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Tommaso Duranti

Professore associato

Dipartimento di Storia Culture Civiltà

Settore scientifico disciplinare: M-STO/01 STORIA MEDIEVALE

Temi di ricerca

Parole chiave: Storia medievale Medicina medievale Medici e terapeuti nel Medioevo Malati e malattia Istituzioni politiche medievali Comuni e signorie Storia di Bologna Università medievali Storia dell'Università di Bologna Storia della diplomazia Famiglia Bentivoglio Fondazioni comunali

- diplomazia italiana nel basso medioevo e nel primo Rinascimento

- istituzioni e società a Bologna nel basso medioevo

- senso della morte e assistenza al morente nel Medioevo

- istituzioni comunali

- rapporto tra comuni cittadini e territorio

- storia della medicina e della professione medica

- storia dell'università nel Medioevo e Rinascimento



1) La diplomazia tra Medioevo e Rinascimento in area padana analizzando la realtà politica degli stati rinascimentali minori in area padana, con particolare riferimento agli scambi diplomatici e ai rapporti politici e dinastici tra le realtà dell'Emilia orientale e della Romagna. Punto di partenza della ricerca è "Bologna bentivolesca", attraverso la diplomazia cittadina, il coinvolgimento in essa dei membri delle famiglie oligarchiche, i rapporti intessuti dai Bentivoglio e da altri eminenti cittadini con dinastie e famiglie delle realtà statali prossime (in particolare con gli Este, i Gonzaga e le signorie romagnole), nonché i rapporti politici intessuti dagli stati maggiori con la città di Bologna e con i membri della sua famiglia dominante. Obiettivo principale è quello di delineare una panoramica dei rapporti intessuti in una realtà politica definibile come 'minore', eppure strettamente connessa agli altri stati italiani. Sarà così possibile chiarire aspetti ancora solo parzialmente affrontati dalla storiografia: i mezzi effettivi attraverso cui si rese possibile la dominazione bentivolesca in città; il grado di partecipazione al potere delle famiglie oligarchiche; la creazione, anche attraverso l'attività diplomatica, di un ceto politico, preludio alla vera e propria chiusura in patriziato; la partecipazione di Bologna allo spazio politico italiano, che in quella epoca si andava delineando.

2) Analisi delle istituzioni comunali bolognesi, nella loro evoluzione politica e documentaria, soprattutto tra Tre e Quattrocento, con il progressivo chiudersi in senso oligarchico delle magistrature cittadine, dalla creazione della balia dei Sedici riformatori dello Stato di libertà all'affermazione della signoria bentivolesca. Di particolare interesse si rivela la questione del rapporto dominata/dominante che si venne a creare tra Bologna e Stato della Chiesa, con una tensione politica che sfociò in un lungo e complesso rapporto diplomatico volto, da un lato, a salvaguardare i diritti sovrani, dall'altro a ritagliare uno spazio garantito per la libertas cittadina.

3) Rapporto tra comune cittadino e territorio: lo studio dei rapporti tra la città e il suo contado, principalente attraverso l'analisi dei casi di fondazione o di ri-fondazione di comunità, che mettono in luce le strategie e le necessità economiche e le sperimentazioni politiche messe in atto dalle magistrature comunali e, d'altro canto, il percorso di crescita e di evoluzione dei centri fondati.

4) La storia dell'università come specchio del processo di evoluzione e trasformazione sia delle teorie mediche, sia della figura del medico, nel suo rapporto con le istituzioni cittadine, con l'insegnamento, con le esigenze di una società nuova. In particolare, lo studio dei magistri di medicina che hanno insegnato e al contempo svolto la professione medica permette di delineare la complessità della figura del medico nella società bassomedievale.