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Stefano Claudio Vaiani

Professore associato

Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali

Settore scientifico disciplinare: GEO/01 PALEONTOLOGIA E PALEOECOLOGIA

Temi di ricerca

Parole chiave: stratigrafia isotopica paleoambiente micropaleontologia biostratigrafia foraminiferi

1) Studio delle associazioni a foraminiferi e ricostruzioni paleoambientali dei depositi del sottosuolo della Pianura Padana e della piana costiera dell'Arno. Relazioni fra le microfaune e le variazioni climatico-eustatiche tardo quaternarie. 2) Analisi geochmiche e stratigrafico isotopiche per indagini cronologiche, cronostratigrafiche e paleooambientali e relazioni con le associazioni fossili. 3) Ricerche biostratigrafiche di supporto alla realizzazione della Carta Geologica d'Italia alla scala 1:50.000 della Regione Emilia-Romagna. 4) Biostratigrafia e paleoambienti delle successioni neogeniche e quaternarie dell'Appennino settentrionale.

La linea di ricerca 1 consiste nell'analisi dei sedimenti tardo quaternari sepolti al di sotto delle attuali piane deltizie del Po e dell'Arno, in quanto l'elevata subsidenza dei due bacini ha consentito una registrazione di estremo dettaglio della successione dei paleoambienti e delle associazioni fossili in essi contenuti. Come noto, le variazioni relative del livello del mare del tardo Quaternario hanno svolto un ruolo importante sull'evoluzione ambientale di questi depositi che mostrano, nelle zone costiere delle due aree, un'alternanza di sedimenti continentali, paralici e marino-marginali. Il quadro cronologico delle successioni è fornito da datazioni al radiocarbonio e, ove possibile, da dati palinologici. Lo studio paleontologico si basa principalmente su foraminiferi e ostracodi, considerata la ben nota sensibilità di questi organismi alle variazioni ambientali. La linea di ricerca 2 consiste nello studio combinato geochimico-paleontologico dei sedimenti tardo quaternari dei sondaggi per definire l'eventuale controllo ambientale (desunto dall'analisi delle associazioni fossili) sulle variazioni di provenienza dei sedimenti (in collaborazione con il Prof. Dinelli dell'Università di Bologna). E' inoltre analizzata la geochimica delle faune di questi depositi, in particolare: a) analisi del rapporto 87Sr/86Sr delle microfaune. Questo rapporto generalmente utilizzato per datare carbonati biogenici marini, negli ambienti marino marginali è legato alle variazioni di salinità e di afflussi di acque continentali. Ciò può dare indicazioni dirette sul tipo di ambiente (ad es. livello relativo e variazioni di salinità entro baie e lagune) ed eventualmente fornire indicazioni sugli afflussi fluviali e sulla piovosità (in collaborazione con la Prof.ssa Castorina dell'Università “La Sapienza”). b) analisi del rapporto isotopico del boro (d11B) del guscio di foraminiferi e molluschi per la determinazione di variazioni del paleo-Ph dell'acqua (in collaborazione con la Dott.ssa Pennisi del CNR di Pisa ). La linea di ricerca 3 riguarda ricerche biostratigrafiche di supporto alla realizzazione della Carta Geologica d'Italia alla scala 1:50.000 (progetto CARG) della Regione Emilia-Romagna. Questi studi sono condotti in collaborazione con alcuni geologi della Regione Emilia Romagna e interessano 12 fogli nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì e Rimini. La linea di ricerca 4 riguarda analisi micropaleontologiche di successioni neogeniche e quaternarie dell'Appennino settentrionale per fornire il quadro biostratigrafico e paleoambientale di alcuni siti in cui siano stati recuperati vertebrati marini e resti di piante.

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