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Lucio Nobile

Professore Alma Mater

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Professore a contratto

Dipartimento di Architettura

Professore a contratto a titolo gratuito

Dipartimento di Architettura

Temi di ricerca

Parole chiave: reti neurali Strutture multistabili analisi probabilistica Instabilità fattori di intensificazione degli sforzi fessura effetto scala murature Ortotropo Nanotecnologie

La prima linea di ricerca riguarda lo studio della risposta elastostatica alla frattura di un mezzo omogeneo ed ortotropo con un crack inclinato, in regime di carico biassiale all'infinito. Vengono determinati lo stato tensionale e il campo di spostamenti in prossimità dell'apice del crack. Si estendono al caso ortotropi i criteri per lo studio dell'incipiente propagazione determinando anche i domini di frattura.

La seconda linea di ricerca ha come obiettivo principale lo studio dell'influenza di uno o più crack sul carico critico di un'asta, considerando differenti condizioni di vincolo e posizioni dei crack. Si assume che la presenza di un crack determini un cambiamento della matrice delle rigidezze dell'elemento strutturale

La terza linea di ricerca riguarda l'applicazione dei materiali compositi (FRP) su strutture murarie. La ricerca ha lo scopo di chiarire il ruolo dei giunti di malta e l'influenza dello stato di compressione nella muratura nei fenomeni di debonding.  

La quarta linea di ricerca riguarda l'analisi di strutture  a telaio con elementi fessurati, in cui la profondità della fessura e la sua posizione sono modellate come parametri aleatori. Per esse viene effettuata l'analisi di affidabilità.

La quinta linea di ricerca riguarda  l'analisi numerica di strutture tipo piastra che presentano più di una posizione di equilibrio stabile. Tali strutture, anche dette ‘morphing structures', ammettono cambiamenti di forma radicali pur rimanendo in campo elastico. Le applicazioni spaziano dai dispositivi elettronici di tipo ‘deployable' (roll-up screens) a strutture in grado di cambiare la loro forma per ragioni di efficienza aerodinamica.

La sesta linea di ricerca riguarda la modellazione numerica di strutture in muratura nell'ambito del Progetto Europeo SMooHS (Smart Monitoring of Historic Structures -7th Framework Programme, Project Reference 212939).

La settima linea di ricerca riguarda la diagnostica non distruttiva delle strutture in muratura e calcestruzzo armato.

L'ottava linea di ricerca riguarda l'applicazione delle nanotecnologie in ambito medico ed ingegneristico.



La linea di ricerca “Propagazione in modo misto di fessure in lastre ortotrop”si inserisce nell'ambito della Meccanica delle Frattura e della Fatica applicata ai materiali ortotropi. Tema principale è lo studio della risposta elastostatica alla frattura di un mezzo omogeneo ed ortotropo con un crack inclinato, in regime di carico biassiale all'infinito. L'analisi del campo tensionale e del campo di spostamenti viene effettuata considerando anche il termine non singolare in prossimità dell'apice del crack, osservando che per il caso generale di crack non allineato con le direzioni di simmetria elastica, il termine non singolare è presente in tutte le componenti dei suddetti campi. I criteri per lo studio dell'incipiente propagazione del crack presenti in letteratura, e formulati per il caso isotropo, si sono rivelati inadeguati per l'applicazione al caso ortotropo, atteso il diverso comportamento meccanico del materiale in base alla direzione considerata. Di conseguenza si rende necessaria una riformulazione dei suddetti criteri per poterli applicare al caso ortotropo. Di particolare interesse è l'estensione ai materiali ortotropi del criterio della massima tensione circonferenziale e la teoria della densità di energia elastica. L'angolo di incipiente propagazione viene studiato per un ampio intervallo di materiali ortotropi, e con diverse condizioni di carico all'infinito, ponendo in evidenza l'influenza del carico biassiale e dell'ortotropia sulla diramazione. Sulla base dei criteri formulati per i materiali ortotropi, si possono ricavare i domini di frattura in funzione del rapporto tra la componente del carico ortogonale al crack e quella collineare, individuando quale criterio a favore di sicurezza quello della densità di energia elastica.

Il problema della stabilità dell'equilibrio di aste compresse è ben noto fin dai tempi di Eulero che per primo si interessò di questo fenomeno. Il carico critico viene ricavato per aste perfette con diverse condizioni di vincolo ed anche in presenza di carichi trasversali. L'influenza di imperfezioni (quali l'eccentricità del carico) viene pure considerata, osservando che non si può più parlare di un vero e proprio carico critico bensì è necessario approfondire l'argomento studiandolo in regime di grandi spostamenti. La presente ricerca prende in considerazione lo studio dell'instabilità per aste fessurate. Si assume che la presenza di una fessura all'intradosso o all'estradosso determini un cambiamento nella matrice di rigidezza dell'elemento strutturale. L'aumento di cedibilità viene modellata, localmente, introducendo nell'asta – in corrispondenza della fessura – una molla rotazionale priva di massa, la cui cedevolezza è legata all'energia di frattura correlata con la formazione della fessura stessa. L'influenza di uno o più crack sul carico critico viene studiata per aste con differenti condizioni di vincolo e sezioni trasversali, considerando anche diverse posizioni del crack all'interno della trave. La valutazione della cedevolezza della molla rotazionale è legata all'espressione degli Stress Intensity Factor, i quali vengono determinati mediante a metodi approssimati, in particolare seguendo l'approccio proposto da Nobile (2000). Un ulteriore sviluppo della presente linea di ricerca riguarda lo studio dell'instabilità flesso-torsionale di travi soggette a compressione o inflesse.

L'impiego di materiali compositi fribrosi a matrice polimerica è ormai divenuta pratica comune e consolidata nell'ambito del rinforzo di strutture in c.a. L'efficacia del rinforzo è legata alla possibilità di trasferimento del carico dal substrato al composito. Una delle principali cause di inefficacia di tale sistema di rinforzo è lo scollamento (debonding) o delaminazione del composito dal calcestruzzo che avviene mediante la propagazione in Modo-II di un crack all'interfaccia tra il composito e il calcestruzzo. Per quanto riguarda l'applicazione della suddetta tecnologia per il rinforzo di strutture murarie, la ricerca si è sviluppata solo di recente e ancora vi sono diversi punti da chiarire. Innanzitutto non è chiaro il ruolo dei giunti di malta. Infatti la lunghezza di ancoraggio critica definita come la lunghezza minima necessaria per ottenere il massimo carico trasferibile all'interfaccia sembra essere leggermente superiore all'altezza del mattone in laterizio. Ciò comporta che il trasferimento del carico dal substrato al composito sia influenzato dalla presenza dei giunti di malta. Un secondo aspetto da chiarire è lo stato di compressione cui è sottoposta la muratura. Nel caso di travi in c.a. da rinforzare, il lembo in cui applicare il composito è generalmente quello teso ed inoltre opportuni accorgimenti possono permettere di applicare il composito scaricando preventivamente l'elemento strutturale. Nel caso di elementi murari, invece, la presenza di uno stato di compressione antecedente l'applicazione del composito deve essere tenuta in debito conto.

L'approccio utilizzato per la caratterizzazione probabilistica della risposta di strutture lineari elastiche a parametri incerti può essere generalizzato alle strutture fessurate. La matrice di deformabilità dell'elemento fessurato viene ottenuta come somma della matrice di deformabilità dell'elemento considerato integro e di una matrice di deformabilità dovuta alla presenza della fessura. A causa delle inevitabili incertezze insite nella valutazione della posizione e della pro­fon­dità di una fessura,  tali grandezze sono definite in senso probabilistico modellandole come parametri aleatori.
L'effetto delle incertezze dovute alla presenza della fessura viene ricondotto a quello di distorsioni equivalenti che dipendono dalla distribuzione delle tensioni. Nel caso di strutture staticamente determinate viene ottenuta una soluzione analitica esplicita per la risposta, mentre per strutture iperstatiche la risposta del sistema è espressa attraverso un'espansione in serie. I risultati numerici sono molto soddisfacenti e mostrano che è necessario considerare soltanto pochi termini nella serie della risposta per ottenere risultati accurati. Il metodo si mostra semplice e robusto anche nel caso di ampia variabilità dei parametri aleatori (posizione e profondità). Inoltre, l'approccio è efficiente anche nel caso di strutture con più elementi fessurati, laddove i metodi di risoluzione standard non riescono a rappresentare in modo accurato la risposta strutturale. L'approccio è stato esteso al caso di strutture lineari elastiche discretizzate per elementi finiti, con particolare attenzione alle strutture tipo telaio. Molti dei risultati ottenuti sono  raccolti in atti di congressi internazionali e riviste internazionali. Successivamente, il metodo stocastico così messo a punto, è stato utilizzato per valutare l'affidabilità delle strutture considerate. Infatti, i progettisti sono spesso interessati al calcolo di quantili di variabili aleatorie che possono caratterizzare la risposta strutturale (ad esempio, lo spostamento). Questo obiettivo può essere perseguito valutando i quantili direttamente sul campione prodotto dall'analisi stocastica. Tuttavia, per una più completa indagine statistica, tecniche di ‘smoothing' permettono di ottenere funzioni densità di probabilità (PDF) più accurate. Dal momento che nei problemi strutturali correnti non sono generalmente disponibili informazioni sulla forma attesa della PDF, le distribuzioni a tre parametri (ad esempio, la Weibull) risultano molto utili per la loro versatilità. E' stato condotto un confronto critico tra i risultati ottenuti attraverso diverse procedure di elaborazione di dati statistici con lo scopo di valutare l'efficacia e la versatilità dell'approccio stocastico sviluppato. L'estensione dello studio al caso di strutture tridimensionali fessurate è stato affrontato preliminarmente e necessita di ulteriori sviluppi.

La quinta linea di ricerca è sviluppata in collaborazione con i Proff. S.D. Guest e  K.A. Seffen dell'Università di Cambridge e riguarda la modellazione numerica di strutture a guscio multi-stabili. Tali strutture, anche dette ‘morphing structures', ammettono cambiamenti di forma radicali pur rimanendo in campo elastico. Le applicazioni spaziano dai dispositivi elettronici di tipo ‘deployable' (roll-up screens) a strutture in grado di cambiare la loro forma per ragioni di efficienza aerodinamica. In questo ambito, sono state partcicolarmente sviluppate  due tematiche principali. La prima  riguarda lo studio dell'effetto delle pretensioni sul comportamento bistabile di strutture a guscio di tipo ‘tape-spring'. La seconda  riguarda lo studio del comportamento di piastre corrugate soggette a flessione. Per ‘tape-spring' si intende una porzione di guscio a direttrice rettilinea e sezione trasversale ad arco di circonferenza. Tali strutture non sono generalmente bistabili, ovvero non presentano due stati di equilibrio stabile, ma lo possono diventare se soggette a pretensioni. Tali pretensioni vengono fornite deformando plasticamente il ‘tape-spring'. Ad esempio, una tecnica utilizzata prevede di arrotolare il ‘tape spring' attorno ad una bobina cilindrica per poi riportarlo in configurazione rettilinea. Nell'ambito della modellazione numerica,  tali pretensioni possono essere simulate applicando un gradiente di temperatura lineare lungo lo spessore. Attraverso un'indagine parametrica, svolta per diversi valori di gradiente termico, è possibile constatare che esiste un certo intervallo di temperature, quindi di pretensioni, per cui il ‘tape-spring' è in equilibrio con un momento esterno nullo in tre posizioni diverse. Lo studio ha mostrato come una delle posizioni stabili corrisponde ad una configurazione quasi rettilinea del ‘tape-spring', caratterizzata da piccola curvatura, mentre l'altra è caratterizzata da una curvatura elevata, per cui il ‘tape-spring' è arrotolato. Analizzando l'energia di deformazione elastica, si nota come in tali configurazioni l'energia presenta due minimi locali. In altre parole, in funzione dello stato di pretensione, il ‘tape-spring' si arrotola ovvero tende ad aprirsi completamente per raggiungere la configurazione di minima energia. Per quanto riguarda la modellazione numerica di piastre corrugate soggette a flessione, il gruppo di ricerca del Prof. Guest ha messo a punto un modello analitico per descriverne il comportamento. Tale modello è basato su alcune ipotesi semplificative: trascura gli effetti di bordo e le condizioni di vincolo, inoltre ipotizza che durante la flessione della piastra le corrugazioni rimangano archi di circonferenza. Il fine della modellazione numerica, condotto utilizzando il software ABAQUS, è stato quello di valutare l'influenza delle ipotesi assunte dal modello analitico. I risultati preliminari di questo studio hanno messo in evidenza i limiti della formulazione analitica nel cogliere alcuni aspetti del comportamento flessionale.  La successiva fase di ricerca consisterà nel modellare, attraverso il codice di calcolo, l'effetto delle pretensioni su tali piastre. In questo caso, a causa della geometria della piastra, l'utilizzo di un gradiente di temperatura distribuito uniformemente non riesce a rappresentare in modo adeguato l'effetto di uno stato di prestress indotto dal procedimento meccanico. Infatti, tale gradiente ha un effetto bi-direzionale che nel caso del ‘tape-spring' non influenza il risultato in modo significativo, essendo la larghezza piccola in confronto alla lunghezza. Per cui sarà necessario sviluppare una differente procedura numerica per modellare correttamente le pretensioni.

La linea di ricerca "Modellazione numerica di strutture in muratura" riguarda l'analisi numerica di edifici storici in muratura a supporto del monitoraggio di eventuali criticità tramite sensori intelligenti wireless. Tale indirizzo di ricerca si inserisce nell'ambito del Progetto Europeo SMooHS (Smart Monitoring of Historic Structures -7th Framework Programme, Project Reference 212939).

La linea di ricerca riguardante la diagnostica non distruttiva delle strutture in muratura e cemento armato ha come fine la identificazione della resistenza di tali strutture, dedotta da prove non distruttive attraverso l'impiego di reti neurali.

Nella ricerca riguardante le nanotecnologie, vengono analizzate le proprietà meccaniche di alcune  nanoparticelle allo scopo di valutarne l'utilità in ambito medico ed ingegneristico. L'applicazione della meccanica della frattura si dimostra utile per determinare la resistenza a flessione di nanobeams.

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