Stefano Zacchini è nato a Bentivoglio (BO) il 21 Dicembre
1972. Il 25/10/1996 si è laureato con lode in Chimica
Industriale presso la Facoltà di Chimica Industriale
dell'Università di Bologna. La tesi di laurea dal
titolo Nuovi cluster bimetallici Au-Fe stabilizzati da
fosfine è stata svolta presso il Dipartimento di Chimica
Fisica e Inorganica nel gruppo di ricerca del Prof. G.
Longoni.
Nel Novembre 1996 ha conseguito l'abilitazione alla professione
di Chimico.
Nel Giugno 1997 ha ricevuto il Premio Rotary della Città
di Bologna per avere conseguito con il miglior curriculum la laurea
in Chimica Industriale nell'anno accademico 1995/96.
Nel Febbraio 1998 ha iniziato il Dottorato di Ricerca presso il
Dipartimento di Chimica dell'Università di Liverpool
(UK) sotto la supervisione del Prof. B. T. Heaton. Durante lo
svolgimento del Dottorato di Ricerca ha trascorso diversi brevi
periodi presso i Laboratori della Lucite International (ex Ineos
Acrylics) a Wilton (UK). Il 4 Luglio 2001 ha conseguito il titolo
di "Doctor in Philosophy" (Ph.D.) (Dottorato di Ricerca) presso
l'Università di Liverpool discutendo la tesi di Dottorato
dal titolo "Spectroscopic studies of palladium catalysed reactions
between carbon monoxide and ethene".
A partire dal Marzo 2001 fino al 28 Febbraio 2002 ha usufruito
di una borsa di Post-dottorato presso il Dipartimento di Chimica
dell'Università di Liverpool per il progetto di
ricerca Synthesis and reactivity of multianionic phosphazenates,
responsabile Dr. A. Steiner.
Durante i quattro anni trascorsi a Liverpool, il Prof. Zacchini
ha anche collaborato alla didattica per i corsi di laurea in
chimica come Assistant in the Inorganic Chemistry Teaching
Laboratory (A.A. 2001-2002) e come Student Demonstrator in the
Inorganic Chemistry Teaching Laboratory and in the Physical
Inorganic Chemistry Teaching Laboratory (A.A. 1998-1999, 1999-2000,
2000-2001).
Dal 01/03/2002 al 30/10/2010 è stato ricercatore,
afferente alla Facoltà di Chimica Industriale e al
Dipartimento di Chimica Fisica e Inorganica
dell'Università di Bologna, nel settore scientifico
disciplinare CHIM/03. Dal 01/11/2011 al 06/11/2017 è
stato Professore Associato presso il Dipartimento di Chimica
Industriale "Toso Montanari" dell'Università di Bologna.
Dal 07/11/2017 è Professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica presso lo stesso Ateneo. Durante questo periodo il Prof. Zacchini è stato
titolare di diversi corsi del SSD CHIM/03 nell'ambito dei Corsi di
Laurea Triennali, Specialistici e Magistrali della Facoltà
di Chimica Industriale, e ha fatto da relatore e correlatore a
diverse Tesi di Laurea Triennali, Magistrali e di
Dottorato.
Il Prof. Zacchini ha preso parte a diversi progetti di ricerca
nazionali (PRIN), regionali (Progetti PRRIITT NANOFABER e PROMINER)
ed europei (Progetto Integrato NAIMO). Inoltre, è stato
Coordinatore del Progetto Strategico dell'Ateneo di Bologna
CLUSTERCAT: Metal clusters as precursors for nanostructured
materials for catalysis, ed ha partecipato al Progetto MONA
LISA " Metal-Organic-based Nanocrystal Arrays with Large Induced
Shape Anisotropy" finanziato dalla Fondazione Cariplo
(2013/2014). Il Prof. Zacchini ha collaborato con aziende quali TCA, Reagens e Kemin.
Il Prof. Zacchini è coinvolto e ha personalmente dato
origine a diverse collaborazioni in sede locale, nazionale e
internazionale, concernenti per lo più la caratterizzazione
fisica e applicazioni dei cluster carbonilici. Inoltre, è
responsabile per la sicurezza nei laboratori di ricerca e utente
responsabile della strumentazione NMR per l'area di Chimica
Inorganica.
Le sue capacità pratiche riguardano la chimica
inorganica ed organometallica di sintesi, ed in particolare
operazioni in atmosfera di azoto, tecniche Schlenk, manipolazioni
in linee da vuoto, utilizzo di composti marcati (2D, 13C),
preparazione di composti dei metalli di transizione e complessi
metallo-organici. Familiarità con tecniche strumentali
quali GC-MS, micro-IR, FTIR, spettroscopia UV-visibile, ESI-MS,
DLS. Buona esperienza nel campo della spettroscopia NMR
multinucleare in soluzione (1H, 13C, 15N, 31P, 195Pt, 103Rh),
mediante tecniche 1D e 2D, e l'utilizzo di unità VT.
Capacià nell'uso di apparati ad alta pressione
(autoclavi, IR e NMR ad alta pressione). Buona conoscenza della
cristallografia, acquisizione dati mediante diffrattometri con
detector ad area, soluzione e raffinamento delle
strutture.
Nel Giugno 2000, il Prof. Zacchini ha conseguito il Certificate
of Proficiency in English, e possiede inoltre buona conoscenza
della lingua francese, scritta e parlata.
Il Prof. Zacchini è co-autore di oltre 300 articoli su
riviste internazionali, e
di oltre 150 comunicazioni e poster a congressi nazionali e
internazionali. Ha fatto inoltre da referee per riviste
quali Angewandte Chemie, Journal of the American Chemical Society, Chemistry: A European Journal, Chemistry: An Asian Journal, Chemical Communications, RSC Advances, Chemical Society Reviews, New Journal of Chemistry, Coordination Chemistry Reviews, Inorganic Chemistry, Organometallics, Dalton Transactions, European Journal of Inorganic Chemistry, Inorganica Chimica Acta, Journal of Cluster Science, Journal of Organometallic Chemistry, Physical Chemistry Chemical Physics, Journal of Physical Chemistry, Beilstein Journal of Nanotechnology, Journal of Phoyochemistry and Photobiology A: Chemistry.
Nell'anno 2010, il Prof. Zacchini è stato selezionato
per l'iniziativa di divulgazione scientifica della Commissione
Europea "Atomium Culture" con un articolo dal titolo "Nanoscience
and nanotechnology: a perspective from the very bottom".
Il Prof. Zacchini ha ricevuto il Premio Nasini 2010 della
Divisione di Chimica Inorganica della Società Chimica
Italiana.
L'attività di ricerca del Prof. Zacchini può essere
divisa in quattro periodi temporali:
1. 2005-oggi: Negli ultimi anni il settore di
ricerca prevalente ha riguardato la chimica dei cluster metallo
carbonilici e le loro possibili applicazioni nel campo delle
nanotecnologie e delle nanoscienze, dell'elettronica molecolare e
della catalisi. Diverse collaborazioni in sede locale, nazionale ed
internazionale sono state avviate riguardanti la determinazione di
proprietà fisiche e applicazioni di cluster
carbonilici. Sono state, inoltre, portate avanti collaborazioni
iniziate negli anni precedenti nel campo della chimica
organometallica dei composti del ferro e del rutenio
(Prof. Zanotti e Mazzoni, Università di Bologna). Infine,
sono state avviate nuove collaborazioni scientifiche riguardanti la
chimica di coordinazione dei metalli di inizio transizione (Prof.
Pampaloni e Prof. Marchetti, Università di Pisa) e i
composti polipiridinici di rutenio e iridio (Prof.
Stagni, Università di Bologna).
2. 2002-2005: Nel periodo precedente alla conferma come
ricercatore, il Prof. Zacchini ha lavorato, in collaborazione con i
Prof. Busetto e Zanotti, allo studio di complessi dinucleari del
ferro e del rutenio contenenti leganti costituiti da frammenti
organici funzionalizzati altamente insaturi (carbeni, carbini,
vinilimminio, vinilideni, allili, allenili, etc.), la loro sintesi,
reattività, caratterizzazione spettroscopica e strutturale,
e utilizzo in sintesi organica.
3. 2001-2002: Post-dottorato presso il Dipartimento
di Chimica della Università di Liverpool nel gruppo
del Dott. Steiner. Il lavoro ha essenzialmente riguardato la
preparazione di ciclo-fosfazeni ed il loro utilizzo come leganti
multianionici. Il lavoro di sintesi è stato affiancato dalla
caratterizzazione di tali composti mediante diffrazione di raggi X
su cristallo singolo. Parallelamente, sono state condotte
caratterizzazioni strutturali di composti a gabbia dello stagno e
composti P-N (in collaborazione con il Prof. Chandrasekhar, Indian
Institute of Technology - Kanpur, e Dott. Russel, University of
Bristol).
4. 1998-2001: Dottorato di ricerca (Ph.D) presso il
Dipartimento di Chimica, University of Liverpool. Il
lavoro è stato condotto all'interno del gruppo del Prof.
Heaton in collaborazione con Lucite International, e ha riguardato
lo studio mediante NMR multinucleare e sotto pressione della
metossicarbonilazione dell'etilene promossa da composti del
palladio con leganti