Nicola Santopuoli, architetto e professore associato nel settore ICAR/19 Restauro, afferisce dal 1˚ settembre 2021 al Dipartimento di “Storia Culture Civiltà” dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna dove insegna in particolare nella Scuola di Specializzazione in “Beni Archeologici” e nel Corso di Laurea magistrale in “Archeologia e Culture del Mondo Antico”. È membro del Consiglio della Scuola di Dottorato in "Architettura e Costruzione" della Sapienza Università di Roma.
Fino al 31 agosto 2021 è stato in servizio presso la Facoltà di Architettura ed il Dipartimento di “Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura” della Sapienza Università di Roma, dove ha ricoperto il ruolo di presidente del Corso di Laurea Magistrale in “Architettura (Restauro) - Architecture (Conservation)” (Classe: LM-4) ed è stato delegato del Preside per l'Orientamento ed il Tutorato della Facoltà di Architettura, membro della giunta della Giunta della Facoltà di Architettura di tale Università. L'attività di ricerca, didattica e professionale nel settore del restauro è rivolta prevalentemente all’approfondimento degli aspetti scientifici e teorici del restauro, allo studio storico-tecnico del costruito; al rilievo, alla documentazione, agli approfondimenti diagnostici, ai criteri e alle modalità esecutive negli interventi di restauro. L'impegno di ricerca, caratterizzato anche dalla partecipazione a numerosi convegni e seminari, è stato incentrato, in sintesi, sui seguenti settori: i) lo studio, la protezione ed il restauro del patrimonio architettonico ed archeologico; lo studio e la tutela del paesaggio; ii) il rilievo, la documentazione fotografica e la diagnostica applicata ai manufatti architettonici, archeologici ed artistici. Dal 1990 al 2000 ha svolto la professione di fotografo realizzando campagne di catalogazione (schede A e OA) e servizi fotografici per editori (Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Mondadori, ecc.) ed agenzie fotogiornalistiche. Nel 1998 ha fatto parte della commissione per la definizione delle Metodologie e delle tecniche di ripresa per la documentazione fotografica delle schede di catalogo (ICCD del Ministero per i Beni e le Attività Culturali). iii) l'innovazione e il trasferimento tecnologico da settori di sviluppo e di ricerca tipici dell'ambito industriale al campo del patrimonio culturale.
In collaborazione con colleghi esperti nel campo della fisica e dell'ingegneria meccanica ed aerospaziale e con diverse aziende ha sviluppato, tra l'altro:
a) applicazione di indagini multispettrali e colorimetriche per il monitoraggio e il controllo dei processi di pulitura e degli interventi di restauro sulle superfici architettoniche (pitture murali, mosaici, paramenti lapidei e coloriture);
b) progettazione e realizzazione di sistemi 'intelligenti' mediante leghe a memoria di forma per la protezione e il restauro di pitture murali, mosaici e sculture; applicazione di tecnologie di prototipazione rapida da modelli digitali, per realizzare copie in gesso o in materiale sintetico di opere scultoree e per la simulazione degli interventi di restauro;
c) valutazione e gestione del rischio nei beni culturali, in particolare riferimento all'analisi dei rischi relativi agli effetti dell'ambiente microclimatico. La linea di ricerca sviluppata con colleghi di altre università ha coinvolto istituzioni pubbliche e private ed interessa specifici casi di studio:
in particolare
la biblioteca Classense di Ravenna, la Biblioteca e gli Archivi ICCROM di Roma e le stanze di San luigi Gonzaga del Collegio Romano di Roma; d) la valutazione energetica del patrimonio edilizio esistente, studi sperimentali sull'utilizzo combinato di termografia e scansione laser 3D e la Computational Fluid Dynamics (CFD).