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Alessandro Tognon

Professore a contratto

Dipartimento di Architettura

Temi di ricerca

Parole chiave: Rudolf Schwarz. La costruzione dello spazio sacro

RUDOLF SCHWARZ. LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO SACRO

 ABSTRACT

La ricerca si pone l’obiettivo di far emergere il programma compositivo che l’architetto Rudolf Schwarz ha messo a punto tra la fine del XIX secolo e l’anno 1961¹, nella definizione di una propria teoria progettuale sul tema dello spazio sacro liturgico. Egli era un uomo dalla visione ampia, il suo pensiero era l’emblema di un uomo vivente lo spazio del reale, che con discrezione si spinge ai confini dell’intelligibile. Le sue qualità di architetto o come preferiva definirsi di “costruttore” di chiese, esprimevano una tale dedizione nei confronti del sacro che la critica ha spesso messo in secondo piano l’enorme lavoro su progetti di pianificazione urbana e la grande qualità degli edifici museali per la città di Colonia, solo per citare le più conosciute tra le sue architetture civili. La gestione della sua grande eredità culturale, degli scritti e soprattutto dei numerosi progetti, induce a stabilire con discrezione alcune regole di partenza, guide conoscitive del suo lavoro che generano una, o una serie, di molteplici possibilità intepretative del suo operare come architetto e pensatore.

A partire dall’individuazione dei tipi architettonici utilizzati e dal rapporto che si instaura tra questi con la storia, la liturgia, il luogo, la vasta sperimentazione progettuale viene analizzata e selezionata, sino a definirsi in un Atlante di sessanta chiese, dalle quali si evidenziano sia la continuità con le precedenti esperienze della tradizione architettonica europea, in particolare renana, sia il concreto contribuito al dibattito sul moderno in architettura. Con un certo grado di approssimazione le chiese di Schwarz, progetti e realizzazioni, possono essere classificate in grandi "famiglie" riconducibili a "forme corrispondenti"²: il tipo a “basilica”, il tipo a “croce” e il tipo ad “aula”. Tuttavia bisogna precisare che questa classificazione è basata su un'interpretazione che considera altrettanto importanti le numerose e complesse variazioni e contaminazioni formali e tipologiche presenti in ogni progetto.

All’interno di questi progetti che Schwarz nomina “prototipi”³, intesi come semplificazioni formali che nel realizzarsi necessitano di una scelta tipologica, Rudolf Schwarz pose, a partire dagli anni venti, le basi per una moderna idea spaziale e collettiva di celebrazione del rito cristiano.

Una certa attenzione si profila anche nei confronti dei luoghi in cui i progetti vengono ideati (situazione morfologica urbana, posizione del nuovo edificio sacro nel tessuto esistente, prospettive urbanistiche che il nuovo intervento ha generato).

Questa tesi, accanto alla documentazione originale, disegni e materiale iconografico di Rudolf Schwarz, si avvale di una serie di progetti e varianti di una selezione di chiese, reinterpretate, ridisegnate e rielaborate graficamente. Obiettivo della ricerca è comprendere a fondo quanto architettura e sacro, progetto e liturgia, coincidano da un punto di vista ideologico ancorché formale. Quanto cioé l’architettura, caratterizzata dalla permanenza delle sue forme ereditate dalla storia, risulti essere indipendente dalla funzione liturgica e quanto allo stesso tempo possa suggerirne nuove possibilità. Questo tra le dinamiche di un modernismo e di un tecnicismo incessante che in quel tempo consentivano di certo nuove possibilità costruttive ma anche il rischio di una perdita di valori dello spazio architettonico, nel rapporto tra il significato stesso dell’architettura con la sua costruzione.

 

[1] E’ questo un periodo che comprende una intera stagione del movimento moderno in architettura che coincise con una ricerca sperimentativa pre-conciliare sul tema del rinnovamento dello spazio liturgico.

[2] Antonio Monestiroli, L’architettura della realtà, Allemandi, Torino 2010, p.45-46.

[3] Rudolf Schwarz si laurea nel 1923 come dottore ingegnere con una tesi dal titolo Frühtypen der rheinischen Kleinkirche (tr. It. Prototipi di piccole chiese renane), presso la Technische Hochschule di Berlino.

 

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