Dal 2001 si occupa di Attività didattiche laboratoriali di ricerca sull’inclusione. La sua ricerca in campo pedagogico inizia all' Accademia di Belle Arti di Bologna dove ha approfondito i temi della Fenomenologia delle Arti contemporanee nei laboratori didattici per bambini con Bisogni educativi speciali. In particolar modo ha potuto approfondire i temi della Pedagogia Generale e Speciale, dopo la seconda Laurea in Filosofia, nel corso di Specializzazione SISS per il Sostegno (Università di Bologna). Il suo interesse per le problematiche dell'apprendimento, spinta ad analizzare ulteriormente tale ambito grazie al corso di Laurea Magistrale in Pedagogia (Università di Bologna). Nel corso del Dottorato di Ricerca in Scienze Pedagogiche ha indagato i problemi psico-pedagogici legati ai Disturbi Specifici di Apprendimento, ai disturbi dello Spettro Autistico e al Mutismo Selettivo, facendone oggetto di approfondita trattazione nella stesura di una tesi interdisciplinare in Pedagogia Generale e Pedagogia Speciale dal titolo “
Per una pedagogia della parola muta. Educazione estetica e disagi della comunicazione” (pubblicazione). In questa ricerca Alessia Lusardi ha indagato la
parola-muta come l’
appello silente di quei bambini e adolescenti che non riescono ad esprimere in parole le emozioni e le loro difficoltà psicologiche. Secondo l'autrice, infatti, la
parola-muta è un bisogno indicibile che richiama la responsabilità dell’educatore a riconoscere il diritto della persona, per donare nuove forme di possibilità comunicativa ai Bisogni Espressivi Speciali attraverso i linguaggi non verbali