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Donatella Biagi

Professoressa associata confermata

Dipartimento delle Arti

Settore scientifico disciplinare: L-ART/04 MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO

Curriculum vitae

Professore associato all’Università di Bologna dal 2000 per il settore disciplinare Museologia e critica artistica e del restauro, L-ART/04. Si occupa di storia dell’arte dei secoli moderni e di storia e teoria del restauro. È autrice di numerose monografie e di più di un centinaio di saggi su riviste scientifiche internazionali e volumi di atti di convegni.

Formazione

Laureata con lode in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Bologna, consegue nel 1989 il titolo di Dottore di Ricerca in Storia dell’Arte discutendo la tesi su La pittura a Bologna nel secondo Settecento. I Gandolfi e l'Accademia Clementina. Nell’anno accademico 1983/1984 ha vinto una borsa di studio presso la Fondazione di Studi di Storia dell'Arte “R. Longhi” di Firenze. Nell’anno accademico 1993/1994 ha conseguito una borsa di studio di perfezionamento e ricerca presso la Scuola diretta a fini speciali per Archivisti di Ravenna, conferita dalla Fondazione Flaminia per lo Sviluppo dell’Università, la ricerca scientifica e l’istruzione superiore in Romagna.

Carriera accademica

Dall’anno accademico 1993/1994 è stata titolare del corso di Storia e teoria del Restauro, in qualità di professore a contratto, presso l’Università di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia (sino all'a. a. 1995/1996), quindi Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, sia per il Corso di Laurea che per il Diploma Universitario. Ha sostenuto e vinto nell’a. a. 1999/2000 il concorso per il ruolo di professore associato bandito dall’Università di Bologna per il settore disciplinare Museologia e critica artistica e del restauro, L-ART/04, ottenendo quindi la chiamata dalla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, presso la quale ha tenuto gli insegnamenti di Storia, teoria e tecnica del Restauro e Storia dell’arte moderna. In data 24 maggio 2004 è stata nominata professore associato confermato per il medesimo settore disciplinare, a decorrere dal 1° novembre 2003 presso la Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università di Bologna, con afferenza al Dipartimento di Conservazione dei Beni Culturali. Dal 1° settembre 2020 afferisce al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.

Attività didattica

Nell’anno accademico 1993/1994 ha tenuto il corso di Storia e teoria del restauro presso la Scuola diretta a fini speciali per Archivisti di Ravenna.

Per gli anni accademici 1997/98, 1998/99 è stata incaricata di organizzare e dirigere due moduli didattici, Corso Biennale (a.a.1997/98) e Corso Annuale (a.a.1998/99) FSE "Laboratorio per il restauro di supporti dei beni culturali" (come da deliberazione della Giunta Regionale 25/11/1997, n.2221) del C. d. Du. per Operatore dei Beni Culturali dell’Università di Bologna (a.a.1997/98, Il legno e la sua conservazione, n. tot. ore 138; a.a.1998/99, I supporti delle superfici dipinte e loro conservazione, n. tot. ore 104).

Nell’anno accademico 2001/2002 ha tenuto il corso di Museologia e museografia nel Master per Operatori museali ed archivisti con competenze storiche, filologiche e storico-religiose nei secoli IV-XV della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali.

Negli anni accademici 2003/2004, 2004/2005, 2005/2006 ha tenuto gli insegnamenti di Museografia e museotecnica e in alternanza di Storia dell'arte moderna nel Master Universitario di I livello in Beni Culturali ecclesiastici dell’Università di Bologna.

Ha ideato e diretto, per l’Università di Bologna, il Master di I livello in Storia, Conservazione e Restauro delle Pitture su tavola, tela, muro dal medioevo all'età contemporanea presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, sede di Ravenna (a .a. 2004/2005).

É stata nominata componente della Commissione giudicatrice per esami finali del Dottorato di Ricerca in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo - XXII ciclo dell’Università di Pisa (2010), del Dottorato di Ricerca in Memoria e materia delle opere d’arte attraverso i processi di produzione, storicizzazione, conservazione, musealizzazione – XXIV ciclo dell’Università della Tuscia – Viterbo (2012), Dottorato di Ricerca in Storia, territorio e patrimonio culturale – XXIX ciclo dell’Università di Roma III (2017), del Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte, Cinema, Media, Audiovisivi e Musica – XXXI ciclo dell’Università di Udine (2019).

Organizza e coordina seminari di approfondimento sulle proprie discipline con la partecipazione di studiosi italiani e stranieri, tra i quali i seguenti, tenuti per l’Università di Bologna, sede di Ravenna:

1) J. Beck, Columbia University, New York, Michelangelo e la Cappella Sistina: questioni di restauro (1994);

2) V. Buscaroli, Soprintendenza ai Beni Librari della Regione Emilia-Romagna, Questioni di storia del restauro cartaceo (1995);

3) F. Zeri e B. Zanardi, La scoperta degli affreschi e dei mosaici del Sancta Sanctorum (1995);

4) G. Maino, ENEA, Sviluppo ed applicazioni di metodi scientifici non-distruttivi per l'analisi di opere d'arte (1996);

5) M. Cordaro, Istituto Centrale del Restauro, Roma, Conoscenza storico-critica e problematica del restauro (1996);

6) A. Pignedoli, Philips, Fondamenti e criteri di scelta per la conservazione delle opere d'arte in relazione alla luce (1996);

7) V. Casale, Università di Roma III, Nuova scienza e nuova arte nella pittura del Seicento (1996);

8) V. Buscaroli, Soprintendenza ai Beni Librari della Regione Emilia-Romagna, Evoluzione della teoria del restauro cartaceo nel Novecento (1997);

9) G. Maino, ENEA, Luca Pacioli e Piero della Francesca (1997);

10) C. Tarozzi, Laboratorio di restauro Baroni-Tarozzi di Bologna, La vetrata del Duomo di Siena di Duccio da Boninsegna e il metodo di restauro (1997);

11) D. Dini, E. Ferroni, Università di Firenze, Scienza e restauro nell’intervento sul Beato Angelico a San Marco (1997);

12) P. Cuniberti, Bologna, La mia pittura (1998);

13) C. Giantomassi, Laboratorio di restauro Giantomassi – Zarri, Il mestiere di restauratore (1999);

14) D. Gavina, Il design industriale (2000);

15) P. Virilli, laboratorio di restauro TecniReCo, Spoleto, La conservazione dei dipinti su tavola dal Medio Evo al primo Rinascimento (2001);

16) T. Strinati, Musei del Vaticano, Restauri all’Ara Coeli (2001);

17) M. De Luca, Capo Restauratore del Laboratorio Restauro Dipinti Musei Vaticani, Restauri a Raffaello (2001);

18) M. Ciatti, O. P. D. Firenze, L’Opificio delle Pietre Dure per il restauro (2002);

19) B. Toscano, M. De Luca, M. Montella, E. Garzillo, E. Corradini, Conservatore dei beni culturali: quale futuro? (13-14/3/2003);

20) A. Mottola Molfino, già Direttrice Poldi Pezzoli, Milano, Lavorare nei musei (2007);

21) M. de Luca, Capo Restauratore del Laboratorio Restauro Dipinti Musei Vaticani, I laboratori di restauro del Vaticano (2007);

22) S. Rudolph, Firenze, La pittura dei Torelli (2007);

23) G. Blais, Generale di Divisione dell’Esercito Italiano, La difesa dei beni culturali in zone a rischio antropico e naturale (14-14/3/2012);

24) C. Cimino, Segretario Generale Watch, Le attività delle ONG per la protezione dei beni culturali in tempo di guerra (2012);

25) G. Blais, Generale di Divisione dell’Esercito Italiano, La difesa dei beni culturali in zone a rischio antropico e naturale (18-19/3(2013);

26) M. Ciatti, Soprintendente O. P. D., L’officina di Giotto: il restauro della Croce di Ognissanti (2013);

27) B. Sani, Università di Siena, il Gabinetto della Rosalba (2013);

28) M. De Luca, già Capo Restauratore del Laboratorio Restauro Dipinti Musei Vaticani, Verità nascoste sui muri dei maestri (2016);

29) Tavola rotonda Dai musei di ieri al museo di domani con M. G. Aurigemma, D.K. Marignoli, G. Paglia, R. Fontanarossa, A. Leonardi (Ravenna, 24/11/2017);

30) P. Riitano, P. Riitano, Funzionarie Restauratrici dell’O. P. D., La Pala di Sant’Ambrogio di Sandro Botticelli: approfondimenti tecnici sulla composizione (2020);

31) M. Michelozzi, Funzionario Restauratore del Gabinetto Disegni e Stampe Gallerie degli Uffizi, Firenze, La Scuola di Atene di Raffaello, esempio di “ben finito cartone” (2020);

32) M. Michelozzi, Funzionario Restauratore del Gabinetto Disegni e Stampe Gallerie degli Uffizi, Firenze, Il restauro storico e il recente intervento sul Cartone della scuola di Atene di Raffaello (2020);

33) M. De Luca, già Capo Restauratore del Laboratorio Restauro Dipinti Musei Vaticani, Raffaello nelle Stanze del Papa (2020).

Ha organizzato la visita del prof. Liu Fengjun, direttore dell'Art and Archaeology Institute, Università di Shandong (Cina) presso l’Università di Bologna. Il prof. Liu ha tenuto il 6 giugno 2017, presso l’Istituto di Studi Superiori - Istituto di Studi Avanzati, la conferenza "The Discovery and Research of Early Scripts in the Far East-Gukewen" e ha ricevuto l’Institute Honorary Fellowship.

Attività scientifica

Ha partecipato a numerosi programmi di ricerca nazionali ed internazionali.

É stata infatti responsabile - insieme con il prof. Giuseppe Maino della Direzione Divisione Fisica dell'ENEA - di un progetto nazionale di ricerca, GIANO (Grafica Innovativa per il patrimonio Artistico e per l'Occupazione giovanile), approvato dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, sui fondi nazionali e comunitari della legge 488/82. Il progetto, di durata triennale (1998-2000), ha portato alla realizzazione di soluzioni informatiche prototipali nel campo dell’indagine diagnostica e della conservazione di beni storici ed artistici, soprattutto archivistici e pittorici, dipinti mobili (su tavola e su tela), con la partecipazione di gruppi di ricercatori delle Università di Bologna, Roma III, Messina, Catania, Reggio Calabria, Lomonosov (Mosca), Creta, dell’ENEA, del CNR e della Fondazione Ellenica della Cultura, nonché di società ed industrie del settore del restauro e della tutela dei beni culturali.

Ideatrice e responsabile del progetto nazionale di ricerca MARSILI per la diffusione della cultura scientifica (legge 6/2000) finanziato per 50.000,00 euro con provvedimento del 25.11.2003 n. 1999Ric prot. MIUR 3807 del 10.12.2003. L’obiettivo di questo progetto è consistito nello sviluppo di un sistema informatico per la gestione di dati riguardanti il fondo Marsili conservato presso la Biblioteca Universitaria di Bologna e ancor oggi in massima parte inedito. Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730) è stato il fondatore dell’Istituto delle Scienze di Bologna, una delle principali accademie scientifiche del secolo dei lumi, oltre ad essere stato insigne studioso in diversi campi, dall’idrodinamica alla geografia, e autore di opere importanti quali l’Histoire Physique de la Mer, pubblicata ad Amsterdam nel 1725. Per i suoi meriti scientifici, il Marsili fu nominato membro della Royal Society su proposta dello stesso Newton. Lo studio approfondito del fondo Marsili e la pubblicazione, presso la casa editrice Umberto Allemandi di Torino di un volume intitolato L’Accademia Clementina da Luigi Ferdinando Marsili a Benedetto XIV, hanno permesso di meglio definire i rapporti scientifici nell’Europa dei Lumi e mettere a disposizione degli studiosi un patrimonio ingente di notizie ed informazioni sia scientifiche, sia letterarie e relative alla storia delle istituzioni e delle accademie. Per raggiungere questo risultato, accanto alle tradizionali quanto imprescindibili ricerche storiche e filologiche, documentate nel citato volume, si è provveduto alla realizzazione di una banca dati multimediale, consultabile anche in rete. La motivazione del sottoprogetto informatico va ricercata nel tentativo di fornire strumenti adeguati a superare alcune grosse lacune, sia sul piano della rappresentazione, sia - soprattutto - su quello della diffusione della conoscenza conservativa e tecnica del patrimonio archivistico; lacune peraltro ancor più accentuate dalla velocità dello sviluppo tecnologico e dalla conseguente disponibilità di strumenti sempre più potenti nel campo della comunicazione.

É stata inoltre responsabile per il Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali della sede legale e organizzativa del laboratorio NEREA - Network per il Restauro Avanzato della rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna. Il progetto NEREA, finanziato per 357.900,00 euro relativamente al primo biennio di attività 2005/06 nell’ambito del Primo Programma di attuazione Regionale per la Ricerca Industriale, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (PRRIITT) della Regione Emilia-Romagna, è stato successivamente riconosciuto come uno dei 14 laboratori costituenti la Rete di Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna, quindi rifinanziato per 24 mesi, dal primo settembre 2008 al 31 agosto 2010, per un importo di 267.600,00 euro (Programma Regionale dell’Emilia-Romagna per la Ricerca Industriale, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico, Misura 4 “Sviluppo di rete”, Azione A – Laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico, bando del 26 novembre 2007 - DGR n. 1853/07). Il finanziamento complessivo concesso dalla Regione Emilia-Romagna sul fondo sociale europeo per il progetto NEREA è stato di 615.500,00 euro.

É stata responsabile per l’Università di Bologna delle attività scientifiche del progetto europeo intitolato War Free World Heritage Listed Cities, finanziato dall’UE per 540.740,00 euro nell’ambito del programma Cooperation in Urban Development and Dialogue (CIUDAD), per la durata di 30 mesi dal 1° marzo 2010 con la partecipazione del Council of the United Municipalities of Jbail – Byblos, Libano; Board of the Municipality of Mtskheta, Georgia; WATCH World Association for the Protection of Tangible and Intangible Cultural Heritage in Times of Armed Conflict; Old City Rehabilitation and Development Fund (OCRD Fund), Georgia; FOCUH Friends of Cultural Heritage, Turchia; NEREA Network for Advanced Restoration, Italia, che costituivano lo Steering Committee e facevano parte dell’Advisory Board insieme con ICCROM Centre for the study of the Preservation and Restoration of Cultural Property, IDLO International Development Law Organization, UNWTO United Nations World Tourism Organization, ICRC International Committee of the Red Cross, NATO CIMIC South – Civil Military Cooperation – Cultural Affairs and Humanitarian Law, UNESCO United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, ICOMOS (ICBS) International Committee of the Blue Shields, preCOMOS – UNESCO Chair on Preventive Conservation and Maintenance of Monuments and Sites.

A seguito dei risultati conseguiti, il sito di Mtskheta ha ottenuto dall’UNESCO lo stato di protezione rafforzata.

Ha diretto il Gruppo di ricerca di Ateneo dell’Università di Bologna, con finanziamento istituzionale del rettorato, per lo studio e il progetto di restauro della Casa del Mutilato di Ancona e per la pubblicazione del volume Architettura tra le due guerre. La Casa del Mutilato di Ancona (Edifir, Firenze, 2019). Ha quindi coordinato il convegno La Casa del Mutilato di Ancona. Storia e prospettive di riuso, organizzato dall’Università di Bologna e dall’Università Politecnica delle Marche (Ancona, 31 ottobre 2019).

Nella sua qualità di docente di Storia e tecnica del restauro ha partecipato all'incontro tecnico del ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna su Documentare il restauro per la memoria del bene culturale (Ferrara, 7 aprile 2005); alla giornata di studio Conservare – Restaurare – Innovare promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali, Dipartimento per la ricerca, l’innovazione e l’organizzazione (Ferrara, 30 marzo 2006); ha partecipato con conferenze alle attività della Settimana della Cultura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali : V (2003), VI (2004), VII (2005), VIII (2006), IX (2007), X (2008), XIII (2010). Con la presentazione di dipinti restaurati ha partecipato a numerose manifestazioni per le Giornate Europee del Patrimonio del MiBAC.

Le conoscenze acquisite sulla cultura pittorica bolognese e la committenza ecclesiastica nei secoli moderni hanno portato alla sua nomina di socio fondatore ed effettivo dell’Istituto per la Storia della Chiesa di Bologna, presso il quale sin dal 1991 ininterrottamente è membro del comitato direttivo, con mansioni relative all’attività scientifica, editoriale ed organizzativa (in particolare di convegni internazionali, tra i quali: Vitale e Agricola, giornata di studi nel XVI centenario della traslazione delle reliquie, Bologna, 5 novembre 1993; Benedetto XIV e le arti figurative, Bologna, 23-24-25 giugno 1994; Nicolò dell’Arca: giornata di studi nel V centenario della morte, Bologna, 17 dicembre 1994; Il cardinale Carlo Oppizzoni tra Napoleone e l’Unità d’Italia, Bologna, 18-20 novembre 2013). Per il Centro Studi Baruffaldi di Cento ha organizzato un convegno dedicato alla figura e l'opera di Marco Zoppo (Marco Zoppo: convegno internazionale di studi sulla pittura del Quattrocento Padano, 1993), cui ha fatto seguito l'esposizione presso il museo Civico Medievale di Bologna, curata con Massimo Medica, La Croce dipinta di Marco Zoppo e la cultura pierfrancescana a Bologna (2007).

Ha curato il catalogo del Museo dell'Osservanza di Bologna e successivamente il volume monografico dedicato a Convento e chiesa dei Minori Osservanti (2009); del Museo dei Frati Minori Cappuccini di Bologna ha seguito la risistemazione dell'archivio catalografico dei restauri e dell'archivio storico. Le competenze in campo museologico hanno portato all'ideazione e organizzazione di una giornata di studi su Il futuro dei musei ecclesiastici italiani (Bologna 2007). Ha organizzato e diretto il Panel on Preservation of Religious Cultural Heritage at Risk, in occasione dell’European Academy of Religion 2017 — Ex Nihilo - A "Zero Conference" on Research in the Religious Fields (Bologna, 20 giugno 2017).

L’attività mai dismessa nel campo della conservazione, avviata con le campagne di catalogazione già dal 1980, ha condotto la studiosa ad affrontare lo studio delle tecniche di diagnostica e di restauro per i beni culturali, sia in Italia che all’estero attraverso numerosi soggiorni in Inghilterra (Londra, Oxford) ed in Francia (Parigi, Lille), presso Università ed istituzioni museali, così da concederle quindi una collaborazione con il settore di ricerca in questo campo dell’ENEA, concretizzato dapprima nell’organizzazione congiunta di una conferenza su Gli strumenti della memoria: convegno di studi sulla conservazione e sulla catalogazione del patrimonio storico ed artistico, Bologna, 7-8 giugno 1993, e quindi di progetti di ricerca approvati dal MURST (1997). Presso l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna ha organizzato una serie di conferenze su Arte e Scienza (gennaio-aprile 1997).

Con Rosamaria Loretelli (Università di Napoli Federico II, International Society for Eighteenth-Century Studies), Orietta Rossi Pinelli (Università di Roma "La Sapienza") e Bernardina Sani (Università di Siena), ha organizzato e diretto il convegno internazionale, da lei ideato e promosso dal Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione unitamente alla Società Italiana di Studi sul XVIII secolo, dedicato a Il Settecento del XXI secolo, 19-21 marzo 2014, la cui finalità è stata di fare il punto sullo stato degli studi e rivedere la prospettiva degli studi sull’Illuminismo.

Ha organizzato e diretto i convegni internazionali di studi su Science for Preservation of Cultural Heritage at Risk, in occasione dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, Bologna, Accademia delle Scienze, 13 giugno 2018 – Ravenna, Università di Bologna, 14 giugno 2018; Spazi, sguardi, incontri: il museo come luogo di inclusione sociale, Ravenna, 29 ottobre 2018; Patrimonio culturale condiviso: viaggiatori prima e dopo il Grand Tour, Ravenna, 21-23 novembre 2018; ABC – Accoglienza e Beni Culturali – Hospitality and Cultural Heritage, nell’ambito delle iniziative culturali dell’Istituto di Studi Avanzati (ISA) dell’Università di Bologna per l’anno accademico 2019/2020, ISA Topic “Identity: one, none, one hundred thousand”, Bologna, ISA - Sala Rossa di Palazzo Marchesini, 24 ottobre 2019.

Per l’anno accademico 2020/2021 dell’Istituto di Studi Avanzati – ISA dell’Università di Bologna dedicato ad iniziative sul tema del “falso”, cura l’attività di ricerca e di formazione su Art of fake, fake in art and in the art market.

Dal 2017 professor presso l’Institute of National History della Ss. Cyril and Methodius University, Skopje, Repubblica della Macedonia del Nord, e la Faculty of Theology St.Clement of Ohrid.

Attività istituzionali e incarichi accademici

Dall’anno accademico 2007 – 2008 è nel Consiglio Direttivo del Master Universitario di I livello della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia in Catalogazione Informatica dei beni culturali.

In data 16 marzo 2006 è stata nominata Presidente del Corso di laurea specialistica in Storia, Conservazione e Tutela delle opere d’arte presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, sede di Ravenna, per il triennio accademico 2005/2006 – 2007/2008; successivamente, sino all'ottobre del 2012, ha presieduto il Corso di Laurea magistrale in Storia e conservazione delle opere d’arte.

Unitamente a Gian Paolo Brizzi, direttore dell’Archivio Storico dell’Università di Bologna, si è occupata dell’archiviazione e della conservazione dei ritratti componenti l’iconoteca storica dell’Ateneo, sulla quale ha relazionato in occasione del Convegno per i 25 anni della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII (Siracusa 2004). Tale lavoro ha condotto alla realizzazione di una mostra che è stata allestita nelle sale dei Musei Universitari di Palazzo Poggi (4-11-2005/ 8-1-2006). L’esposizione, dal titolo La scienza allo specchio dell'arte, curata dalla studiosa e Walter Tega, inserita nelle Celebrazioni del IV centenario della morte di Ulisse Aldrovandi promosse dal MiBac, dal Miur, dall'Università di Bologna, ENEA, ha portato al riallestimento delle sale marsiliane del Museo di Palazzo Poggi, ed è stata accompagnata dalla pubblicazione di un volume a cura di D. Biagi Maino, L'immagine del Settecento da Luigi Ferdinando Marsili a Benedetto XIV ("Archivi di arte antica", Umberto Allemandi & C., Torino 2005).

In ragione dei suoi studi sui rapporti tra le arti del disegno e la scienza, ha preso parte alle celebrazioni per il Terzo centenario della nascita di Carlo Linneo curando, unitamente a Nello Bagni e Giovanni Cristofolini, una mostra dedicata a Linneo a Bologna. L'arte della conoscenza, patrocinata da Accademia delle Scienze di Bologna, Accademia Nazionale dei Lincei, The Linnean Society of London, Swedish Royal Academy of Sciences, Società Botanica Italiana e promossa dall'Università di Bologna, il cui catalogo è stato curato dalla studiosa e G. Cristofolini (Torino, Umberto Allemandi & C., 2007).

Nel 2017 ha promosso la stipula della Convenzione per la realizzazione e gestione delle attività espositive e convegnistiche fra il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna e la Fondazione Marignoli di Montecorona (Spoleto).

Nel 2019 ha promosso la stipula della Convenzione quadro fra l’Università di Bologna e Assorestauro per lo svolgimento di attività di studio, ricerca e formazione nel campo della conservazione e del restauro dei beni culturali, e ne presiede il Comitato di Gestione e Coordinamento.

Nel 2005 ha fatto parte della commissione di concorso per ricercatore universitario di Museologia e critica artistica e del restauro (L-ART/04) presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Nel 2006 ha fatto parte della commissione di concorso per professore associato di Storia e tecnica del restauro (L-ART/04) presso l’Università degli Studi di Roma III.

Appartenenza a comitati scientifici e editoriali

Dal 1991 è membro della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII e della consorella inglese.

Dal 1991 è socio effettivo e fondatore e membro del comitato direttivo dell’Istituto per la Storia della Chiesa di Bologna.

Dal 1995 è inserita nell’International Directory of Eighteenth-Century Studies della Voltaire Foundation di Oxford.

Unitamente a Marco Ciatti (Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure), G. Bonsanti (Università di Firenze), C. Acidini (già Soprintendente del polo museale fiorentino) e S. Rinaldi (Università della Tuscia) dirige una collana di testi sulla Storia e teoria del restauro, edita da EDIFIR, Firenze, che conta al presente 34 titoli di cui 9 nella sezione Documenti e 25 nella sezione Studi.

In qualità di membro del comitato scientifico e di quello organizzatore collabora con l’Institute of National History della Ss. Cyril and Methodius University, Skopje, la Faculty of Theology St.Clement of Ohrid, l’Euro-Balkan University, il Ministero della Cultura della Macedonia del Nord e la Municipalità di Skopje all’organizzazione dell’International Scientific Symposium "Days of Justinian I", giunto nel 2020 alla nona edizione.

É membro del comitato scientifico della rivista internazionale di studi Cities of Memory. International Journal on culture and Heritage at Risk, edita da Edifir, prima rivista dedicata a questioni e al dibattito sulla protezione dei beni culturali in zone a rischio antropico e naturale.

É membro del Comitato BSC Bologna Sanità e Conoscenza.

Premi e riconoscimenti

La sua relazione finale presso la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte R. Longhi di Firenze è stata scelta per la pubblicazione negli Annali della Fondazione medesima: Gli inizi dei Gandolfi e la cultura artistica bolognese alla metà del Settecento, in "Annali della Fondazione di studi di storia dell’arte R.Longhi", II, Pisa 1989, pp.125-143.

Nel 2001 ha ricevuto incarico dal Comune di Cento di organizzare una mostra dedicata alla pittura dei Gandolfi, che ha realizzato, su suo intero progetto, nel 2002, curandone tutti gli aspetti (scientifici, didattici, allestitivi). Tale esposizione, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica C. A. Ciampi, dal titolo Gaetano e Ubaldo Gandolfi. Opere scelte, ha goduto della collaborazione dei principali musei europei (Louvre, Parigi; Ashmolean, Oxford; Dublin Castle Art, Irlanda; Uffizi, Firenze; Museo Nazionale, Pisa; Pinacoteche di Stoccarda ed Augsburg, ecc.) e americani (North Carolina Museum of Art); alla redazione del catalogo, da lei diretto, hanno contribuito studiosi italiani e stranieri per le schede e P. Rosemberg e N. Turner con saggi tematici. La scelta della sede per la mostra ha comportato la riqualificazione dell’edificio dell’ex-chiesa di San Lorenzo in Cento, già in condizione di degrado.

Nel 2016 ha organizzato per incarico di Franco Maria Ricci nella sua sede museale del Labirinto della Masone la mostra Gaetano Gandolfi e i volti della scienza nella Pinacotheca Bassiana di Bologna (20 febbraio – 4 aprile 2016), con la collaborazione dell’Università di Bologna e del Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Parma, curando la pubblicazione del catalogo dell’esposizione e di una monografia sulla raccolta di ritratti della Pinacotheca Bassiana (Gaetano Gandolfi. I volti della scienza nella Pinacotheca Bassiana di Bologna, 176 pagine, 68 riproduzioni a colori di acquerelli, formato 17 x 24 cm, prefazione di Francesco Ubertini, testi di Donatella Biagi Maino, Franco Maria Ricci editore in Parma).

«Fedele alla propria tradizione, la Fondazione Franco Maria Ricci riscopre autori importanti, spesso noti agli esperti e agli appassionati, ma ancora distanti dal grande pubblico. Gaetano Gandolfi è un artista versatile e raffinato che ha segnato la storia del Settecento bolognese. La sua meravigliosa e inedita serie di ritratti ad acquarello dei grandi botanici e naturalisti della storia,esposta per la prima volta al pubblico al Labirinto della Masone, è lo spunto per narrare lo stretto legame che nell’Italia XVIII secolo ci fu tra le accademie degli artisti e quelle degli scienziati. Il catalogo della mostra Gaetano Gandolfi e i volti della scienza nella Pinacotheca Bassiana di Bologna presenta per la prima volta al pubblico una straordinaria collezione di ritratti ad acquerello di illustri scienziati eseguiti da Gaetano Gandolfi, pittore bolognese poco noto ma estremamente talentuoso. Il volume, oltre ad un approfondimento sul pittore e su Ferdinando Bassi, committente del progetto di Gandolfi, presenta le biografie dei sessantotto scienziati e un'analisi critica di ciascun ritratto, ed è il proseguimento del percorso tra arte e scienza intrapreso da Franco Maria Ricci nei suoi volumi» (dal sito web della Fondazione Franco Maria Ricci).

Altre attività

Ha pubblicato la sua tesi di laurea nella collana Documenti dell'Istituto per i Beni Artistici e Culturali della Regione Emilia-Romagna diretta da Andrea Emiliani (1981): Marcello Oretti e il patrimonio artistico del contado bolognese, Documenti/15 dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Bologna 1981, pp.145, 52 ill. bn. Ha quindi svolto attività di catalogazione per la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Bologna, partecipando alla realizzazione di alcune mostre volte alla conservazione, attraverso la conoscenza dello stato dell’arte, del patrimonio culturale e storico-artistico dell’antico territorio delle Legazioni Pontificie, proseguendo lo studio della cultura pittorica sei-settecentesca italiana, oggetto precipuo, unitamente a questioni di conservazione e restauro, dei suoi interessi.

Ha studiato con Carlo Volpe, apprendendo metodo di ricerca e di riconoscimento delle opere d’arte. Ha collaborato a opere collettive coordinate da Giuliano Briganti e Federico Zeri, quali: La natura morta nell'Emilia Occidentale, in La natura morta italiana, vol. I, a cura di F. Zeri, Milano, 1989, pp.384-393; La pittura in Emilia-Romagna nella seconda metà del Settecento, in La pittura in Italia: il Settecento, a cura di G. Briganti, Milano 1989, pp. 252-274.

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 12 giugno 1984, collabora a riviste e giornali del settore (Avvenire, Il Giornale dell’Arte, Aboutartonline, ecc.).

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