrutturazione modale.

L'attività di ricerca si propone l'elaborazione di un approccio metodologico per lo studio del comportamento dinamico di meccanismi spaziali (dai più semplici fino ai veicoli, ai robots, alle macchine automatiche ed utensili), costituiti da corpi rigidi e/o elastici, accoppiati mediante coppie cinematiche che consentano uno o più gradi di libertà relativi. L'analisi dinamica di tali meccanismi verrà effettuata attraverso la determinazione del modello modale linearizzato del sistema in tutti gli intorni delle configurazioni cinematicamente ammissibili che si vogliono esplorare, con opportune leggi di moto, nel dominio di lavoro del meccanismo, utilizzando metodologie di modellazione numerica, quali modellazione multibody e tecnica dei moltiplicatori di Lagrange, per la definizione delle condizioni al contorno (modellazione dei vincoli) e per la possibilità di modellare membri flessibili (modello modale di origine sperimentale o analitico-numerica). Risultato di questa ricerca sarà la realizzazione di un codice numerico versatile che implementi la metodologia sviluppata e che permetta l'analisi cinetoelastodinamica di sistemi costituiti da membri rigidi e flessibili, connessi tra loro attraverso diversi tipi di vincoli ed elementi elastici, le cui equazioni siano scritte e risolte in maniera automatica. Rilievi sperimentali su prototipi appositi valideranno l'approccio.

Parole chiave:

flexible multibody, spatial mechanisms, component mode synthesis, modal analysis, model optimization

3) Diagnostica di sistemi meccanici mediante analisi del segnale.

Questa attività di ricerca prevede una prima fase di indagine/formazione in letteratura sulle tecniche più affermate di diagnostica di sistemi meccanici complessi, con particolare riguardo alla modellazione della difettologia di componenti meccanici quali ruote dentate e cuscinetti, ed all'identificazione del danno basata sull'analisi di segnali vibro-acustici. Verranno approfondite tecniche non convenzionali di analisi del segnale, sia nel dominio del tempo che della frequenza. Successivamente verranno affrontate campagne di indagine sperimentale per verificare l'applicabilità delle tecniche di diagnostica, sia in condizioni controllate quali in un laboratorio, sia sul campo, in ambiente prettamente industriale.

Per la diagnostica delle macchine rotanti verrà approfondita la letteratura sulla dinamica dei rotori e sui fenomeni fluidodinamici nei cuscinetti a strisciamento, verrà allestito un banco prova e verrà scritto software per l'acquisizione ed analisi dei dati, con la finalità di realizzare un sistema di diagnostica integrato.

Parole chiave:

Diagnostics, signal processing, fault diagnosis, gears, bearings, rotordynamics

4) Sviluppo di metodologie per la stima delle azioni di taglio in macchine utensili, tramite analisi dei segnali provenienti da una tavola dinamometrica appositamente strumentata.

L'attività è stata preceduta dalla modellazione elasto-dinamica con elementi finiti della macchina Giuliani MT3 C, acquisita dal DIEM per l'attività di ricerca sul controllo attivo delle vibrazioni su macchinario industriale. L'analisi modale del modello numerico del bancale, accoppiato alle slitte ed alla tavola porta pezzo, ha fornito utili informazioni sul comportamento dinamico e le indicazioni su come progettare la tavola strumentata. Dal comportamento dinamico del sistema macchina utensile-pezzo-sistema di misura nascono sulla tavola strumentata azioni d'inerzia dovute al moto di corpo rigido della stessa, anche se vincolata, attraverso i trasduttori, al bancale. Pertanto si svilupperà una procedura per il filtraggio delle azioni d'inerzia della tavola strumentata sui trasduttori di forza della stessa e per il calcolo della risultante delle azioni dell'utensile, impiegando i canali dei trasduttori di forza ed i canali accelerometrici. Con opportune trasformazioni dei canali accelerometrici a disposizione, in funzione della dislocazione spaziale dei trasduttori e della matrice di massa ed inerzia della tavola, sarà possibile ottenere un sistema di forze equivalenti alle azioni d'inerzia della tavola nel suo moto di corpo rigido, che pertanto potrà essere sottratto alle misure della risultante dei canali dei trasduttori di forza, ed ottenere cosi' una misura più accurata delle azioni dell'utensile sul pezzo in lavorazione. Per stimare le proprietà di corpo rigido dell'insieme tavola-pezzo verranno sviluppati algoritmi di identificazione applicabili ai segnali della strumentazione già installata sulla tavola.

Parole chiave:

tool-cutting force, inertia forces, filtering, dynamic analysis