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Matteo Agnoletto

Professore associato

Dipartimento di Architettura

Settore scientifico disciplinare: ICAR/14 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA

Temi di ricerca

Parole chiave: discplina composizione carattere rurale campagna forma paradigma

PROGETTO EMILIA

"Quando il mondo classico sarà esaurito, quando saranno morti tutti i contadini e tutti gli artigiani, quando l'industria avrà reso inarrestabile il ciclo della produzione, allora la nostra storia sarà finita..."
Pier Paolo Pasolini

Dal dopoguerra e senza esitazioni ancora oggi, la pianura emiliana è lacerata da un processo di urbanizzazione diffusa, mediante interventi edilizi, nuove infrastrutture, opere incongrue, reti impiantistiche, che se da un lato garantiscono servizi e velocità di spostamento, dall'altro sono causa di un inesorabile degrado del paesaggio rurale. Le politiche di pianificazione e i progetti di intervento sono prevalentemente caratterizzati da una incapacità di rileggere e recuperare il prezioso patrimonio architettonico esistente, relazionato al disegno dei campi, alla rete idrografica, alle arginature dei fiumi in un connubio tra architettura e natura di valore inestimabile. Le abitazioni contadine e le opere minori annesse sono fattori ambientali e architettonici unici, a rischio continuo di sparizione. Il recente sisma del 2012 ha ulteriormente colpito la fragilità di questi luoghi, obbligando ad una maggiore conoscenza dell’importanza storica del sistema della campagna, che costituisce la scena fissa in cui l’architettura, insieme agli antichi tracciati centuriali e alla fitta rete fluviale, ne definisce una dimensione unica e speciale.

Progetto Emilia vuole aprire un dibattito sulla condizione del paesaggio di pianura ancora leggibile come sistema di fatti, in cui l’architettura si fissa con i suoi caratteri permanenti a testimonianza di un patrimonio storico tramandato per secoli e mantenuto come elemento peculiare della campagna. L’attuale condizione di ciò che resta è intesa come una realtà territoriale ancora leggibile e riconoscibile, dotata di proprie peculiarità e caratteristiche autentiche e diverse rispetto alla dimensione urbana. I manufatti architettonici presi in esame ed i sistemi paesaggistici considerati costituiscono l’opportunità di valorizzare la dimensione territoriale di questo contesto di pianura. Nel primo caso si fa riferimento ad architetture minori, spesso anonime, legate alla casa rurale e quindi al tema dell’abitare la campagna. Emblematiche per la loro diffusa presenza nella campagna emiliana gli oratori gentilizi, le torri colombaie, le stalle-fienili, le ville padronali, analizzate sotto il profilo compositivo per comprendere l’importanza e la necessità di un adeguato intervento.

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