Teoria del Credito e dell'Intermediazione:
· incentivi, gestione
del rischio; qualità e disponibilità del credito;
·
Regolamentazione e compenso per la diversificazione
· interazione
strategica(competizione) tra intermediari finanziari in
presenza di limitata capacacità d'assorbimento del rischio ed
incompleta informazione: gli effetti della
struttura industriale
(concentrazione/frammentazione), sulla qualità e disponibilità
del credito, e gli effetti delle fusioni finanziarie
Organizzazione Industriale:
· R&D e
Finanziamento : Schemi Incentivi Ottimali;
Spillovers informativi e contratti finanziari;
· Competizione nella
duplice dimensione prezzi-quantità : Aste multi-unit
(menu auctions) -- strumento d'analisi
dell'interazione strategica (competizione per attività
riuschiose) tra intermediari finanziari
Il punto di partenza della prima linea di ricerca è il diffuso e
crescente ricorso da parte delle istituzioni finanziarie a
strumenti di trasferimento del rischio di credito. Fenomeno che ha
attratto l'attenzione delle istituzioni preposte alla
supervisione-regolamentazione finanziaria nonchè quella della
comunità scientifica. Il timore espresso è che la possibilità di
trasferire il rischio da parte dell'originatore del credito, mini
gli incentivi alla valutazione ex-ante dello stesso, e per ciò
stesso mini le premesse della stabilità finanziaria. I risultati
della letteratura economica esistente suffragano questo timore, ma
al tempo stesso sono in contraddizione con molti dei fatti
osservati. E soprattutto sono derivati da ipotesi fortemente
restrittive. La ricerca esaminerà il fenomeno eliminando le
restrizioni assolutamente in contrasto con la realtà, studiando in
assenza di restrizioni a priori, le modalità ottime di gestione del
rischio di credito in un ambiente in cui la performance delle
imprese e dunque del credito è soggetta sia a fattori di rischio
idiosincratico che a fattori di rischio comune (aggregato e/o
macroeconomico). Dall'analisi preliminarmente svolta ci si attende
di poter mostrare che: i) in assenza di rischio comune, il
trasferimento del rischio di credito è dannoso (in linea con i
risultati in letteratura); ii) quando vi sia anche rischio comune
(come empiricamente osservato), vi sono modalità di trasferimento
del rischio che beneficiano la stabilità del sistema ed espandono
l'attività di investimento reale. Si studieranno inoltre gli
aspetti di regolamentazione ottimale. La seconda e terza linea di
ricerca sono di studio dei meccanismi d'incentivazione ottimale,
sia con riguardo all'allocazione dei progetti (ad esempio, se da
allocarsi ad uno stesso agente, o a piu' agenti) che allo schema di
compenso. La letteratura esistente si è occupata del problema di
icentivazione nell'assunto che al crescre dell'impegno dell'agente
cresca la probabilità di osservare risultati "elevati" in senso
monotono (condizione che và sotto il nome di MLRP -- monotone
likelihood ratio property). Si intende mostrare che in presenza di
molteplicità di progetti, tale restrizione vale quando i singoli
progetti sono soggetti a rischi idiosincratici (e come tali
"eliminabili" in aggregato). Cessa di valere quando vi sono fattori
di rischio comune (ad esempio il ciclo economico: i risultati dei
progetti sono, ceteris paribus, più elevati in espansione che in
recessione). Nel qual caso i risultati della letteratura esistente
cessano di valere, e il problema di incentivazione necessita di
essere studiato ex-novo. Si studierà tale problema nel caso
generale di ex-ante action choice, e poi nel caso specifico in cui
l'ex-ante action consiste nella valutazione del merito economico
del progetto (monitoring-screening) - il compito che è tipico
dell'intermediario finanziario.