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Produzione e qualità dei dati statistici.
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Utilizzo statistico di dati amministrativi.
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Analisi del consumo ,
- Scale
di equivalenza e valutazioni del costo di componenti famigliari
aggiuntivi.
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Analisi statistica delle economie regionali ,
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Indice dei prezzi al consumo.
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Produzione e qualità dei dati statistici. In questo
contesto, sono stati affrontati alcuni temi tipici legati alla
qualità dell'informazione statistica quali (i) la valutazione di
formulazioni alternative degli strumenti di indagine (lavoro 24)
con riferimento alla sezione dedicata alla rilevazione del reddito
nelle indagini sui bilanci di famiglia, (ii) l'accettazione, gli
effetti e le potenzialità delle tecniche di rilevazione assistite
da computer attraverso una indagine con strumenti di debriefing e
osservazione diretta su una sperimentazione di rilevazione CAPI dei
consumi (23) e attraverso la predisposizione di un apposito
software di controllo in una indagine congiunturale sulle imprese
con tecnica CATI (25), (iii) gli effetti e il trattamento delle
mancate risposte parziali (18), sviluppato anche in forma
didattica, (iv) lo stato di attuazione della normativa sul Sistan,
attraverso una indagine diretta su alcuni comuni (13)
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Utilizzo statistico di dati amministrativi. Questo argomento
è stato sviluppato privilegiando l'analisi della qualità e della
utilizzabilità delle fonti amministrative (20), per giungere alla
elaborazione di una strategia originale per il trattamento di uno
dei maggiori problemi di qualità delle fonti amministrative: la
rappresentatività delle stesse e l'autoselezione tipica di queste
fonti. Attraverso un articolato percorso di ricerca, fondato
sull'analisi e il trattamento di diverse fonti amministrative, in
particolare quelle fiscali, è stato possibile pervenire alla
definizione di una sorta di protocollo di trattamento dei dati non
statistici e, in concreto, alla proposta di un metodo di stima per
campioni longitudinali affetti da selezione non casuale (12, 14,
21, 25).
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Analisi del consumo , in questo ambito si è affrontato il tema
degli effetti del processo di produzione dei dati sulle tecniche di
stima e di analisi statistica. L'attenzione dello scrivente si è
concentrata su un problema tipico delle rilevazioni dei consumi la
difficoltà di distinguere tra mancate risposte e mancate spese. Gli
effetti dei cosiddetti “zeri di spesa” sono stati affrontati da
diversi punti di vista. In primo luogo quello legato alla corretta
definizione dello stimatore da utilizzare per misurare il consumo
totale, nel lavoro (10) era indicato uno stimatore simultaneo per
il numero di atti di acquisto e per l'entità dell'acquisto che,
opportunamente adattato, è quello attualmente utilizzato dall'Istat
per le stime dei consumi delle famiglie italiane. Un secondo
aspetto considerato riguarda gli effetti degli “zeri di spesa”
sulle usuali tecniche multivariate, su questo versante si è
pervenuti ad una misura dell'influenza delle mancate spese sulla
matrice di correlazione e sulle matrice delle distanze tra le
unità, giungendo alla valutazione delle distorsioni potenziali di
tecniche quali l'analisi fattoriale e di raggruppamento (10). Come
conseguenza si è anche tentato l'utilizzo di una tecnica di
raggruppamento non usuale (percolazione) più robusta (17). Infine,
nel lavoro (11) è stato trattato l'effetto degli “zeri di spesa”
sulla stima di modelli di comportamento di consumo, secondo
l'approccio di Tobin.
- Scale
di equivalenza e valutazioni del costo di componenti famigliari
aggiuntivi. In questo caso l'effetto del processo di produzione
dei dati è costituito dalla mancanza di una indagine panel sulle
famiglie e su questo tema è stata proposta una strategia originale
di stima delle scale di equivalenza, tramite l'utilizzo di un
modello del tipo “mover-stayer” con selection bias per il controllo
dell'eterogeneità tra le famiglie poste a confronto per la
definizione della scala di equivalenza. Il modello è stato
utilizzato sia per la stima del costo dei figli (19) sia per quello
degli anziani a carico della famiglia (22)
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Analisi statistica delle economie regionali , questo tema è
stato trattato analizzando con diverse tecniche statistiche, in
particolare multivariate, l'organizzazione territoriale di diverse
realtà regionali (1, 2, 4, 5, 7). Nei lavori citati una particolare
attenzione è stata riservata ai problemi connessi all'utilizzo
dell'analisi di raggruppamento, quali la scelta delle variabili,
dell'algoritmo, del numero di gruppi.
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Indice dei prezzi al consumo. Sono stati trattati due
aspetti cruciali relativi alla qualità degli indici dei prezzi: il
rilievo della corretta definizione dei pesi per la ponderazione
degli indici elementari (15), e la distorsione derivante dai
cambiamenti di qualità dei beni (27). Nel primo caso è stato
valutato l'effetto di una più corretta stima della composizione del
paniere dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati, ottenuta attraverso un processo di imputazione delle
mancate risposte. Circa il secondo argomento viene proposta una
strategia alternativa per il trattamento della sostituzione dei
prodotti basata sulla considerazione che l'indagine sui prezzi ha
la struttura di un panel puro e pertanto la sostituzione di un bene
può essere vista come la caduta di una unità-campione. Sulla base
di questa considerazione viene riconsiderato lo stimatore
tradizionale della variazione netta per dati di panel e si dimostra
come esso consenta di isolare e misurare le due componenti della
variazione lorda del prezzo: quella relativa al mutamento di
qualità e quella relativa al cambiamento del prezzo.