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Sanzio Candeletti

Professore associato

Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie

Settore scientifico disciplinare: BIO/14 FARMACOLOGIA

Temi di ricerca

Le principali linee di ricerca riguardano:

- Lo studio di sistemi peptidergici endogeni nella modulazione della trasmissione nocicettiva;
- Il chiarimento del ruolo biologico del sistema neuropeptidergico della nocicettina/orfanina FQ in altre funzioni controllate dal Sistema Nervoso Centrale, quali lo sviluppo di dipendenza da farmaci d'abuso ed il controllo della funzione motoria;
- Lo studio della regolazione dell'espressione genica dei neuropeptidi oppioidi e delle sue alterazioni a seguito di manipolazioni farmacologiche e non farmacologiche.

Le indagini mirano ad individuare e caratterizzare il ruolo svolto dal sistema endogeno della nocicettina/orfanina FQ nel controllo di funzioni fisiologiche o patologie per le quali viene suggerito un suo coinvolgimento. I risultati rappresentano quindi le basi razionali per poter sfruttare farmacologicamente l'esistenza di tale sistema di trasmissione per lo sviluppo di nuovi farmaci e/o strategie terapeutiche innovative nella terapia del dolore, in quella del morbo di Parkinson nonché nella terapia di disintossicazione da farmaci d'abuso.



- Per l'esecuzione delle ricerche vengono utilizzati modelli sperimentali in vivo e metodologie in vitro. Per quel che riguarda i modelli in vivo, vengono impiegati modelli di dolore acuto e cronico per evidenziare le azioni farmacologiche ese rcitate dal la nocicettina/orfanina FQ a carico della trasmissione nocicettiva, nonché le interazioni che tale sistema esercita a carico dell'analgesia indotta da farmaci di tipo oppioide e non oppioide.
In tal modo viene esplorato anche il ruolo che il sistema in oggetto svolge a carico di fenomeni quali lo sviluppo della tolleranza all'effetto analgesico che notoriamente si instaura a seguito dell'impiego ripetuto di farmaci oppiacei.
Inoltre, al fine di chiarire il ruolo che il sistema della nocicettina svolge in particolare a livello spinale, si impiega un modello sperimentale di perfusione dello spazio subaracnoideo nel ratto. Quest'ultimo, opportunamente accoppiato ad una metodica radioimmunologica consente di indagare le alterazioni della liberazione del neuropeptide da neuroni spinali a seguito di applicazione di stimoli nocicettivi acuti e cronici nonché di farmaci.
Il ruolo del sistema in esame viene parallelamente indagato anche mediante lo studio della modificazione del suo contenuto a livello delle differenti aree cerebrali e spinali a seguito di manipolazioni farmacologiche e non farmacologiche della trasmissione nocicettiva.
- Per lo studio del ruolo del sistema nocicettina/orfanina FQ nel controllo della funzione motoria, ed in particolare il suo intervento nella sintomatologia che caratterizza il morbo di Parkinson, viene impiegato un approccio combinato di modelli sperimentali di Parkinson nell'animale da esperimento con tecniche di dosaggio radioimmunologico del neuropeptide in perfusati ottenuti mediante microdialisi di precise aree cerebrali di ratto.
- Per lo studio sul coinvolgimento del sistema in esame nello sviluppo del fenomeno della dipendenza da farmaci d'abuso vengono impiegati protocolli di somministrazione cronica di sostanze d'abuso appartenenti a differenti classi farmacologiche e vengono successivamente indagate le alterazioni a carico della nocicettina/orfanina FQ a digerenti livelli. Più in particolare vengono indagati la biosintesi del suo precursore nonché quella del precursore del suo recettore specifico (denominato come NOP) mediante tecniche di biologia molecolare (analisi Northern, RT-PCR, etc) nonché l'assetto recettoriale del NOP stesso mediante tecniche di binding.
Nel complesso l'attività di ricerca sui temi precedentemente indicati si svolge mediante l'impiego di metodiche comportamentali (tests di analgesimetria etc.), tecniche microchirurgiche (necessarie ad esempio per l'inserimento di cannule permanenti necessarie per la somministrazione diretta di peptidi e farmaci in precise aree cerebrali e spinali o per la realizzazione di precisi modelli sperimentali) nonché di metodiche in vitro (ed es. binding radiorecettoriale etc.) e di biologia molecolare (analisi Northern, RT-PCR, etc.), per le quali l'unità di ricerca ha acquisito una consolidata esperienza.