Vanja Baltić, dottoressa di ricerca in Arti Visive, Performative, Mediali, presso il Dipartimento delle Arti, Università di Bologna e in Theatre Science and Intermediality, presso il Dipartimento di Letteratura dell'Università di Anversa, (joint PhD degree, 2022).
La sua ricerca dottorale, dal titolo The Birth of a Tragic Hero(ine). On Tragic Excess in Contemporary Theatre (supervisori: prof. Marco De Marinis, prof. Luk Van den Dries, prof. Gerardo Guccini e prof. Timmy De Laet), si propone di analizzare - attraverso una serie di riferimenti ai miti antichi, alla letteratura e al teatro contemporaneo - le occasioni dell’eccesso che permettono ad alcuni aspetti intrinseci dell'esperienza dell'eroe tragico di dischiudersi. Il lavoro si sofferma sul momento della chiamata radicale alla trasformazione, la quale, una volta ricevuta dall’eroe, guidato dalla necessità di rispondere al mondo che lo circonda, lo pone nella posizione di poter decidere se diventare tale e agire liberamente.
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Nel corso degli studi accademici, concentra le sue ricerche sulle drammaturgie e regie del teatro del Novecento e della contemporaneità. Si interessa, inoltre, alla tragedia greca e alla critica letteraria. Il suo approccio metodologico mira, in particolar modo, agli aspetti estetici dei fenomeni studiati.
Nel 2017, presso l’Università di Bologna, consegue la Laurea Magistrale (con lode) in Discipline della Musica e del Teatro, con relatori prof. Claudio Longhi e prof. Gerardo Guccini, incentrando la sua ricerca sul codice artistico di Jan Fabre a partire dall’esempio di Mount Olympus: To glorify the cult of tragedy, a 24 hour performance (2015). Nel 2014, alla stessa Università, consegue la Laurea Triennale (con lode) in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo sotto la supervisione del prof. C. Longhi, approfondendo Frankenstein, una creazione in divenire, ideata dal Living Theatre. In quanto studente di scambio, trascorre un periodo degli studi specialistici all'Università di Gent.
Ha avuto l'occasione di formarsi presso e collaborare con le realtà professionistiche come Teatro dell’Argine, Teatro delle Albe, ERT- Emilia Romagna Teatro Fondazione, Santarcangelo Festival, Ciclo di Spettacoli Classici – Teatro Olimpico di Vicenza. Ha collaborato come dramaturg al progetto La quinta parete (2022) di Romeo Castellucci. Ha frequentato per diversi anni il lavoro registico di Claudio Longhi e ha assistito da stagista la regia del suo Istruzioni per non morire in pace (2016).
Ha dedicato un’importante parte dei suoi studi all’arte di Jan Fabre, collaborando, attraverso il lavoro archivistico e di ricerca, con la compagnia Troubleyn, con prof. L. Van den Dries e Research Center for Visual Poetics dell’Università di Anversa.
È membro della redazione della rivista scientifica “Exchanges: The Interdisciplinary Research Journal” dell’Università di Warwick.
Parla montenegrino, italiano, inglese e spagnolo.
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Ha ricoperto l'incarico di tutor didattico per il corso Drammaturgia (a.a. 2021-22, 2022-23, 2023-24) del prof. G. Guccini. Ha assistito il prof. M. De Marinis, per i corsi Storia del teatro e dello spettacolo (a.a. 2018-19, 2019-20) e Teorie e culture della rappresentazione (a.a. 2018-19).
Attualmente, è assegnista di ricerca all'interno del progetto "Abulafia per la biblioteca Eco. Valorizzare un patrimonio culturale contemporaneo", supervisionato dal prof. Riccardo Fedriga e impegnato nello studio interdisciplinare del fondo librario di Umberto Eco e nella creazione dei percorsi intertestuali della sua biblioteca virtuale.
Ricopre anche l'incarico di supporto alla predisposizione della prova finale degli studenti in uscita del corso di laurea in DAMS - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, a.a. 2024-2025.