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Maurizio Toselli

Professore associato confermato

Dipartimento di Chimica Industriale "Toso Montanari"

Settore scientifico disciplinare: CHIM/07 FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE

Temi di ricerca

Parole chiave: Sintesi e caratterizzazione di polimeri Riciclo dei materiali polimerici Relazioni proprietà-struttura Polimeri a memoria di forma Ricoprimenti ibridi organici-inorganici

La sua attività di ricerca ha come oggetto i materiali polimerici ed in particolare: la sintesi e caratterizzazione di copoliesteri a blocchi contenenti blocchi fluorurati, il riciclo dei materiali polimerici, lo studio del comportamento di miscele polimeriche e la loro miscelazione reattiva e la caratterizzazione delle proprietà di superficie dei materiali polimerici. Buona parte della sua recente attività scientifica è orientata alla preparazione e caratterizzazione di nuovi ricoprimenti ibridi organici-inorganici nanostrutturati utilizzabili nella modifica e protezione di substrati polimerici.



La prima linea di ricerca si inquadra nello sviluppo di nuovi materiali ibrido organici-inorganici a struttura nanocomposita potenzialmente utilizzabili come coating nella modifica e protezione di substrati polimerici. In particolare questi innovativi coating vengono preparati tramite tecnologia sol-gel a partire da un alcossido metallico, mediante reazioni di idrolisi e policondensazione catalizzate in ambiente acido o basico. Questa tecnologia risulta inoltre di estremo interessante in quanto si caratterizza da un possibile passaggio di scala a livello industriale relativamente semplice e non eccessivamente costoso. Potenzialmente, varie proprietà possono essere conferite l substrato ricoperto, tra le quali: maggiore resistenza ai solventi e al resistenza al graffio, diminuzione dell'attrito, proprietà di barriera ai gas e alla radiazione ultravioletta, proprietà antifiamma. Attualmente la ricerca è indirizzata verso lo studio di ricoprimenti in grado di conferire proprietà barriera e di maggiore resistenza al graffio e ai solventi su film polimerici adatti all'imballaggio. Seconda linea di ricerca: Materiali plastici con caratteristiche antibatteriche sono stati preparati utilizzando coating ibridi organici-inorganici (O/I) contenenti un comune sale di argento o sali di ammonio quaternari. Questi materiali hanno evidenziato un considerevole effetto antibatterico sia rispetto a batteri Gram-positivi (Staphylococcus aureus) sia rispetto a batteri Gram-negativi (Escherichia coli). In particolare, l'applicazione di un sottile coating O/I contenente il 5% di un sale di argento su film polimerici provoca un abbassamento della concentrazione batterica in colture batteriche a contatto con i film anche di 5-6 ordini di grandezza dopo poche ore. L'attività antibatterica di questi materiali è legata alla diffusione degli ioni argento che si trovano dispersi e intrappolati nel coating O/I che viene preparato mediante metodo sol-gel a partire da una soluzione contenente un alcossido di silicio (precursore fase inorganica, SiO2) e da un polimero organico alcossifunzionalizzato necessario anche al fine di una buona adesione del coating con il substrato polimerico. Sono in corso misure allo scopo di misurare la velocità di rilascio dello ione argento in funzione della composizione e morfologia del coating. Terza linea di ricerca: E' ben noto l'estremo interesse verso polimeri fluorurati principalmente motivato delle loro peculiari proprieta' di superficie. Il loro costo e la loro immiscibilita' verso i comuni polimeri rende pero' questi materiali non facilmente utilizzabili come additivi per la modifica della superficie in polimeri di largo utilizzo. La preparazione e l'utilizzo di copolimeri a blocchi contenenti blocchi perfluoropolieterei risulta di grande interesse come additivi modificanti delle proprietà di superficie in polimeri a larga diffusione, in quanto la presenza dei blocchi idrogenati garantisce la miscibilità mentre il segmento fluorurato porta alla formazione di una superficie prevalentemente fluorurata la cui composizione dipende non solo dalla quantità di copolimero ma anche dalla sua struttura. Ricerche sono in corso per meglio comprendere la relazione tra composizione superficiale e struttura copolimerica valutando le proprietà che possono essere in questo modo modificate per semplice additivazione.

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