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Pietro Cingolani

Ricercatore a tempo determinato tipo a) (junior)

Dipartimento di Storia Culture Civiltà

Settore scientifico disciplinare: M-DEA/01 DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE

Temi di ricerca

Parole chiave: Migrazioni Transnazionalismo Regimi di mobilità Antropologia urbana Filiere agroalimentari Post-socialist studies Romania Rom Diritto alla casa Salute Scuola Contesti educativi Cinema documentario Fotografia

Mi occupo delle studio dei fenomeni migratori in un'ottica globale e comparativa, con attenzione ai processi di cambiamento e ibridazione culturale e alla dimensione intergenerazionale.

La mia ricerca predilige un'approccio transnazionale e multisituato, con attenzione alle interconnessioni materiali e simboliche tra i diversi siti in cui si articola il processo migratorio.

Tema centrale è l'analisi dei regimi di mobilità, intesi come relazioni di potere che si strutturano in specifici contesti locali e nazionali,  e la relazione tra forme di governamentalità e disuguaglianze sociali.

Mi occupo di antropologia nelle città e delle città, focalizzandomi sull'analisi delle forme di governance urbana, dei processi di segregazione terrritoriale e delle relazioni intergruppo nei quartieri ad alta diversità socio-culturale.

Dallo studio dei contesti urbani sono negli ultimi anni passato allo studio delle forme di inclusione e segregazione nelle aree interne e  nelle zone rurali, con attenzione alle filiere agroalimentari e al lavoro migrante in agricoltura.

Ho uno spiccato interesse e competenze nell'ambito dei post-socialist studies, con ventennale esperienza di ricerca sul campo in Romania.

Mi sono occupato dello studio delle popolazioni Rom, con attenzione alle forme di stigmatizzazione e di mobilità territoriale e con un focus specifico sui temi del diritto alla casa e alla salute, in diversi contesti italiani ed europei.

Mi occupo di antropologia dei contesti scolastici ed educativi, con attenzione ai diversi ambiti formali ed informali di trasmissione dei saperi e delle competenze. Mi interessano le forme di co-educazione e di collaborazione tra pari, e i processi formativi inclusivi lungo tutto l’arco della vita, con un’attenzione particolare nei confronti dei bambini e degli adolescenti migranti.

Cinema documentario e fotografia sono al centro del mio lavoro, sia come mezzi di ricerca sul campo, sia come strumenti privilegiati per la disseminazione scientifica,  sia come forme di animazione comunitaria e di public engagement.