1. La ricostruzione mediante innesti ossei ottenuti con la
coltivazione ed espansione di cellule staminali umane può
rappresentare una soluzione rapida ed efficace per permettere il
posizionamento degli impianti. 2. I lembi liberi
microvascolarizzati consentono una simultanea ricostruzione di
tessuti duri e molli resecati per neoplasie e possono essere
modellati in modo da assumere una forma simile al segmento resecato
3. Valutare l'effetto in termini di ricopertura radicolare
derivante dall'utilizzo di due diversi disegni di lembo utilizzati
per la ricopertura radicolare 4. I biomateriali osteoconduttivi
sintetici si sono rivelati essere efficaci come supporto alla
penetrazione di osso dalla periferia della zona ricevente nel
rialzo di seno mascellare 5. valutare se vi è una differenza
istologica nella qualità dell'osso neoformato utilizzando una
miscela di osso autologo e materiale osteoconduttivo o solo
materiale osteoconduttivo contenuti da una griglia in titanio
1. La ricostruzione ossea in pazienti a seguito di gravi trauma
facciali, a severe atrofie dei mascellari o sottoposti ad
interventi di resezione di lesioni tumorali benigne e maligne,
rappresenta una fase fondamentale per il recupero fisico dei
pazienti. La ricostruzione di una altezza e di uno spessore osseo
adeguato mediante innesti ossei ottenuti con la coltivazione ed
espansione di cellule staminali umane e con materiali
osteoconduttivi di sintesi rappresenta una soluzione alternativa
rapida ed efficace per permettere il posizionamento degli impianti.
Questa nuova terapia accelera il processo di riabilitazione
implanto-protesica dei pazienti, che sono in grado di riacquistare
una funzionalità masticatoria ed una estetica del volto ottimale
nell'arco di sei mesi, diminuendo in maniera significativa il
rischio di infezione e il disagio e il dolore post-operatorio per
il paziente. 2.I lembi liberi sono basati sull'isolamento e la
recisione del peduncolo vascolare che viene poi anastomizzato con
la tecnica microchirurgica ai vasi del collo o della faccia
precedentemente isolati. Questi lembi consentono una simultanea
ricostruzione di tessuti duri e molli e possono essere modellati in
modo da assumere una forma molto simile al segmento resecato. La
maggior parte di queste metodiche ricostruttive viene utilizzata
durante o dopo interventi oncologici oro-maxillo-facciali al fine
di permettere una completa asportazione della neoplasia e
contemporaneamente la riparazione di difetti estremamente mutilanti
con importanti ripercussioni sulla funzione (masticatoria,
deglutitoria, fonatoria). Si limitano così i gravi problemi
secondari all'ablazione di organi e strutture fondamentali quali la
lingua, la mandibola, la piramide nasale. La realizzazione di
modelli stereolitografici a partire dalla ricostruzione
tridimensionale della Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) del
paziente permette di ottenere un modello identico alla situazione
clinica del paziente in esame. Questo permette di studiare
adeguatamente il caso clinico e di modellare in fase preoperatoria
le placche di osteosintesi necessarie riducendo così i tempi
dell'intervento e il rischio di complicanze. 3. Lo scopo dello
studio è di valutare se esiste un effetto aggiuntivo in termini di
risultato estetico, ricopertura radicolare ed incremento del
tessuto cheratinizzato, derivante dall'impiego di diversi disegni
di lembo nella chirurgia plastica parodontale. I pazienti
selezionati dovranno essere affetti da recessioni gengivali di
profondità simile (±1mm) a livello dei quadranti superiore desto e
sinistro. La terapia chirurgica del lato test consisterà nella
tecnica del lembo spostato coronalmente. La procedure del lato
controllo consisterà nella stessa tecnica del lembo spostato
coronalmente con disegno di lembo modificato. Le variazioni dei
parametri clinici (profondità delle recessioni, ampiezza del
tessuto cheratinizzato e livello di attacco clinico) verranno
valutate mediante una sonda millimetrata e da un operatore “cieco”
rispetto ai trattamenti eseguiti. 4. La procedura chirurgica del
grande rialzo di seno mascellare consiste nel sollevamento della
mucosa sinusale e nel posizionamento al di sotto di essa di diverse
combinazioni di innesti ossei e biomateriali in grado di formare un
tessuto mineralizzato capace di sostenere gli impianti endossei.
L'osso autologo rimane a tutt'oggi il materiale di riferimento per
affidabilità e capacità osteogeniche, osteoinduttive e
osteoconduttive. Validi sostituti dell'osso autologo sembrano
essere diversi materiali osteoconduttivi, utilizzati in letteratura
in combinazione con osso autologo. Questi materiali, al centro di
numerosissime ricerche negli ultimi anni, pur essendo dotati di
sole capacità osteoconduttive e di un lento riassorbimento, si sono
rivelati essere molto efficaci come supporto alla penetrazione di
osso autologo dalla periferia della zona ricevente. 5. Le griglie
in titanio sono state introdotte per a ricostruzione di difetti a
scopo perimplantare da von Arx nel 1996. Negli ultimi anni sono
state pubblicate alcune ricerche che hanno riportato un'elevata
percentuale di successo di questa tecnica. Nel gruppo test la
griglia sarà modellata in fase preoperatoria su modelli
stereolitografici ottenuti dalla ricostruzione tridimensionale
della TAC del paziente e nel gruppo controllo la griglia sarà
modellata secondo la tecnica standard. Tra gli obiettivi del nostro
studio avremo quelli di valutare la reale corrispondenza dei
modelli stereolitografici con la situazione clinica del paziente,
la riduzione dei tempi chirurgici, delle complicanze postoperatorie
rispetto alla tecnica standard . Inoltre valuteremo il volume di
osso rigenerato in creste atrofiche ed in particolare se vi è una
differenza istologica nella qualità dell'osso neoformato
utilizzando una miscela di osso autologo/biomateriali o solamente
biomateriale al di sotto della griglia in titanio.