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Ignazio Drudi

Professore ordinario

Dipartimento di Scienze Statistiche "Paolo Fortunati"

Settore scientifico disciplinare: STAT-02/A Statistica economica

Temi di ricerca

Parole chiave: big data sentiment analysis image recognition Profile analysis Political language Inequality

-          Produzione e qualità dei dati statistici.

-          Utilizzo statistico di dati amministrativi.

-          Analisi del consumo ,

-          Scale di equivalenza e valutazioni del costo di componenti famigliari aggiuntivi.

-          Analisi statistica delle economie regionali ,

-          Indice dei prezzi al consumo.



-          Produzione e qualità dei dati statistici. In questo contesto, sono stati affrontati alcuni temi tipici legati alla qualità dell'informazione statistica quali (i) la valutazione di formulazioni alternative degli strumenti di indagine (lavoro 24) con riferimento alla sezione dedicata alla rilevazione del reddito nelle indagini sui bilanci di famiglia, (ii) l'accettazione, gli effetti e le potenzialità delle tecniche di rilevazione assistite da computer attraverso una indagine con strumenti di debriefing e osservazione diretta su una sperimentazione di rilevazione CAPI dei consumi (23) e attraverso la predisposizione di un apposito software di controllo in una indagine congiunturale sulle imprese con tecnica CATI (25), (iii) gli effetti e il trattamento delle mancate risposte parziali (18), sviluppato anche in forma didattica, (iv) lo stato di attuazione della normativa sul Sistan, attraverso una indagine diretta su alcuni comuni (13)

-          Utilizzo statistico di dati amministrativi. Questo argomento è stato sviluppato privilegiando l'analisi della qualità e della utilizzabilità delle fonti amministrative (20), per giungere alla elaborazione di una strategia originale per il trattamento di uno dei maggiori problemi di qualità delle fonti amministrative: la rappresentatività delle stesse e l'autoselezione tipica di queste fonti. Attraverso un articolato percorso di ricerca, fondato sull'analisi e il trattamento di diverse fonti amministrative, in particolare quelle fiscali, è stato possibile pervenire alla definizione di una sorta di protocollo di trattamento dei dati non statistici e, in concreto, alla proposta di un metodo di stima per campioni longitudinali affetti da selezione non casuale (12, 14, 21, 25).

-          Analisi del consumo , in questo ambito si è affrontato il tema degli effetti del processo di produzione dei dati sulle tecniche di stima e di analisi statistica. L'attenzione dello scrivente si è concentrata su un problema tipico delle rilevazioni dei consumi la difficoltà di distinguere tra mancate risposte e mancate spese. Gli effetti dei cosiddetti “zeri di spesa” sono stati affrontati da diversi punti di vista. In primo luogo quello legato alla corretta definizione dello stimatore da utilizzare per misurare il consumo totale, nel lavoro (10) era indicato uno stimatore simultaneo per il numero di atti di acquisto e per l'entità dell'acquisto che, opportunamente adattato, è quello attualmente utilizzato dall'Istat per le stime dei consumi delle famiglie italiane. Un secondo aspetto considerato riguarda gli effetti degli “zeri di spesa” sulle usuali tecniche multivariate, su questo versante si è pervenuti ad una misura dell'influenza delle mancate spese sulla matrice di correlazione e sulle matrice delle distanze tra le unità, giungendo alla valutazione delle distorsioni potenziali di tecniche quali l'analisi fattoriale e di raggruppamento (10). Come conseguenza si è anche tentato l'utilizzo di una tecnica di raggruppamento non usuale (percolazione) più robusta (17). Infine, nel lavoro (11) è stato trattato l'effetto degli “zeri di spesa” sulla stima di modelli di comportamento di consumo, secondo l'approccio di Tobin.

-          Scale di equivalenza e valutazioni del costo di componenti famigliari aggiuntivi. In questo caso l'effetto del processo di produzione dei dati è costituito dalla mancanza di una indagine panel sulle famiglie e su questo tema è stata proposta una strategia originale di stima delle scale di equivalenza, tramite l'utilizzo di un modello del tipo “mover-stayer” con selection bias per il controllo dell'eterogeneità tra le famiglie poste a confronto per la definizione della scala di equivalenza. Il modello è stato utilizzato sia per la stima del costo dei figli (19) sia per quello degli anziani a carico della famiglia (22)

-          Analisi statistica delle economie regionali , questo tema è stato trattato analizzando con diverse tecniche statistiche, in particolare multivariate, l'organizzazione territoriale di diverse realtà regionali (1, 2, 4, 5, 7). Nei lavori citati una particolare attenzione è stata riservata ai problemi connessi all'utilizzo dell'analisi di raggruppamento, quali la scelta delle variabili, dell'algoritmo, del numero di gruppi.

-          Indice dei prezzi al consumo. Sono stati trattati due aspetti cruciali relativi alla qualità degli indici dei prezzi: il rilievo della corretta definizione dei pesi per la ponderazione degli indici elementari (15), e la distorsione derivante dai cambiamenti di qualità dei beni (27). Nel primo caso è stato valutato l'effetto di una più corretta stima della composizione del paniere dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, ottenuta attraverso un processo di imputazione delle mancate risposte. Circa il secondo argomento viene proposta una strategia alternativa per il trattamento della sostituzione dei prodotti basata sulla considerazione che l'indagine sui prezzi ha la struttura di un panel puro e pertanto la sostituzione di un bene può essere vista come la caduta di una unità-campione. Sulla base di questa considerazione viene riconsiderato lo stimatore tradizionale della variazione netta per dati di panel e si dimostra come esso consenta di isolare e misurare le due componenti della variazione lorda del prezzo: quella relativa al mutamento di qualità e quella relativa al cambiamento del prezzo.

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