Miranda Occhionero è professoressa associata di Psicologia Generale presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna.
Formazione
Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Bologna.
Specializzazione in Neurologia, Università di Modena.
Dottorato di Ricerca in Psicologia Sperimentale, Dipartimento di Psicologia, Università di Bologna.
Durante il dottorato ha trascorso un periodo di ricerca presso il Dipartimento di Psicologia e il Rotman Institute dell'Università di Toronto.
Nell'ambito delle attività di ricerca è responsabile del laboratorio di Psicofisiologia del sonno e del sogno presso il Dipartimento di Psicologia. I suoi principali temi di ricerca sono la memoria autobiografica e prospettica e la Psicofisiologia del sogno e del sonno.
Attività didattica
Fino al 2023-'24 ha insegnato Psicologia Generale al Corso di Studio Educatore nei Servizi per l'Infanzia.
Attualmente insegna:
Psicologia Generale I nel Corso di Studio Triennale Scienze e Tecniche Psicologiche del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna, sede di Cesena.
Processi Cognitivi Disfunzionali (Laurea Magistrale) del Corso di Progettazione e gestione dell'Intervento educativo nel disagio sociale, Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli Bologna, sede di Rimini
Psicologia Generale (Laurea Magistrale) nei Corsi di Laurea Filologia, letteratura e tradizione classica e Italianistica, culture letterarie europee, scienze linguistiche
Attività Scientifica e di Ricerca
Processi cognitivi con particolare riferimento all'attività
mentale presente in differenti condizioni di vigilanza. In questo ambito sono state condotte ricerche presso il
Laboratorio di Psicofisiologia del Sonno e del Sogno del
Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna finalizzate alla rilevazione
della correlazione tra attività mentale e fasi diverse del sonno.
In particolare sono stati condotti:
-studi correlazionali tra attività di sonno e attività
mentale;
-confronti tra attività mentale REM e NREM in relazione alla
diversa attivazione corticale;
-confronti tra attività mentale nelle fasi di transizione tra
stati diversi di coscienza, veglia/sonno e sonno/veglia;
-effetti del sonno sui processi di memoria.
-studio delle differenze nell'allucinazione del Self nella scena
onirica attraverso il confronto tra le due condizioni di sonno
massimamente differenti dal punto di vista fisiologico ovvero Sonno
Delta e Sonno REM;
-studio sugli “errori” nella generazione del sogno. Analisi
delle bizzarrie oniriche per la comprensione dei processi di
elaborazione dell'informazione in condizioni di attenuazione del
controllo cosciente dell'attività mentale;
-effetti della deprivazione di sonno sui processi di stima
temporale;
-studio del fenomeno della “sleep inertia” e della
modificazione delle prestazioni cognitive in questa particolare
condizione psicofisiologica;
-studio delle analogie tra allucinazione onirica di sé e
fenomeni di allucinazione autoscopica osservabili in differenti
condizioni patologiche.
All'interno di questi ambiti di ricerca è stata posta
particolare attenzione allo studio delle fonti di memoria che
vengono implicate nella generazione dell'attività mentale non
intenzionale nei differenti stadi di sonno.
Psicologia della memoria. La psicologia della memoria è stata oggetto di studio
privilegiato all'interno della ricerca sperimentale mentali
sui
processi durante il sonno, per la spiegazione delle differenze
nella qualità fenomenica dell'attività onirica in diversi momenti e
stadi del sonno.
Un altro ambito di ricerca sulla memoria ha riguardato il
ricordo di eventi e le strategie di recupero dalla memoria
episodica. I risultati ottenuti hanno consentito di valutare la
integrazione funzionale tra sistemi di memoria differenti (in
specifico sistema episodico e sistema semantico) e le differenze
nel consolidamento dell'apprendimento delle conoscenze in funzione
della loro area semantica di appartenenza.
Durante il dottorato di ricerca presso l'Università di Toronto è stato
approfondito la studio della psicologia della memoria attraverso la
partecipazione ai seminari tenuti presso il Department of
Psychology e presso il Rotman Institute. Con la supervisione del
prof. F.I.M. Craik è stato condotto un esperimento pilota
sull'organizzazione del ricordo di eventi autobiografici.
Successivamente, all'interno di una prospettiva metodologica
cosiddetta di everyday memory, sono stati condotti tre
studi, oggetto della tesi di dottorato, riguardanti le
caratteristiche del ricordo autobiografico con particolare
riferimento alle strategie di recupero in memoria autobiografica
(knowing vs. remembering).
Ulteriori sviluppi di queste ricerche hanno preso in esame la
memoria autobiografica nel life-span. Un primo studio,
condotto su un campione di soggetti adulti, ha esaminato la
costruzione della narrativa della propria vita a partire dai primi
ricordi dell'età infantile fino al ricordo di avvenimenti recenti.
Un secondo studio ha analizzato le caratteristiche del ricordo
autobiografico relativo al periodo dell'amnesia infantile mettendo
a confronto un campione di bambini normali vs. un campione di
bambini con tratti di bullismo.
Uno studio in corso in collaborazione con la prof.ssa Reese
(Otago University, New Zeland) ha indagato il rapporto tra
datazione del primo ricordo episodico infantile e influenze
culturali, attraverso l'analisi comparativa di campioni di
differenti nazionalità e culture.
Altre ricerche hanno riguardato la memoria
prospettica, in particolare su compiti di memoria prospettica
il cui ricordo è basato su un'accurata stima del tempo. Tali
ricerche hanno indagato gli effetti di interferenza tra compiti
prospettici che condividono in parte l'intervallo di ritenzione
dell'azione da compiere, impegnando il soggetto in un doppio
compito di stima temporale. In questo ambito è
stato condotto uno studio sulle variazioni della performance
prospettica in funzione della qualità dell'attività intercorrente
nell'intervallo di tempo tra formazione dell'intenzione ed
esecuzione dell'azione prospettica.
DAl 2001 è "invited discussant" per la rivista Behavioral and Brain Sciences. Collabora in qualità di referee con riviste nazionali ed internazionali.
Attività istituzionali
Nel corso degli anni ha fatto parte della Giunta del Dipartimento di Psicologia, della Commissione Riconoscimenti e Trasferimenti, della Commissione Didattica.