Le principali linee di ricerca riguardano:
- Lo studio di sistemi peptidergici endogeni nella modulazione
della trasmissione nocicettiva;
- Il chiarimento del ruolo biologico del sistema neuropeptidergico
della nocicettina/orfanina FQ in altre funzioni controllate dal
Sistema Nervoso Centrale, quali lo sviluppo di dipendenza da
farmaci d'abuso ed il controllo della funzione motoria;
- Lo studio della regolazione dell'espressione genica dei
neuropeptidi oppioidi e delle sue alterazioni a seguito di
manipolazioni farmacologiche e non farmacologiche.
Le indagini mirano ad individuare e caratterizzare il ruolo
svolto dal sistema endogeno della nocicettina/orfanina FQ nel
controllo di funzioni fisiologiche o patologie per le quali viene
suggerito un suo coinvolgimento. I risultati rappresentano quindi
le basi razionali per poter sfruttare farmacologicamente
l'esistenza di tale sistema di trasmissione per lo sviluppo di
nuovi farmaci e/o strategie terapeutiche innovative nella terapia
del dolore, in quella del morbo di Parkinson nonché nella terapia
di disintossicazione da farmaci d'abuso.
- Per l'esecuzione delle ricerche vengono utilizzati modelli
sperimentali in vivo e metodologie in vitro. Per quel che riguarda
i modelli in vivo, vengono impiegati modelli di dolore acuto e
cronico per evidenziare le azioni farmacologiche ese rcitate dal la
nocicettina/orfanina FQ a carico della trasmissione nocicettiva,
nonché le interazioni che tale sistema esercita a carico
dell'analgesia indotta da farmaci di tipo oppioide e non
oppioide.
In tal modo viene esplorato anche il ruolo che il sistema in
oggetto svolge a carico di fenomeni quali lo sviluppo della
tolleranza all'effetto analgesico che notoriamente si instaura a
seguito dell'impiego ripetuto di farmaci oppiacei.
Inoltre, al fine di chiarire il ruolo che il sistema della
nocicettina svolge in particolare a livello spinale, si impiega un
modello sperimentale di perfusione dello spazio subaracnoideo nel
ratto. Quest'ultimo, opportunamente accoppiato ad una metodica
radioimmunologica consente di indagare le alterazioni della
liberazione del neuropeptide da neuroni spinali a seguito di
applicazione di stimoli nocicettivi acuti e cronici nonché di
farmaci.
Il ruolo del sistema in esame viene parallelamente indagato anche
mediante lo studio della modificazione del suo contenuto a livello
delle differenti aree cerebrali e spinali a seguito di
manipolazioni farmacologiche e non farmacologiche della
trasmissione nocicettiva.
- Per lo studio del ruolo del sistema nocicettina/orfanina FQ nel
controllo della funzione motoria, ed in particolare il suo
intervento nella sintomatologia che caratterizza il morbo di
Parkinson, viene impiegato un approccio combinato di modelli
sperimentali di Parkinson nell'animale da esperimento con tecniche
di dosaggio radioimmunologico del neuropeptide in perfusati
ottenuti mediante microdialisi di precise aree cerebrali di
ratto.
- Per lo studio sul coinvolgimento del sistema in esame nello
sviluppo del fenomeno della dipendenza da farmaci d'abuso vengono
impiegati protocolli di somministrazione cronica di sostanze
d'abuso appartenenti a differenti classi farmacologiche e vengono
successivamente indagate le alterazioni a carico della
nocicettina/orfanina FQ a digerenti livelli. Più in particolare
vengono indagati la biosintesi del suo precursore nonché quella del
precursore del suo recettore specifico (denominato come NOP)
mediante tecniche di biologia molecolare (analisi Northern, RT-PCR,
etc) nonché l'assetto recettoriale del NOP stesso mediante tecniche
di binding.
Nel complesso l'attività di ricerca sui temi precedentemente
indicati si svolge mediante l'impiego di metodiche comportamentali
(tests di analgesimetria etc.), tecniche microchirurgiche
(necessarie ad esempio per l'inserimento di cannule permanenti
necessarie per la somministrazione diretta di peptidi e farmaci in
precise aree cerebrali e spinali o per la realizzazione di precisi
modelli sperimentali) nonché di metodiche in vitro (ed es. binding
radiorecettoriale etc.) e di biologia molecolare (analisi Northern,
RT-PCR, etc.), per le quali l'unità di ricerca ha acquisito una
consolidata esperienza.