I principali filoni di ricerca affrontati dal docente sono i
seguenti:
a) profili metodologici, con particolare attenzione alla
relazione con le altre scienze;
b) influenza sui formanti dinamici (legislazione e
giurisprudenza) del formante culturale e, in generale, della
comparazione giuridica;
c) circolazione, a vari livelli, dei modelli giuridici e
istituzionali.
In particolare, il docente si occupa di: giustizia
costituzionale; diritti e libertà; decentramento e organizzazione
dello Stato.
CORTI, DOTTRINA E SOCIETÀ INCLUSIVA:
L'IMPATTO DEI FORMANTI DOTTRINALI SULLE CORTI DI
VERTICE (Unita' locale di Prin
2012)
A duecento anni dalla liberazione, l'America
latina pare avere imboccato un cammino in controtendenza e di se
pur parziale resistenza ai fenomeni di globalizzazione. Assurta per
secoli a emblema di omogeneizzazione economica e culturale da parte
dell'Europa e degli Stati Uniti, sperimenta da tempo soluzioni
originali, da una parte riscoprendo e tutelando le antiche radici,
dall'altra proponendo assetti giuridici non sempre succubi degli
stilemi liberal-democratici, alimentati da dottrine conformiste e
poco attente alle diversità
Anche per ciò rappresenta in
modo emblematico un modello che consente agli studiosi del diritto
pubblico comparato di verificare i presupposti teorici della
materia, offrendo lo spunto per una serie di considerazioni
relative allo sviluppo del costituzionalismo in quel continente, in
relazione a distinti ordini di problemi.
Essi riguardano l'importazione di modelli
nelle sue varie declinazioni (recezione, imposizione, ecc.), gli
apporti originali e il processo di esportazione dei medesimi, oltre
alla rilevanza e in qualche caso la reviviscenza del diritto
indigeno, e le soluzioni per la sua “compatibilizzazione” col
costituzionalismo occidentale.
Come la Spagna in Europa, l'America latina
costituisce un mélange
di recezioni di istituti ricalcati da altri ordinamenti, specie la
Spagna della Costituzione di Cadice e gli Stati Uniti d'America
(recezioni spesso non del tutto riuscite), e di soluzioni
originali. Dall'Europa giungono influssi e modelli strategici sopra
tutto (anche se non solo, ovviamente) nella sfera del diritto
privato, con l'adozione del modello codicistico, mutuato dall'imprinting napoleonico
attraverso l'opera dei vari Vélez Sársfield, Teixeira de Freitas,
Andrés Bello, ecc. Dagli Stati Uniti vengono ricalcati tre robusti
pilastri del costituzionalismo contemporaneo: il presidenzialismo;
l'assetto federale; la giustizia costituzionale.
L'originalità del costituzionalismo
latino-americano – tale che dovrebbe indurre i giuristi europei e
statunitensi a riflettere sull'assoluta primazia dei propri modelli
di riferimento – si traduce a sua volta in proposte di grande
rilievo per la storia istituzionale non solo del continente, ma
anche del resto del mondo: si pensi ai diritti sociali,
costituzionalizzati per la prima volta dalla Costituzione messicana
del 1917, all'amparo, all'habeas data. Nonché, a livello
dottrinale, alla stessa configurazione di una scienza del Diritto
processuale costituzionale, alimentata in Messico dagli studi di un
grande Maestro quale Héctor Fix-Zamudio e, più recentemente, da
studiosi delle nuove generazioni come E. Ferrer Mac-Gregor; in Perù
– che per primo s'è munito di un apposito codice – soprattutto da
Domingo García Belaunde; in Argentina da N. Sagües, R. Haro, R.
Vanossi, V. Bazán, ecc., e in generale nel sub-continente americano
da innumerevoli altri studiosi.
Proprio ciò attesta le strette relazioni
tra dottrina e formanti dinamici: legislazione e
giurisprudenza.
In adesione ai presupposti generali
indicati nell'illustrazione generale del gruppo di ricerca, l'Unità
di Bologna, integrata da un folto gruppo di ricercatori stranieri,
studierà le influenze della dottrina dei paesi colonizzatori nel
Continente americano, focalizzando l'attenzione su alcuni
ordinamenti emblematici. Analizzato come e in che misura i
Tribunali costituzionali di Spagna e Portogallo alimentano
dottrinariamente le proprie decisioni, saranno presi in
considerazione tre grandi Paesi federali (Messico, Argentina,
Brasile: i primi due ispanofoni, il terzo lusitofono, ai quali si
aggiunge il Venezuela), e alcuni ordinamenti accentrati,
selezionati anche in ragione di diversi assetti istituzionali:
Cile, Perù, Colombia, Bolivia. Nella selezione s'è tenuto conto del
rilievo che riveste in alcuni di essi il diritto indigeno (con i
problemi di interculturalismo che esso pone, e quindi dell'utilizzo
di scienze non giuridiche per risolvere i conflitti). Alcuni di
tali paesi si sono forniti nell'ultima decade di un vero Tribunale
costituzionale, in altri operano Corti supreme. In tutti, una
ricerca preliminare già effettuata attesta un uso largo di
citazioni dottrinali nelle sentenze costituzionali, e già sono
affiorati dati interessanti relativi alle influenze culturali
prevalenti nei vari settori di intervento. Verrà analizzata altresì
la giurisprudenza della Corte interamericana sui Diritti umani,
quale tribunale “di sintesi” delle provenienze culturali
dell'intera area interessata.
Dal punto di vista operativo, l'Unità ha
costituito gruppi di ricerca presso ciascun Paese del quale esamina
la giurisprudenza costituzionale e presso la Corte interamericana,
gruppi diretti dai componenti stranieri della stessa. Essi sono
chiamati a illustrare da una prospettiva storica le influenze
giuridico-culturali del Paese, e da un'ottica socio-giuridica
l'assetto di Corti e Tribunali (composizione, nomina, provenienza,
formazione dei magistrati, stile delle sentenze, ecc.). Di seguito,
la giurisprudenza degli ultimi 10 anni sarà analizzata sotto i
seguenti profili: quantitativo (quante sono le citazioni, rispetto
alle sentenze analizzate); di origine (citazioni “nazionali” e
“straniere”, anche per valutare la circolazione delle idee, con
individuazione dei paesi, scuole, università di provenienza);
culturale/tecnico (citazioni di classici e di contemporanei, sulle
radici filosofiche o sui punti tecnico-giuridici); materiale (a
seconda che si tratti di questioni processuali, diritti e libertà,
diritto civile, diritto penale, diritto internazionale,
ecc.).
Alle conclusioni tratte dagli studiosi di ciascun
Tribunale o Corte analizzato, seguiranno, in ordine ai distinti
profili, le
conclusioni generali da parte dei componenti italiani dell'Unità di
Bologna (i quali inoltre affiancheranno i componenti stranieri
nella faticosa opera di lettura delle migliaia di sentenze
analizzate)
La ricerca si tradurrà in un libro sulle relazioni tra formante
culturale e formanti dinamici in Spagna, Portogallo e America
Latina, che sarà pubblicato in Italia e in Messico, il cui indice
sarà il seguente:
1. Introducción general (L. Pegoraro,G. Azael Figueroa)
2. Metodología (Unidad de Bolonia)
3. Raíces:
3.1. España (S. Ragone, J.C. Ruiz Ruiz, R.
Brito)
3.2. Portugal (C. Blanco de Morais)
4. México (G. Azael Figueroa)
5. Argentina (V. Bazan)
6. Venezuela (A. Mora)
7. Brasil (A. Ramos Tavares)
8. Perú (C. Landa)
9. Colombia (L. Estupiñan
10. Bolivia (J. Delgado)
11. Chile ( F. Padron)
12. Corte interamericana (R. Flores)
13. Conclusiones generales (Unidad de
Bolonia).