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Margherita Bergamo

Dottoranda

Dipartimento delle Arti

Settore scientifico disciplinare: L-ART/05 DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO

Temi di ricerca

Parole chiave: danza contemporanea, arte digitale, realtà virtuale, narrazione corporea, incarnazione

Progetto di tesi di ricerca-creazione La narrazione attraverso il corpo. Esperienza e ricezione cinestesica nella narrazione corporea tra danza contemporanea e arte digitale immersiva / La narration par le corps. Expérience et réception kinesthésique dans la narration corporelle entre danse contemporaine et art numérique immersif. Iscritta in co-tutela con l’Università Paris 8, Ecole doctorale esthétique, sciences et technologies des Arts, Unità di ricerca Scènes du monde. Tutor all'Università di Bologna, Prof. Elena Cervellati. Relatrice a Paris 8, Prof. Katia Légeret. Correlatrice a Paris 8, Prof. Erica Magris.

 

Oggetto di ricerca e corpus

 Il progetto di tesi si concentra sullo sviluppo di un prototipo dell'opera artistica "Eve 3.0", che combina danza contemporanea e realtà virtuale nel contesto di una performance partecipativa. L'opera artistica è un caso di studio per sperimentare e definire una forma narrativa in cui lo spettatore-partecipante (Freshwater, 2009. Burzyńska, 2016. Fischer Lichte, 2018. Pustianaz, 2022) diventa parte dello sviluppo narrativo attraverso il movimento del proprio corpo nella realtà virtuale, fino a diventare un attore dell'opera (Fuchs P., 2018). Considerando la danza come un'attività non verbale, comunicativa ed empatica (Berthoz, 1997. Berthoz e Jorland, 2004. Bond, 2008. Charliac, 2013, 2014. Martin-Juchat, 2020), la ricerca si propone di osservare i modi in cui la pratica della danza viene trasmessa attraverso l'uso di tecnologie immersive sul palcoscenico (Broadhurst e Machon, 2006. Dixon, 2007. Benford e Giannachi, 2011), in un approccio di mediazione artistica (Légeret, 2019), dove l'esperienza artistica partecipativa è un mezzo per suggerire nuovi pensieri e pratiche (Dewey, 1939. Tàpies, 1971. Popper, 1980. Formis, 2010. Jenkins et al, 2015). Nello specifico, attraverso una ricerca sul campo inscritta in una visione fenomenologica (Merleau-Ponty, 1945. Di Paolo e De Jaegher, 2012. Fuchs T., 2018), prevediamo l'impostazione del caso di studio con il pubblico, che è invitato a un'esperienza cinestesica e immersiva all'interno di una ricezione narrativa (Murray, 1997. Hagebölling, 2004, Mazzei e Jackson, 2012), seguendo modalità di ricerca-creazione che portano a questo tipo di studio (Edmonds e Candy, 2011). Una volta stabiliti questi presupposti, lo studio si propone di descrivere la pratica creativa di un formato narrativo cinestesico e la ricezione di questo formato, al fine di sviluppare un'analisi basata sugli scambi con il pubblico (Paillé e Mucchielli, 2012. Andrews at al., 2013. Breton, 2022. Manzano, 2022) e l'osservazione partecipante (Soulé, 2007). Si tratta quindi di uno studio sul campo che mette a confronto gli obiettivi con i risultati ottenuti per trarre conclusioni sugli effetti della narrazione attraverso il corpo.

 

Tema

La questione determinante di questo progetto è la definizione di un formato narrativo cinestesico, che si svolge in un contesto di esperienza condivisa come nel caso di una performance di danza contemporanea, e con l'applicazione di tecnologie digitali immersive. La distribuzione di un prodotto artistico che può essere studiato, genera osservazioni sull'uso dell'arte digitale immersiva e della danza contemporanea in un contesto di ricerca, aprendo riflessioni sugli stimoli che permettono l'empatia (Ribeiro e Fonseca, 2011. Behrends et al, 2012). Il progetto intende inoltre proporre un uso sostenibile delle nuove tecnologie, richiamare l'attenzione sull'intelligenza del corpo e sull'importanza della sua educazione, sfruttando il ruolo mediatore dell'arte e in particolare della danza contemporanea (Homann, 2010. McGarry e Russo, 2011).