SINTESI: 1-Studio del Fars (Iran meridionale) tra l'inizio dell'impero
achemenide (VI sec. a.C.) e la fine dell'impero sasanide (VII sec.
d.C.), con approccio essenzialmente archeologico, pur prendendo in
esame tutte le fonti disponibili. Dal 2005 la ricerca si è estesa
all'attività di scavo nel Fars, grazie ad un accordo con lo Iranian
Centre for Archaeological Research, ed un nuovo scavo nel
prestigioso sito di Persepoli è iniziato nel settembre 2008. Nel 2019 ha preso avvio un nuovo progetto dedicato al Fars meridionale, tra Firuzabad e il Golfo Persico, nel periodo proto-sasanide. 2-Con
rigoroso approccio archeologico si affronta il tema
dell'architettura dello zoroastrismo tra III e VII sec. d.C.
3-Studio di sigilli e cretule dell'Asia media dal punto di vista
iconografico, tecnico-stilistico e funzionale. 4-Studio in vista
della pubblicazione dello scavo dell'antico abitato di Barikot
(Swat, Pakistan), diretto dal proponente sino al 2000.
5-Elaborazione informatica della ceramica dallo scavo di Barikot.
1-Archeologia del Fars (Iran meridionale) tra il VI sec. a.C. e
il
VII sec. d.C. - la ricerca è volta alla conoscenza di un
periodo
ancora oscuro della storia dell'Iran antico, quello compreso tra la
fondazione dell'impero achemenide (IV sec. a.c.) e
la fine dell'impero sasanide (VII sec. d.C.). avviata nel 2002 con
il
titolo di At the roots of the Sasanians: Fars in the
post-achaemenid period, la ricerca ha comportato il riesame
critico di tutte le fonti archeologiche, epigrafiche e
letterarie disponibile sull'argomento, con un particolare impegno
sul poco noto periodo post-achemenide. Dal 2005 la ricerca si
è
estesa alle attività sul campo grazie all'invito da parte
dello
iranian centre for archaeological research (ICAR) a prendere
parte
al programma di scavi di salvataggio in un'area destinata ad
essere
sommersa dall'invaso della nascente diga di Sivand, non lontano
da
Pasargade nel Fars. una missione italo-iraniana del nostro ateneo
e
dell'ICAR, diretta per la parte italiana dal proponente, ha
così
effettuato tra il 2005 e il 2006 tre campagne di scavo nei due
siti
prescelti, portando alla luce due insediamenti rurali vissuti
tra
l'età achemenide e quella post-achemenide, i primi siti di
tale
natura ad essere stati scavati per il periodo in questione.
grazie
ad un nuovo accordo con l'ICAR, nell'ottobre 2006 ha preso avvio
un
nuovo programma di scavi sul tell centrale di Pasargade, luogo
di
particolarmente rilevanza nella considerazione degli iraniani
in
quanto legato alle memorie di Ciro il grande e dei suoi
successori,
ma anche luogo in cui il passaggio tra l'età achemenide e
quella
ellenistica sembra potersi documentare con maggiore
attendibilità.
le due campagne di scavo condotte qui nel 2006 e 2007 hanno
restituito una sequnza ceramica di riferimento per il Fars
centrale
tra il V e il I sec. a.C., che per l'ancoramento ad una
cronologia
assoluta si è avvalsa della serie di cinque datazioni al C14
su
campioni di carbone. data l'importanza scientifica del progetto,
ma
anche il suo notevole prestigio internazionale, questa ricerca
ha
visto negli ultimi due anni la massima concentrazione di energie
e
di risorse umane e finanziarie, ed ha goduto del sostegno
dell'ateneo e del ministero degli affari esteri, nonché della
collaborazione con l'istituto italiano per l'africa e l'oriente.
Nel 2008 ha infine preso l'avvio il programma multidisciplinare di
ricerche incentrato sul grande sito di Persepoli, "From Palace to
Town": il progetto si articola in una sezione relativa
all'aggiornamento metodologico degli interventi diagnostici e
conservativi sulla Terrazza achemenide, in una sezione di
documentazione incentrata sulla creazione di un sistema GIS, e in
una sezione archeologica mirante al'individuazione della città di
tutti i giorni che le fonti indicano esistente nella piana di
Marvdasht. Sono state condotte dieci campagne di scavo nel 2008,
2009, 2011-2018 (Porta monumentale di Tol-e Ajori nell'area di Bagh-e Firuzi) e quattro campagne riguardanti la conservazione,
tra il 2008 ed il 2011. Nel 2019 ha preso avvio un nuovo progetto dedicato al Fars meridionale, tra Firuzabad e il Golfo Persico, nel periodo proto-sasanide.
2-Architettura religiosa dell'iran nel periodo sasanide. Il
tema
dell'architettura dello zoroastrismo tra III e VII sec. d.C.
si
presenta ancora oggi disseminato di zone oscure e false
certezze.
e' pertanto della massima importanza riesaminare con un
rigoroso
approccio archeologico tutte le testimonianze disponibili, al
fine
di giungere ad una comprensione più profonda dell'argomento.
la
ricerca ha già condotto ad alcune pubblicazioni di forte
taglio
innovativo, sia su problematiche funzionali sia su aspetti
iconografici.
3-Glittica dell'Iran e dell'Asia centrale nel
periodo pre-islamico. Il tema, affrontato per la prima volta da Callieri nel corso della sua dissertazione dottorale sui
sigilli e le cretule
del nord-ovest dell'India e dell'Afghanistan, che ha portato
alla
prima monografia esistente sull'argomento, ha continuato a
rappresentare per il proponente una delle sue più importanti
linee
di ricerca, aiutata dalla singolare competenza acquisita in
ambito
internazionale che lo ha portato ad essere coinvolto in convegni
e
pubblicazioni specialistiche.
4-Archeologia urbana nell'India nord-occidentale in epoca ellenistica. La passata attività
nell'ambito della Missione archeologica italiana dell'IsIAO
in
Pakistan, da lui a lungo diretta, fa sì che Callieri si
occupi
ancora di questo importante argomento, soprattutto nella fase
della
elaborazione e pubblicazione dei rapporti degli scavi da lui
diretti a Barikot (Swat, Pakistan) sino al 2000.
5-Ceramica dell'india nord-occidentale (IV sec. a.C. - XI sec. d.C.).
La
ceramica proveniente dagli scavi di Barikot è stata in
passato
studiata integralmente dal proponente, che non ha tuttavia
ancora
pubblicato i risultati in attesa del completamento dei rapporti
di
scavo suoi e dei suoi collaboratori. l'elaborazione informatica
dei
circa 100.000 frammenti ceramici studiati ha posto e pone
ancora
notevoli problemi metodologici, affrontati con l'ausilio dei
più
aggiornati programmi nonché di collaboratori specializzati
nelle
applicazioni informatiche all'archeologia.