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Stefano Benvenuti

Professore associato

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari

Settore scientifico disciplinare: AGRI-02/A Agronomia e coltivazioni erbacee

Temi di ricerca

Parole chiave: Biodiversità dell'agroecosistema Getione agronomica della flora infestante Banca seme delle infestanti del suolo Colture medicinali Flora spontanea urbana Tetti verdi e giardini verticali Strisce di fiori per impollinatori Erbe spontanee alimentari Fiori eduli Erbicidi naturali Ecologia del paesaggio

- Ecologia e gestione agronomica della flora spontanea sia in termini di biologia delle singole specie che di interazioni reciproche nelle varie fitocenosi. In particolare viene utilizzato il livello di biodiversità come "indicatore" di sostenibilità agro-ambientale.

- Eco-fisiologia di germinazione e dormienza del seme di specie coltivate e spontanee. Condizioni ecologiche necessarie per innescare i processi germinativi nonché individuazione di quei trattamenti al seme (fisici, meccanici, fisiologici, etc.) in grado di rimuovere la dormienza del seme.

- Analisi della “seedbank” del suolo in quanto è da questa dotazione di semi dormienti e/o quiescenti che si determina la dinamica di emergenza e di interferenza con le varie colture. A tal fine è stata acquisita esperienza in termini sia di materiali e metodi di estrazione dei semi nonché del loro riconoscimento.

- Agro-ecologia di specie aromatiche e medicinali sotto un profilo di modalità di impianto (semina/trapianto) e di gestione agronomica per la difesa dalla flora infestante.

- Ecologia della flora spontanea dell’ecosistema urbano sia per ciò che concerne le varie strategie di colonizzazione delle varie nicchie ecologiche disponibili che di sopravvivenza nel tempo. Particolare attenzione è stata dedicata alle modalità di disseminazione ed all’individuazione dei metodi preventivi in grado di impedire od ostacolare la dinamica di ri-colonizzazione delle varie aree urbane.

- Verde urbano innovativo a livello di “green roofs” e “vertical gardens” termini ormai ampiamente diffusi nel panorama internazionale riguardo all’implementazione del livello di confort estetico e paesaggistico delle aree urbane.

- Biodiversità degli ecosistemi sia sotto un profilo di sua salvaguardia “in situ” (soprattutto nelle oasi agro-ecologiche sopravvissute) che di studio e propagazione “ex situ” delle specie ormai rare talvolta a rischio di estinzione. In particolare viene creata una raccolta di semi di specie "rare" in modo da poterle utilizzare per il ripristino della biodiversità.

- Wildflowers come strategia agronomica per il ripristino paesaggistico e della biodiversità delle aree degradate. Le varie associazioni floristiche contraddistinte da una impollinazione entomogama vengono infatti inserite in apposite strisce di vegetazione adiacenti alle varie colture in modo da implementare la biodiversità faunistica soprattutto a livello di quegli impollinatori (api, bombi, lepidotteri, etc.) che sono uno degli indicatori ambientali di salute dell’agro-ecosistema.

- Paesaggio agrario studiato nella sua dinamica spazio-temporale dando particolare risalto agli elementi paesistici che sono una memoria storica di tradizioni rurali ed attività agricole oggi scomparse.

- Flora fito-alimurgica studiata sia nelle sue caratteristiche ecologiche e nutraceutiche nonché ai fini di una loro potenziale valorizzazione agronomica. In questo ambito sono state studiate sia le erbe spontanee di storico interesse alimentare che i fiori eduli in quanto, anche questi ultimi, stanno assumendo un crescente interesse gastronomico e commerciale.

- Orticoltura urbana intesa come strumento terapeutico ed educativo. E’ questo un argomento che, seppur di prevalente attività divulgativa, implica aspetti di ricerca soprattutto in termini di apprendimento ecologico per le diversificate modalità di coinvolgimento educativo (modalità di comunicazione, coinvolgimento nella percezione di gusti e aromi, etc.).

- Erbicidi naturali estratti da piante ed in grado di manifestare tossicità verso la flora infestante. In questo ambito sono state sperimentati con successo sia gli oli essenziali che un preparato a base di aceto caratterizzato da elevata acidità.

- Fiori eduli di tradizione etnobotanica sia sotto un profilo nutraceutico che organolettico attraverso lo studio dei rispettivi “profili sensoriali.

Educazione ecologica effettuata nelle scuole con l’obiettivo di “alfabetizzare” i più giovani verso una percezione ecologica utile al proprio benessere individuale nonché all’attitudine alla socializzazione orizzontale (tra compagni) e verticale (genitori e nonni, utili per le proprie testimonianze etnobotaniche). A tal fine sono state utilizzate le erbe spontanee delle città come indicatore di un divenire biologico al contempo eco-centrico ed antropo-centrico.