Andrea Ardizzoni

Chiarimenti in merito alle domande dell’esame scritto del 14/2/23

Chiarimenti in merito alle domande dell’esame scritto del 14/2/23

1. La domanda n 28, relativa alla somministrazione transdermica di oppiacei, è stata sbagliata dalla quasi totalità degli studenti (forse perché mal formulate le opzioni di risposta o argomento non sufficientemente sviluppato a lezione). Per questo motivo non è stata considerata nella valutazione dell’esame
2. La domanda 18 è stata sbagliata da circa la metà degli studenti. In questo caso però, la domanda e le relative opzioni di risposta, erano correttamente formulate e trovano adeguato riscontro nelle lezioni fatte e relative slides. Per “stadiazione” si intende la verifica mediante esami strumentali dello stadio di malattia, ovvero dell’estensione della stessa a livello di tutto l’organismo. In altre parole, non solo lo studio dell’estensione locale della malattia (ovvero del T e dell’N) ma, soprattutto, dell’M (ovvero la ricerca di eventuali metastasi a distanza che, nel caso del tumore prostatico, possono verificarsi a livello soprattutto osseo e, più raramente, di organi quali il polmone ed il fegato). Serve pertanto effettuare esami che consentano di studiare adeguatamente questi distretti corporei. L’ecografia addomino-pelvica (risposta a.) studia adeguatamente l’addome e la pelvi ma non il torace e le ossa. La PET FdG (risposta b.) non si fa nel tumore prostatico (si usano altri traccianti come la colina o il PSMA). La RMN multiparametrica prostatica (risposta c.) è sicuramente l’esame di elezione per la diagnosi e la stadiazione “locale” del tumore prostatico, ma vede solo T ed N (non ci da informazioni su M). Quindi solo la TAC torace-addome-pelvi + la scintigrafia ossea (risposta d.), consentono di studiare adeguatamente il parametro T + N + M e consentire una stadiazione completa del tumore prostatico.

Pubblicato il: 15 febbraio 2023