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Marco Mancuso

Professore a contratto

Dipartimento di Architettura

Temi di ricerca

Sono critico e curatore, professore presso accademie d'arte e università di design e ricercatore indipendente. Con un background scientifico in Chimica Organica all’Università Statale di Milano, un dottorato in Scienze del Design/Culture Digitali all'Università Iuav di Venezia, mi occupo di New Media Art dal 2005 come fondatore e direttore della testata editoriale e della piattaforma curatoriale Digicult.

Da circa vent'anni studio quindi il rapporto tra arte, tecnologie e ricerca scientifica, analizzando come i cambiamenti portati dall'innovazione in questi campi abbia impatto crescente sulla società e sulle forme di espressione artistica e i suoi linguaggi, nel dialogo interdisciplinare con i campi del design, dell'architettura, del suono e della performance.

Mi interesso di come il melieu estetico, progettuale, produttivo e culturale al confine tra questi ambiti si nutre delle sperimentazioni e dei linguaggi delle controculture DIY, delle attività e delle ricerche dei media lab internazionali, delle pratiche di condivisione dei citizen lab, dei momenti di incontro e condivisione dei principali festival, delle prassi espositive galleristiche e istituzionali. 

Studio e analizzo, a cavallo tra critica e filosofia, il rapporto sempre più stretto e profondo tra la tecnoscienza e il corpo umano e come l'arte e il design contemporaneo ne stiano intercettando le istanze più radicali in termini identitari, culturali, sociali e politici per la progettazione e ideazione di nuove modalità postumane ed entangled di rapporto tra corpo e contesto circostante, sia esso ambientale, tecnologico o relazionale.

Faccio ricerca su come il mercato dell’arte contemporanea sta cambiando in relazione al rapporto alla ricerca tecnologica e scientifica e all'ecosistema di produzione tra arte e design che prende spunto dalle esperienze delle industrie culturali e creative, linfa dai percorsi dei media lab internazionali, ma è dotato al contempo di una serie di peculiarità che mi hanno portato alla definizione del termine Art Industries (2018).

 

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