Foto del docente

Leonardo Calandrino

Professore emerito

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Curriculum vitae

Leonardo Calandrino è Professore Emerito dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e Accademico Benedettino dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna.

1. Note biografiche.

Nato ad Alessandria (Egitto) il 20 ottobre 1936, ha conseguito il titolo di Dottore in Ingegneria Industriale (Sottosezione Elet­trotecnica) presso l'Università degli Studi di Bologna il 29 ottobre 1959 con voti 100/100 e lode, avendo come relatore della tesi di laurea il Prof. Ercole De Castro, che gli è stato in seguito Maestro di scienza. Per la laurea ha ottenuto due premi, uno dall'Università di Bologna (premio Luigi Donati) e l'altro dal Gruppo Emiliano della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro (premio Au­gusto Righi).

Nell'anno accademico 1959-60 ha frequentato il Corso di Perfezionamento in Radio e Telecomunicazioni istituito presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna, superando tutti gli esami previsti dal piano di studi con voti 30/30 e lode.

Nella Sessione dell'anno 1968, presso il Ministero della Pubblica Istruzione, ha conseguito all'unanimità l'abilitazione alla Libera Docenza in Comunicazioni Elettriche, successivamente confermata fino al 1° novembre 1975, data a decorrere dalla quale è stato nominato professore straordinario di Comunicazioni Elettriche.

Presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna è stato assistente di Comunicazioni Elettriche dal 1° novembre 1959 al 31 ottobre 1975 (dapprima volontario, poi via via straordinario, incaricato, ordinario e, infine, con qualifica di aiuto), ricoprendo nello stesso periodo anche gli uffici di professore incaricato di Campi Elettromagnetici e Circuiti (1° novem­bre 1962 - 31 ottobre 1967) e professore incaricato di Comunicazioni Elettriche (1° novembre 1967 - 31 ottobre 1975). Vincitore nel primo concorso a posti di professore universitario di ruolo bandito dopo la cosiddetta “legge blocco” (L. 924/70), che bloccò i concorsi a cattedra "fino all'emanazione di nuove norme che ne disciplinino lo svolgimento", e chiamato dalla Facoltà di Ingegneria di Bologna, è stato nominato professore straordinario di Comunicazioni Elettriche (1° novembre 1975 - 31 ottobre 1978), poi professore ordinario (1° novembre 1978 - 31 ottobre 2008) e, infine, professore fuori ruolo dal 1° novembre 2008 al 31 ottobre 2009 per raggiunti limiti d'età.

Al termine della carriera accademica gli è stato conferito il titolo di Professore Emerito a tutti gli effetti di legge con decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Scientifica in data 1° febbraio 2010.

Presso l'Università di Bologna ha ricoperto i seguenti uffici nella gestione e organizzazione universitarie:

  • Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica (or­gano allora previsto solo dal Regolamento della Facoltà di Ingegneria di Bolo­gna) per il triennio 1977-1980.
  • Preside della Facoltà di Ingegneria, membro del Senato Accademico dell'Università di Bologna, membro del Collegio dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria Italiane (1980-1983).
  • Coordinatore del Corso di Dottorato di Ricerca in Ingegneria Elettronica e Informatica (1988‑1991).
  • Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomuni­cazioni nel suo primo triennio di attivazione (1991‑1994).
  • Membro del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Bologna (1995-1999).
  • Membro della Commissione Ricerca dell'Ateneo (1995-1999).

Presso l'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna ha ricoperto e ricopre le seguenti posizioni:

  • Accademico Corrispondente Re­sidente dall'anno 1994 al 2004.
  • Accademico Benedettino a decorrere dall'anno 2005.
  • Presidente della Classe di Scienze Fisiche e vice-presidente dell'intera Accademia per il triennio 2013-2015.

Per quanto concerne il triennio di Presidenza della Facoltà di Ingegneria occorre qui ricordare che esso ha visto la Facoltà, il Senato Accade­mico, il Collegio dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria impegnati nell'attuazione del D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382, che dettava norme su “Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione nonché sperimentazione organizzativa e didattica”. Fra l'altro, fu­rono creati i ruoli dei ricercatori e dei professori associati, attivati i dottorati di ricerca, create le nuove strutture dipartimentali.

A conclusione di queste note biografiche, si citano le seguenti ulteriori posizioni ricoperte: Membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Guglielmo Marconi (Pontecchio Marconi, Bologna), Membro del Consiglio Scientifico del Gruppo Nazionale Telecomunicazioni e Teoria dell'Informazione (GTTI), Membro del Consiglio Scientifico del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), Membro del Consiglio Direttivo del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), Membro del Consiglio Scientifico del Gruppo Specialistico Telecomunicazioni dell'AEI - Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana, Membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna, Socio Onorario del Collegio Regionale Ingegneri e Architetti dell'Emilia‑Romagna, Socio Benemerito dell'Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna, Membro dello Scientific Board della Rivista “European Transactions on Tele­communications and Related Technologies”, Membro del Comitato di Progetto del Progetto Finalizzato Trasporti 2 del C.N.R., Membro dell'International Permanent Scientific Committee on Automotive Microelectronics dell'Associazione Tecnica dell'Automobile e del C.N.R. – Progetto Finalizzato Trasporti.

2. Attività didattica.

L'attività didattica si è svolta nell'arco esatto di mezzo secolo, come assistente nei primi tre anni, poi come titolare d'insegnamento nei successivi 46 anni e infine come professore fuori ruolo nell'ultimo anno (v. precedente paragrafo 1). A integrazione di quanto già riportato, oltre all'insegnamento di Comunicazioni Elettriche di titolarità, dall'anno accademico di attivazione del Corso di laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni (1993-94) ha tenuto anche il nuovo insegna­mento di Trasmissione Numerica fino all'anno accademico 1996-97 e dall'anno accademico 2004-05 fino al collocamento fuori ruolo il nuovo insegnamento di Teoria dell'Informazione LS.

Sempre presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna ha tenuto insegnamenti di co­municazioni elettriche nei corsi di Diploma Universitario in Ingegneria delle Telecomunicazioni e in Ingegneria Elettronica (sede di Cesena) e nella Scuola Diretta a Fini Speciali in Tecnologie Aeronautiche (sede di Forlì).

A completamento del quadro delle attività didattiche svolte, si ricorda qui che in occasione dell'attivazione del corso di laurea in Ingegneria Elettronica presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Ferrara, avvenuta nell'anno accademico 1991-92, e nel qua­dro della collaborazione esistente fra Facoltà vicine, ha tenuto la supplenza dell'insegnamento di Comunicazioni Elettriche presso il suddetto nuovo corso di laurea fino all'anno accademico 1998-99, quando questo insegnamento poté essere coperto con professore di ruolo alla conclusione del primo concorso nazionale per professori associati del settore Telecomunicazioni bandito dopo l'attivazione del corso di laurea in Ingegneria Elettronica di Ferrara.

3. Attività scientifica.

L'attività scientifica, generalmente svolta nel contesto di ampie collaborazioni fra l'Ateneo ed Enti Esterni come importanti industrie italiane, organismi europei e C.N.R., è stata rivolta al vasto settore delle telecomunicazioni.

Si citano in particolare:

  • Gli studi sistemistici su alcune applicazioni dei dispositivi ad accoppiamento di carica (CCD, Charge Coupled Device) negli apparati per telecomunica­zioni, che facevano parte di un programma di ricerca interdisciplinare sui CCD promosso dall'Istituto di Elettronica, e quelli sull'impiego dei diodi tunnel nella realizzazione di convertitori di frequenza con guadagno.
  • I lavori sulla dipendenza statistica fra le deviazioni di ampiezza e di fre­quenza prodotte da un rumore gaussiano sovrapposto a un'oscillazione FM, che hanno portato alla concezione di un demodulatore a bassa soglia di nuovo tipo, oggetto di un brevetto di cui sono titolari l'Università degli Studi di Bo­logna e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, e che hanno sollevato inte­resse anche all'estero con diverse citazioni e, in Italia, con un premio (unita­mente al collega G. Immovilli) dell'Associazione Elettrotecnica ed Elettro­nica Italiana.
  • I lavori sui sistemi di trasmissione numerica che hanno portato a efficienti procedimenti per la valutazione delle prestazioni e per la progettazione di ponti radio digitali, di cui sono state fatte estese applicazioni concrete. Sono state sviluppate analisi che consentono di tenere conto di tutti i principali fat­tori che determinano la qualità di un radiocollegamento numerico (rumore termico, interferenze, effetti distorcenti del canale, acquisizione dei sincroni­smi di simbolo e di portante, ecc.). Sono state pure studiate le più adeguate contromisure per far fronte agli affetti delle evanescenze selettive, come l'equalizzazione adattativa. Il valore di questi contributi è attestato da numerose citazioni su riviste stra­niere, da un riconoscimento in sede ITU-R, già CCIR (Comité Consultatif International des Radiommunications, organo dell'Union International des Télécommunications che detta norme e raccomandazioni nel campo delle ra­diocomunicazioni), e da un documento di una nota Industria italiana, da cui risulta che su tali contributi venne basato il progetto di una nuova generazione di ponti radio PCM a 13 GHz. Piace qui citare un brano di una lettera inviata a L. Calandrino da Y. Naka­mura della Nippon Telegraph and Telephone  Corporation (NTT) che, facendo riferimento agli studi di L. Calandrino sull'equalizzazione adattativa nei radiocollega­menti numerici, recita “I am sure, through your publications, that your ac­tivity on the technical field is one of the most important ones in the world”. Il proseguimento degli studi sull'impiego del mezzo radio ha riguardato i radiocol­legamenti numerici fra utenti in movimento, con particolare riferimento ai si­stemi a spettro espanso con accesso a divisione di codice (sistemi radiomobili di terza generazione).
  • Il coordinamento scientifico in sede europea del progetto di ricerca PRO‑COM (Prometheus-Communications), facente parte del programma PROMETHEUS (acronimo di Programme for a European Traffic with Highest Efficiency and Unprecedented Safety), promosso nell'ambito dell'intesa EUREKA dalle maggiori compagnie automobilistiche di Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Svezia. Questo programma si prefiggeva, mediante l'impiego - fra le altre - delle tecnologie delle comunicazioni radio al traffico su strada, di rendere il traffico stesso più sicuro, razionale, economico, con minor impatto ambientale e maggior comfort di guida e questi obiettivi potevano essere raggiunti conside­rando l'automobile e il suo pilota non più come un'entità isolata, ma come parte di un complesso sistema i cui diversi componenti comunicano, e quindi cooperano, fra loro.
  • L'attività di valutazione, svolta come esperto scientifico del settore Telecomunicazioni, sia in sede istruttoria sia di gestione, di importanti programmi di ricerca promossi e finanziati dalla Commissione Europea e di progetti di ricerca applicata finanziati dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST) tramite il Fondo Speciale per la Ricerca Applicata e dal Ministero delle Attività Produttive. Giova qui sottolineare come tale attività abbia fornito importanti punti di os­servazione verso il mondo della ricerca industriale in cui viene chiamata a operare gran parte degli allievi della Facoltà di Ingegneria: la diretta conoscenza (anche se con ovvi vincoli di riservatezza) di programmi avanzati di ricerca e sviluppo industriali europei, in particolare italiani, nel settore strategico delle Tele­comunicazioni ha avuto notevoli ricadute nella didattica e nella ricerca.
  • La stesura dei testi per gli insegnamenti tenuti di Comunicazioni Elettriche, della quale si debbono sottolineare gli aspetti scientifici nella rielaborazione della disciplina, recependo esperienze di ricerca e di didattica maturate in diversi anni. Essa non si è limitata a soddisfare per l'immediato esigenze didattiche, ma si è proposta anche di fornire un'opera che potesse dimostrarsi un agevole strumento di consultazione per quell'ampliamento delle conoscenze che certamente si sarebbe reso indispen­sabile nella futura attività tecnico-scientifica dei nuovi ingegneri.

 

Ultimi avvisi

Al momento non sono presenti avvisi.