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Andreina Milan

Ricercatrice confermata

Dipartimento di Architettura

Settore scientifico disciplinare: CEAR-09/A Composizione architettonica e urbana

Temi di ricerca

Parole chiave: Recupero urbano Margine urbano Morfologia urbana e territoriale Architettura residenziale Emigrazione intellettuale Ibridazione urbana Città-cluster Retrofitting energetico Identità culturale Cultura industriale Architettura Città giardino Germania Storia Urbana

La “città ricodificata” – Rigenerazione e ibridazione urbane -  Prassi operativa, sperimentazione, ricerca.

Scopo della ricerca – che accoglie ed elabora le risultanze di  ricerche poliennali sulla città tedesca e italiana, sperimentazioni didattiche nell'ambito dell'innovazione nell'edilizia eco-efficiente, e di studi in ambito PRIN – è la riflessione teorica sulla città  e sulle tematiche del recupero delle “aree interclusive” e periferiche storiche e recenti, delle città medie e nelle cinture metropolitane. Unitamente agli interventi di edilizia sociale si intende rivolgere massima attenzione alla prassi operativa e teorica della progettazione architettonica nella realtà urbana europea e italiana. I nuclei tematici complessi – la città sprawls, i margini urbani, la rigenerazione urbana - affiancando e attualizzando le risultanze degli studi morfo-tipologici elaborati tra gli Anni Sessanta e Ottanta. L'occasione sono le politiche di recupero di nuclei ancora significativi e capaci di fornire identità e qualità urbana alle nuove e vecchie comunità insediative, con particolare attenzione al recupero dei quartieri abitativi sociali, dove insistono ceti deboli e svantaggiati, nuova e vecchia immigrazione. Nella prima fase della ricerca si è studiata - attraverso la lettura ed interpretazione dei sedìmi storici ancora leggibili  - la possibilità di recuperare ed applicare la lettura corboziana del territorio come palinsesto. Nella seconda fase, più propriamente operativa, si è affrontata - con analisi di casi studio posti nella realtà residenziale piemonteste e romagnola, la possibilità di intervenire con pratiche innovative e tradizionali - retrofitting energetico e recupero funzionale - allo scopo di rigenerare  il patrimonio edilizio in un quadro di generale riorganizzazione dei settori urbani in termini di sostenibilità.

Si tratta dunque di esplicitare le ottemperanze di carattere normativo, tecnologico e gestionale della sostenibilità, per declinarle in termini qualitativi e prestazionale, anche dal punto di vista formale. Fondere cioè la netta ed e incisiva scelta di innovazione tecnologica con le peculiarità e la vocazionalità dei tessuti edilizi italiani: privilegiando la qualità degli spazi e della scena urbana.

 



La “città ricodificata” – Rigenerazione e ibridazione urbane -  Prassi operativa, sperimentazione, ricerca.

Oggetto della ricerca – che accoglie ed elabora le risultanze di  ricerche poliennali sulla città tedesca e italiana, sperimentazioni didattiche nell'ambito dell'innovazione nell'edilizia eco-efficiente, e di studi in ambito PRIN – è la riflessione teorica sulla città  e sulle tematiche del recupero delle “aree interclusive” e periferiche storiche e recenti, delle città medie e nelle cinture metropolitane.  Da circa un decennio, la ricerca progettuale e teorica della progettazione architettonica ha individuato nuclei tematici complessi – la città sprawls, i margini urbani -  affiancando e attualizzando le risultanze degli studi morfo-tipologici elaborati tra gli Anni Sessanta e Ottanta. Il progressivo spostamento dell'interesse dai Grand Ensemble dei nuovi quartieri di espansione, alla realtà sedimentata dei Centri Antichi non ha tuttavia dedicato impegno e sufficiente analisi riguardo alle tematiche del recupero delle “aree interclusive”. L'occasione sono le politiche di recupero di nuclei ancora significativi e capaci di fornire identità e qualità urbana alle nuove e vecchie comunità insediative, con particolare attenzione al recupero dei quartieri abitativi sociali, dove insistono ceti deboli e svantaggiati, nuova e vecchia immigrazione. Nella prima fase della ricerca si è studiata - attraverso la lettura ed interpretazione dei sedìmi storici ancora leggibili  - la possibilità di recuperare ed applicare la lettura corboziana del territorio come palinsesto. Nella seconda fase, più propriamente operativa, si è affrontata - con analisi di casi studio posti nella realtà residenziale piemonteste e romagnola, la possibilità di intervenire con pratiche innovative e tradizionali - retrofitting energetico e recupero funzionale - allo scopo di rigenerare  il patrimonio edilizio in un quadro di generale riorganizzazione dei settori urbani in termini di sostenibilità.

Contenuti teorici e metodologici: Il caso tedesco analizzato si inquadra nello studio delle politiche di insediamento e di edilizia sociale determinata dalla crisi degli alloggi di era post bellica (1945-1960) e ai nuovi fenomeni di immigrazione o inurbamento dei decenni Sessanta e Novanta, determinati dalle congiunture politiche della costruzione del Muro di Berlino (1963) e della sua caduta (1989). Nel caso italiano, il processo parte dalla ‘individuazione e, laddove possibile, recupero [talvolta, ricostruzione] degli spazi rappresentativi dei nuclei antichi e delle porzioni di tessuto storico-insediativo, sconvolti o condizionati dallo sviluppo industriale. I temi considerati sono: la ricerca delle trame, dei tracciati e degli orientamenti originari per il riordino e recupero formale dello spazio identitario collettivo come chiave interpretativa per nuovi interventi e modifica di quelli pregressi che tiene conto delle “inclusioni” paleoindustriali e insediative recenti. Si intende indagare allao scopo di individuare le influenze determinate dagli eventi occorsi nel secondo dopoguerra, nella rete dei percorsi storici del territorio agrario e aperto e nel paesaggio fluviale. Analisi e studio della ri-configurazione formale della scena urbana mediante interventi di retrofitting energetico. Valutazione degli interventi di carattere viabilistico, di difesa acustica e  per la mitigazione degli effetti indotti dal traffico veicolare.

Casi studio: La ricerca ha posto in evidenza i caratteri di analogia e originalità delle esperienze internazionali, svolte prevalentemente in ambito germanofono (Berlino: Maerkisches Viertel; Dresden-Gorbitz: Kraeuter Siedlung; Dresden-Hellerau, Gartenstadt).

Dal 2008 al 2012 sono state avviate collaborazioni scientifiche con Docenti e Ricercatori della II Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, nonché enti territoriali e di cultura architettonica dell'area metropolitana piemontese. Nel corso delle attività di laboratorio di sintesi finale "Architettura eco-efficiente" sviluppata in collaborazione con il prof. A. Boeri, sono state avviate collaborazioni con gli enti locali della Regione E.R. in particolare con la città di Cesena (a.a. 2008-'09), per il recupero e progettazione di edifici scolastici e con le città di Forlì e Bertinoro (a.a. 2009-'10), per interventi di rigenerazione urbana di edifici e complessi di edilizia sociale e scolastica posti nei quartieri residenziali di frangia. La ricerca ha evidenziato  i caratteri di innovazione e ricerca operate nel progetto architettonico sviluppato in ambito universitario o istituzionale con concrete proposte di intervento.

Collaborazioni istituzionali e scientifiche nazionali: Ha collaborato con la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino – ATC Torino- Comune di Altessano-Venaria Reale - Comune di Forlì - ACER - Comune di Bertinoro (FC).

Risultati attesi: ---