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Barbara Monti

Professoressa ordinaria

Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie

Settore scientifico disciplinare: BIO/09 FISIOLOGIA

Temi di ricerca

Parole chiave: neuroinfiammazione neurodegenerazione microglia interazioni glia-neuroni meccanismi molecolari AGC-1 deficiency colture primarie sopravvivenza neuronale neuroprotezione memoria drug screening modelli in vitro modelli in vivo demielinizzazione epigenetica malattie neurodegenerative malattie demielinizzanti malattie del neurosviluppo malattie genetiche malattie rare esosomi miRNA RNA non codificanti acetilazione degli istoni precursori di oligodendrociti cellule staminali neurali neurosfere modelli 3D cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) co-colture immunomodulazione neurorigenerazione ritmo circadiano supplementazioni dieta chetogenica

1. Ruolo della microglia nella protezione neuronale e sua alterazione in condizioni neuropatologiche: focus sulla SLA (finanziato dall'ALS association, in collaborazione col Dott. Giampaolo Zuccheri, FaBiT);

2. Interazioni tra cellule gliali e neuroni nella fisiopatologia del S.N.: ACG-1 deficiency (finanziato dalla Fondazione Telethon, in collaborazione col Dott. Massimo Lasorsa, CNR-Bari, e con la Prof.ssa Laura Mercolini e il Dott. Federico Giorgi, FaBiT);

3. Screening e studio dell'effetto di piccole molecole di sintesi sulla sopravvivenza/morte neuronale e sull'attivazione gliale in collaborazione con la Prof.ssa Maria Laura Bolognesi (FaBiT);

4. Meccanismi molecolari, epigenetici e ruolo della microglia nella memoria ippocampo-dipendente. 



1.       Ruolo della microglia nella protezione neuronale e sua alterazione in condizioni neuropatologiche: la microglia svolge un ruolo fondamentale non solo negli stati patologici, ma anche nella fisiologia cerebrale. In particolare, si è visto che la microglia produce fattori neuro protettivi e pro-survival. Pertanto, stiamo cercando di identificare, sia dall'analisi di fattori neuro protettivi già noti, che mediante la proteo mica,  i fattori secreti dalla microglia e studiarne l'effetto in modelli di neuro degenerazione in vitro ed in vivo, nonchè la loro alterazioni in condizioni neuropatologiche. In particolare, ci siamo focalizzati sul rilascio attraverso esosomi di proteine e miRNA, per comprendere il loro suolo nella neuroinfiammazione nella SLA (finanziato dall'ALS association, in collaborazione col Dott. Giampaolo Zuccheri, FaBiT);

2.      Interazioni glia-neuroni nella fisiopatologia del SN: ACG-1 deficiency. Le interazioni tra le cellule gliali (astrociti, microglia e oligodendrociti) sono essenziali per la sopravvivenza e la funzionalità dei neuroni. Utilizzando modelli in vitro ed in vivo, incluse cellule cerebrali derivate da iPS umane, stiamo studiando i meccanismi di segnalazione reciproca fra queste cellule in condizioni fisiologiche e se e come vengano alterati in condizioni patologiche. In particolare ci stiamo occupando di studiare queste interazioni nella AGC-1 deficiency, una malattia genetica rara causata da un difetto nel gene che codifica per l'AGC-1 e che provoca degenerazione mielinica e morte neuronale con gravissimi effetti neurologici (finanziato dalla Fondazione Telethon, in collaborazione col Dott. Massimo Lasorsa, CNR-Bari, e con la Prof.ssa Laura Mercolini e il Dott. Federico Giorgi, FaBiT);

3.      Screening e studio dell'effetto di piccole molecole di sintesi sulla sopravvivenza/morte neuronale e sull'attivazione gliale: in collaborazione con la prof. Maria Laura Bolognesi, stiamo effettuando lo screening e lo studio dell'effetto di piccole molecole di sintesi sulla sopravvivenza e/o morte neuronale e sull'attivazione gliale, con particolare riferimento allo shift fenotipico (M2 vs. M1) della microglia.

4. Meccanismi molecolari, epigenetici e ruolo della microglia nella memoria ippocampo-dipendente: è noto che la memoria a lungo termine richiede espressione genica, che è regolata sia tramite fattori di trascrizione, sia tramite meccanismi epigenetici, sia a seguito dell'infiammazione e quindi dell'attivazione microgliale. Utilizzando il test comportamentale del contextual fear conditioning e dell'inhibitory avoidance, stiamo studiando i meccanismi molecolari ed epigenetici della memoria nell'ippocampo di roditori e la loro regolazione in condizioni infiammatorie in condizioni di controllo o dopo trattamenti.