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Alessandro Bellassai

Ricercatore confermato

Dipartimento di Interpretazione e Traduzione

Settore scientifico disciplinare: HIST-03/A Storia contemporanea

Temi di ricerca

Parole chiave: rappresentazione identità genere mutamento

Il mio percorso di ricerca ha prevalentemente intrecciato, in chiave eminentemente storiografica, le questioni delle identità, delle rappresentazioni e del mutamento. La prima ricerca importante, svolta in occasione del dottorato e conclusa nel 1999, ha preso in esame il rapporto fra pubblico e privato nella cultura comunista italiana fra anni quaranta e cinquanta del Novecento, individuando alcune tracce analitiche – la moralità, la famiglia, le identità e relazioni di genere, il complesso rapporto militante/partito – grazie alle quali interpretare la dimensione culturale dell'organizzazione del Pci.

A partire da questo lavoro, si sono sempre più precisati due principali assi interpretativi di indagine, intorno ai quali ho impostato le maggiori ricerche successive: quello che rimanda alla categoria del genere, e in particolare della mascolinità; quello che coniuga identità politiche e dimensione socio-culturale più ampia, tentando una lettura di queste ultime non ristretta all'ambito angusto dell'ideologia ma collegandole allo specifico contesto storico-antropologico di riferimento.

Al primo approccio appartengono ricerche incentrate sul rapporto fra mascolinità e antimodernismo nell'Italia fascista, fra evoluzione delle relazioni di genere e “miracolo economico”, fra identità maschile e trasformazioni delle più vaste identità sociali fra anni settanta e novanta del Novecento. Ho inoltre tentato una sintesi di storia della mascolinità a partire dal secondo Ottocento fino agli anni settanta del secolo successivo, oltre a soffermarmi sulla rappresentazione del maschile nel cinema del secondo dopoguerra. Un'ulteriore ricerca mi ha portato a leggere il dibattito che accompagnò l'approvazione della legge Merlin (1948-1958) in una prospettiva di genere.

Ho infine avanzato varie riflessioni di natura interpretativa sullo studio della mascolinità, che hanno trovato spazio in alcune brevi pubblicazioni nelle quali sono anche stati passati in rassegna contributi sul tema di varia natura disciplinare (studi culturali, antropologici, sociologici, psicologici).

In merito al secondo approccio, oltre a un approfondimento sul tema delle scuole del Pci nel dopoguerra, mi sono orientato verso analisi della cultura del movimento operaio negli anni cinquanta e sessanta, sulle identità operaie e il loro orientamento al conflitto sociale nell'Italia degli anni cinquanta, sul rapporto fra sviluppo della cultura di massa e crisi della pedagogia comunista negli anni del “boom”, sulla memoria del movimento del Settantasette bolognese e sui suoi possibili percorsi di analisi storiografica.

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