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Gaetano Insolera

Professore Alma Mater

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Professore a contratto a titolo gratuito

Dipartimento di Scienze Giuridiche

Temi di ricerca

Parole chiave: Reati associativi Criminalità dei colletti bianchi Principio di legalità

Il Professor Insolera si è occupato di molteplici temi di parte generale e speciale del diritto penale, nonché di legislazione penale complementare. In particolare, dopo essersi occupato di concorso di persone nel reato, si è concentrato sulle tematiche sottese al problema dei reati associativi, con particolare attenzione alla criminalità mafiosa. Nel corso delle sue ricerche, si è poi concentrato sul complesso tema dei controlli di ragionevolezza esercitabili dalla Corte costituzionale, indagando la (supposta) inadeguatezza della disciplina penale interna rispetto a quelle fonti (il caso emblematico è stato quello della c.d. “illegittimità comunitaria” del nuovo falso in bilancio). Recentemente si è occupato della responsabilità del difensore, nonché delle fattispecie penali in materia di sicurezza sul lavoro.

Sul tema dei controlli di ragionevolezza la Corte costituzionale alla fine dello scorso anno ha emanato una sentenza di grande rilievo, con la quale si è affermata la illegittimità di una disciplina “di favore” - ritenuta irragionevole - in materia di falsità elettorali (n. 394 del 2006). I controlli di ragionevolezza in malam partem ed il principio di riserva di legge, affermato dall'art. 25, 2° comma Cost., si sostenevano sulle posizioni fino ad allora assunte dalla Consulta. Alla solidità e riaffermazione di questa posizione aveva corrisposto, a proposito della creazione legislativa di irragionevoli zone franche o di odiose forme di privilegio, la “sterile” vicenda inaugurata dalla sentenza n. 148 del 1983, riguardante la diversa questione della ammissibilità/rilevanza (alla quale la Consulta non aveva fatto seguire - salvo talune rare ipotesi - decisioni che dessero concretamente seguito alla ritenuta possibilità di invalidare norme penali di favore). Con l'approdo giurisprudenziale citato - che ha riesaminato approfonditamente l'intera tematica - si è giunti a soluzioni certamente originali ed innovative. E' facile presagio che esse riaccenderanno il dibattito su questo tema che risulta cruciale nella definizione dell'attribuzione dei poteri nel nostro sistema politico. Ciò avverrà certamente sul piano “interno”, ma già si prospettano proiezioni comunitarie.