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Silvia Arcelli

Professoressa associata

Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi"

Settore scientifico disciplinare: FIS/01 FISICA SPERIMENTALE

Temi di ricerca

Parole chiave: 1) Fisica sperimentale nucleare e subnucleare Quark Gluon Plasma Cromo Dinamica Quantistica Ricerca di Fisica oltre il Modello Standard Verifiche di Precisione del Modello Standard

1) Esperimento ALICE ad LHC (CERN): studio delle interazioni tra ioni pesanti (Pb-Pb) ultrarelativistici fino a un'energia nel centro di massa di 5.5 TeV per coppia di nucleone. I costituenti del nucleone, in condizioni di altissima densità di energia e temperatura, dovrebbero formare uno stato particolare della materia, il Quark-Gluon Plasma. L'osservazione e lo studio di questo stato e' tra i principali obiettivi dell'esperimento  2) Esperimento CMS ad LHC (CERN): studio delle interazioni protone-protone a un'energia del centro di massa di 14 TeV. Obiettivi principali dell'esperimento sono la ricerca del bosone di Higgs e la ricerca di particelle supersimmetriche. 3) Esperimento OPAL al LEP (CERN):  studio delle interazioni elettrone-positrone ad energie nel centro di massa fino a 209 GeV. Misure di precisione dei parametri elettrodeboli del Modello Standard, studio delle interazioni forti e ricerca di segnali di nuova fisica.

La Dott.ssa S. Arcelli svolge attività scientifica nell'ambito della della fisica sperimentale subnucleare, nucleare e delle interazioni fondamentali. In particolare, nell'ultimo triennio (2007-2011) la sua attività di ricerca è stata legata all'esperimento ALICE (A Large Ion Collider Experiment) all'acceleratore LHC (Large Hadron Collider) del CERN, il cui  obiettivo principale e' lo studio delle interazioni tra ioni pesanti (Pb-Pb) ultrarelativistici ad una energia nel sistema del centro di massa fino a 5.5 TeV per coppia di nucleoni. In tali interazioni,  in cui si determinano  condizioni di altissima densità di energia e temperatura,  i costituenti dei nucleoni formano un sistema a molti corpi dominato dalle forze di colore, dando origine ad uno stato in cui i partoni (quark e gluoni ) sono deconfinati, il cosiddetto Quark-Gluon Plasma (QGP).

  • Esperimento ALICE all' acceleratore LHC del CERN. Nell'ambito dell'esperimento ALICE, condotto da una collaborazione internazionale (Link1) di circa 1000 ricercatori, il gruppo di Bologna (Università/INFN) in cui e' inserita la Dott.ssa Arcelli ha la completa responsabilità (costruzione, commissioning, presa dati, calibrazione, ricostruzione ) del rivelatore a Tempo di Volo (TOF),costituito da 18 Super Moduli con una copertura azimultale completa nella regione di pseudorapidita' centrale |eta|<0.9 contenenti rivelatori a gas (le Multigap Resistive Plate Chamber,MRPC), dotati di un'eccellente risoluzione temporale intrinseca (<50 ps). Grazie a un efficiente monitoraggio della qualita' dei dati, di accurate procedure di calibrazione e raffinamenti degli algoritmi di ricostruzione, durante il periodo di presa dati 2009-2011 il TOF ha raggiunto eccellenti prestazioni nella la misura dei tempi di volo delle particelle prodotte nella regione centrale di pseudorapidita', consentendo un'affidabile e accurata identificazione di pioni, kaoni e  protoni con impulsi intermedi (da  0.5 a 2.5 GeV/c per la separazione di pioni e Kaoni, e fino a 4 GeV/c per la separazione di  Kaoni e protoni). Tali capacita' di identificazione sono utilizzate in una vasta serie di studi di fisica che fanno parte del programma scientifico dell'esperimento, sia su dati di collisioni protone-protone che Pb-Pb. Attualmente,  Silvia Arcelli svolge attività di analisi dati, occupandosi dello studio degli spettri in impulso e dei rapporti di produzione di adroni carichi identificati, sia in interazioni protone-protone (alle energie di  900 GeV e 7 TeV ), che in collisioni di ioni pesanti ultrarelativistici  ad un'energia nel centro di massa di  2.76 TeV/NN, utilizzando i campioni di dati raccolti dall'esperimento nel periodo 2009-2010. Si occupa inoltre dello studio delle  proprietà e del tasso di produzione delle risonanze phi e K* in collisioni p-p. Tali misure, oltre a fornire informazioni sui meccanismi di produzione di particelle in collisioni adroniche, rappresentano un riferimento per l'interpretazione dei risultati dello stesso studio in collisioni PbPb, la cui analisi è in corso.

Altre attivita' di ricerca svolte negli anni precedenti (2000-2007) da Silvia Arcelli sono connesse agli esperimenti CMS (a LHC) e OPAL (presso l'acceleratore LEP):

  • Esperimento CMS (Compact Muon Solenoid) all' acceleratore LHC del CERN (Link2). I principali obiettivi scientifici dell'esperimento CMS sono: i) la ricerca del bosone di Higgs, sia nell'ambito del Modello Standard che nel Modello Supersimmetrico Minimale, e la misura delle sue proprietà; ii) la ricerca di particelle supersimmetriche; iii) misure di fisica Elettrodebole, in particolare lo studio delle proprietà del quark top (massa, rapporti di decadimento e sezione d'urto di produzione). L'esperimento, che inizierà la fase di presa dati nel 2009, ha come componenti principali un sistema di tracciamento centrale e un sistema di calorimetria elettromagnetica ed adronica (entrambi immersi in un campo magnetico di 4 T generato da solenoide superconduttore), e un sistema per la rivelazione di muoni, collocato esternamente al magnete e realizzato utilizzando tre diverse tecnologie (Drift Tubes, Cathode Strip Chambers e Resistive Plate Chambers). Nell'ambito del gruppo di ricerca dell'INFN di Bologna che partecipa alla realizzazione delle camere a muoni del barrel di CMS (Drift Tubes), Silvia Arcelli ha svolto attività di costruzione, di simulazione Monte Carlo e alla messa a punto di algoritmi del sistema di Trigger (sia di primo livello che di alto livello) per il rivelatore di muoni.

  •  Esperimento  OPAL all' acceleratore LEP del CERN. Il programma scientifico dell'esperimento OPAL e' stato lo studio delle interazioni elettrone-positrone fino a 209 GeV di energia nel centro di massa, presso l'acceleratore LEP del CERN di Ginevra (Link3). Sebbene l'esperimento abbia si sia concluso inel 2000, l'analisi della grande mole di dati acquisiti è proseguita negli anni successivi. Obiettivi principali del programma scientifico dell'esperimento sono la verifica di precisione del Modello Standard (sia nell'ambito del settore elettrodebole che in quello della Cromodinamica Quantistica), la ricerca di nuove particelle ed uno studio approfondito delle proprietà dei quark pesanti. I risultati pubblicati più rilevanti riguardano: i) la misura di grande precisione della massa, larghezza e dei rapporti di decadimento del bosone intermedio Z0. Sulla base di queste misure è stata esclusa una quarta famiglia di neutrini leggeri e sono stati posti limiti indiretti sulla massa del quark top, successivamente osservato presso l'acceleratore Tevatron del Fermilab; ii) misure di elevata precisione delle proprietà (masse, larghezze, rapporti di decadimento, sezioni d'urto) dei bosoni vettori intermedi W+, W- e degli accoppiamenti trilineari fra bosoni di gauge (ZWW, gammaWW) che risultano dalla struttura di gauge non abeliana della teoria elettrodebole; iii) evoluzione con l'energia nel centro di massa dell'accoppiamento forte, in eccellente accordo con le previsioni della Cromodinamica Quantistica; iv) misura delle proprietà (masse, vite medie, rapporti di decadimento) degli adroni contenenti quark pesanti e del mixing nel settore del quark bottom; v) limiti sulla produzione di nuove particelle, quali il bosone di Higgs e le particelle supersimmetriche.