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Ugo Reggiani

Professore emerito

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Temi di ricerca

Temi di ricerca (in ordine cronologico)

  • celle a combustibile ad idrogeno–ossigeno
  • controllo in frequenza di motori ad induzione
  • teoria del campo elettromagnetico
  • metodi analitici e numerici di analisi e sintesi di apparecchiature elettromagnetiche ed elettromeccaniche
  • modellistica ed analisi di circuiti a topologia variabile
  • modellistica ad alta frequenza di componenti avvolti
  • caratterizzazione elettrica di sorgenti alternative di energia elettrica (celle a combustibile, moduli fotovoltaici e celle solari a film sottile)
  • compatibilità elettromagnetica (EMC): schermatura elettromagnetica, disturbi condotti in motori in corrente alternata alimentati da inverter, ambienti di misura compatti per prove EMC, emissioni irradiate da cavi e circuiti stampati, analisi dei meccanismi sorgenti di interferenze elettromagnetiche (EMI), disturbi condotti ed irradiati da convertitori statici, modellistica delle proprietà elettriche di materiali dispersivi per la predizione dell'efficienza di schermatura, accoppiamenti elettromagnetici all'interno di contenitori metallici, interferenze elettromagnetiche dei sistemi di potenza del materiale rotabile e dei sistemi di trazione ferroviaria
  • trasmissione wireless di energia elettrica mediante accoppiamento magnetico risonante (inductive power transfer: IPT)


Temi di ricerca attuali

Compatibilità elettromagnetica

Modellistica delle proprietà elettriche di materiali dispersivi per la predizione dell'efficienza di schermatura

 

Questa attività di ricerca riguarda la modellistica delle proprietà elettriche dei materiali dispersivi al fine di predirne l'efficienza di schermatura alle onde elettromagnetiche. L'attività è essenzialmente orientata alla messa a punto di metodi per l'estrazione della permettività complessa di materiali dispersivi in funzione della frequenza. La permettività complessa è ottenuta indirettamente dalla conoscenza di una grandezza misurabile, di cui sia nota l'espressione analitica in funzione della permettività complessa medesima. Metodi deterministici o stocastici possono essere utilizzati per risolvere questo problema inverso. A tale scopo sono sviluppati algoritmi sia basati sul metodo dei minimi quadrati del tipo di Marquardt-Levenberg sia stocastici del tipo di ottimizzazione a sciame. Il problema inverso può essere risolto con diverse procedure, estraendo direttamente la permettività complessa per ogni frequenza dell'intervallo di interesse (cioè punto per punto), oppure nell'intero intervallo introducendo la variazione della permettività complessa in funzione della frequenza attraverso un modello di rilassamento dielettrico (Debye, Deby serie, Cole-Cole, Havriliak- Negami) di cui vengono determinati i parametri. La validità della procedura è pertanto generale, poiché può essere applicata a differenti tecniche di misura e a diversi materiali.

Accoppiamenti elettromagnetici all'interno di contenitori metallici

La ricerca è rivolta alla messa a punto di un metodo per la previsione degli accoppiamenti elettromagnetici all'interno di contenitori metallici. Il metodo si basa su una analogia tra una guida d'onda rettangolare monomodale e una linea di trasmissione, vale a dire fra la potenza trasportata da un modo di propagazione nella guida d'onda e quella trasportata dalla linea di trasmissione equivalente. Le strutture irradianti fondamentali (sorgenti e vittime) considerate all'interno del contenitore sono conduttori rettilinei e spire, modellabili rispettivamente mediante monopoli/dipoli elettrici e dipoli magnetici. L'accoppiamento elettromagnetico può essere rappresentato in termini di circuiti equivalenti per le strutture radianti e di linee di trasmissione per i percorsi di propagazione della guida d'onda multimodale. L'accoppiamento tra un dipolo elementare nel contenitore metallico, modellato come una guida d'onda cortocircuitata agli estremi, e ciascun modo di propagazione della guida d'onda avviene attraverso capacità mutue e/o induttanze mutue e può essere rappresentato mediante generatori pilotati. La sezione della linea di trasmissione tra la sorgente e la vittima è modellata per ciascun modo di propagazione con un doppio bipolo. Il circuito equivalente così ottenuto può essere risolto mediante l'analisi nodale.

Il metodo può essere esteso per studiare l'accoppiamento elettromagnetico tra monopoli elettrici e piani conduttori all'interno di un contenitore metallico. I piani conduttori sono rappresentati con un'impedenza equivalente in base ad una analogia con una linea di trasmissione. In questo caso il problema si complica se l'analisi non è limitata al modo dominante ma si considerano anche i modi di ordine superiore, poiché il piano conduttore agisce come una sorgente di accoppiamento di modi.

I risultati ottenuti con questo metodo sono confrontati con misure sperimentali e simulazioni numeriche che utilizzano il metodo delle linee di trasmissione (TLM).

L'obiettivo finale di questa attività di ricerca è di sviluppare un codice di calcolo che consenta la previsione degli accoppiamenti elettromagnetici tra circuiti stampati e altre strutture irradianti, quali ad esempio cavi di interconnessione all'interno di contenitori metallici.

Interferenze elettromagnetiche dei sistemi di potenza del materiale rotabile

La ricerca riguarda la modellazione dei fenomeni e dei percorsi dominanti di accoppiamento dei disturbi elettromagnetici dei sistemi di potenza del materiale rotabile. Il maggior contributo alle emissioni irradiate a bordo del materiale rotabile proviene dagli elementi interni che funzionano da antenne non intenzionali (ad esempio, cavi di collegamento dei vari apparati elettrici ed elettronici, dissipatori dei dispositivi elettronici di potenza), a causa delle emissioni condotte presenti in questi elementi. Per le vittime interne al materiale rotabile e per i conduttori dell'infrastruttura relativa al materiale rotabile in esame, si possono distinguere meccanismi di accoppiamento pilotati dalla corrente e pilotati dalla tensione, rappresentati da circuiti equivalenti contenenti generatori pilotati. In particolare, si ricavano le correnti iniettate nei conduttori dell'infrastruttura, che costituiscono le nuove sorgenti per la determinazione degli accoppiamenti induttivi e capacitivi con le infrastrutture e le linee di telecomunicazione e segnalamento vicine. Tali accoppiamenti possono essere studiati mediante la teoria delle linee di trasmissione multiconduttore.

Predizione dell'interferenza elettromagnetica di campo vicino nei convertitori di potenza mediante il metodo della FEM indotta

L'attività di ricerca riguarda un approccio per predire l'interferenza elettromagnetica (EMI) generata da un convertitore switching (switched-mode power supplies: SMPS) su circuiti vittima. L'accoppiamento elettromagnetico fra le principali sorgenti (correnti e tensioni) di interferenza elettromagnetica del SMPS e la vittima è rappresentato da doppi bipoli caratterizzati in termini delle loro mutue impedenze o ammettenze, che sono calcolate mediante il metodo della FEM indotta, un metodo classico per il calcolo delle auto e mutue induttanze di strutture radianti (o elementi di strutture). Una volta acquisiti gli spettri delle correnti e tensioni sorgenti dalle loro misure nel dominio del tempo, la tensione di disturbo su sonde circolari di campo magnetico usate nelle misure di campo vicino può essere predetta. Si sono effettuate misure su alcuni convertitori flyback con layout differenti per validare la procedura. Il metodo proposto può essere applicato anche per prevedere l'accoppiamento intra-sistema, cioè con sorgenti e vittime interne al SMPS. La conoscenza degli spettri dei parametri del doppio bipolo (impedenze di circuito aperto e ammettenze di corto circuito) permette di valutare rapidamente il comportamento del disturbo EMI per diversi spettri di corrente e tensione sorgenti, senza dover ripetere l'analisi del sistema.

 

Caratterizzazione elettrica di sorgenti alternative di energia elettrica: celle a combustibile, moduli fotovoltaici e celle solari a film sottile

L'attività riguarda lo sviluppo e la messa a punto di un modello circuitale non lineare di una cella a combustibile PEM (polymer electrolyte membrane) da 1.2 kW disponibile nel Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell'Università di Bologna. Tale modello consente di rappresentare il comportamento sia a regime che dinamico della cella, a condizione di variare alcuni dei suoi parametri nelle due condizioni di funzionamento, e può essere impiegato nella simulazione di sistemi più complessi, tra i quali sistemi di trazione elettrica, o di alimentazione di utenze in isola o distribuita. Il modello non richiede la conoscenza di parametri di difficile individuazione quali porosità, diffusività, coefficienti di trasferimento di carica, necessari invece per l'implementazione di modelli matematici complessi. I parametri del circuito equivalente proposto sono invece ottenibili mediante semplici prove di laboratorio e calcoli, poiché l'obiettivo della caratterizzazione è di modellare la cella PEM dal lato del sistema di condizionamento della potenza.

Un altro argomento in questo campo di ricerca riguarda una procedura numerica per l'estrazione dei parametri del modello a doppio diodo di moduli fotovoltaici. Un algoritmo di ottimizzazione (particle swarm optimization) può essere usato per adattare la caratteristica calcolata corrente-tensione di un modulo fotovoltaico a quella sperimentale. Poiché nelle simulazioni effettuabili non si trovano soluzioni ricorrenti, principalmente a causa della natura stocastica dell'algoritmo di ottimizzazione, la statistica insieme all'analisi cluster può essere impiegata per interpretare i valori dei parametri di un modulo fotovoltaico. L'obiettivo è di ottenere un insieme di parametri che sia attendibile e rappresentativo del sistema fisico.

Ultimamente l'attività di ricerca è orientata anche alla modellazione e caratterizzazione elettrica di celle solari a film sottile del tipo CIGS. E' proposto un semplice modello analitico per la densità di fotocorrente di una cella solare a film sottile CIGS con energia di gap graduata linearmente, mostrando che la densità di fotocorrente di tale cella è maggiore di quella di una cella con energia di gap costante. E' presentato un circuito equivalente a quattro diodi di una cella solare CIGS per tenere conto di fenomeni come gli “stati trappola” e i “bordi dei grani”. Un nuovo profilo di energia di gap che sfrutta l'ampliamento delle bande sia di valenza che di conduzione è studiato mediante simulazioni.


Trasmissione wireless di energia elettrica mediante accoppiamento magnetico risonante (inductive power transfer: IPT)

L'attività di ricerca, svolta in parziale collaborazione con il mondo industriale, è rivolta alla caratterizzazione accurata di un sistema di trasmissione wireless di energia elettrica composto da due bobine risonanti accoppiate magneticamente in aria. I parametri elettrici del circuito equivalente del sistema (resistenza, auto e mutua induttanza) dipendono dalla geometria del sistema (raggio delle bobine e loro distanza, raggio del conduttore, distanza tra le spire) e dalla frequenza. Le formule utilizzate per il calcolo dei parametri sono validate per confronto con simulazioni numeriche eseguite con un codice del tipo FEM e con misure sperimentali. La conoscenza accurata dei parametri è necessaria per calcolare con precisione i guadagni di corrente e tensione e l'efficienza del sistema di trasmissione dell'energia in funzione della frequenza al variare della geometria e delle condizioni di carico.

Nell'ambito di questa ricerca si inserisce lo sviluppo di procedure per il calcolo delle auto e mutua induttanze e della capacità parassita di induttori planari a spirale (dritti o con lati a zig-zag) che sono utilizzati come risonatori intermedi o come metamateriale per migliorare l'efficienza di trasmissione wireless con tecnica non radiativa.

Infine, è considerata un'analisi teorica-sperimentale del trasferimento di potenza wireless mediante una disposizione coplanare di risonatori. In particolare, sei identici risonatori sono impiegati per trasferire potenza tra una bobina emettitore ed una bobina ricevitore. Tutti i risonatori a spirale risuonano a circa 20 MHz e le bobine emittore e ricevitore sono progettate con formule reperibili in letteratura. Il sistema risonante è modellato mediante mutue induttanze poiché il ritardo non è significativo.


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