I risultati non incoraggianti ottenuti nel trattamento della
malattia di Alzheimer con i farmaci presenti sul
mercato ci hanno fortemente motivato nell'intraprendere una
nuova strategia rivolta all'individuazione di
molecole multifunzionali, cioè singole entità chimiche dotate di
attività biologiche multiple, tutte benefiche nel combattere la
malattia. Questo approccio che abbiamo definito come “multi-target-directed
drug design strategy” emerge come un paradigma innovativo e
promettente nella scoperta di farmaci per la cura di malattie
multifattoriali, quali sono le patologie neurodegenerative.
Riteniamo, inoltre, che esso possa risultare vincente contro patologie con prblematiche di resistenza, come le malattie infettive.
In queste due aree terapeutiche si sviluppano appunto i temi centrali della nostra linea di
ricerca:
1- progettazione, sintesi e
valutazione biologica di ligandi multitargert per la terapia e
lo studio della malattia di Alzheimer (AD)
2- progettazione, sintesi e
valutazione biologica di ligandi multtarget per la terapia e
lo studio delle malattie tropicali dimenticate
1) La comunità scientifica ha oggi raggiunto un sostanziale
consenso sul fatto che l'eziologia dell'AD sia multifattoriale e
che quindi richieda farmaci ad azione multipla, in grado cioè di
indirizzarsi verso diversi target e pathway
patogenetici coinvolti. In questa prospettiva, inizialmente l'uso
di combinazioni di farmaci si è rivelato promettente e seguito
nella pratica clinica, ma non ha condotto a risultati definitivi.
Al contrario, lo sviluppo di farmaci multifunzionali
(Multi-Targeted-Directed Ligands, MTDLs) sembra possedere un
maggiore potenziale terapeutico. Intuitivamente l'uso di un solo
farmaco con diverse azioni farmacologiche ha inerenti vantaggi
rispetto alla combinazione di farmaci: non presenta lo svantaggio
dovuto alla somministrazione contemporanea di diversi principi
attivi con diversi profili di biodisponibilità, farmacocinetica e
metabolismo. Inoltre, non è trascurabile il fatto che essi
semplificherebbero notevolmente il regime terapeutico dei pazienti
AD, che presentano i risaputi problemi di compliance.
2) Tripanosoma e Leishmania sono i vettori eziologici di una serie
di malattie, quali la malattia di Chagas, la malattia del sonno
africana e la leishmaniosi nelle sue varie forme, tristemente note
con il termine di malattie tropicali dimenticate. In Africa, Sud
America e Asia sono presenti devastanti malattie che colpiscono
milioni di individui, ma la condizione di generalizzata povertà fa
sì che le industrie farmaceutiche, non avendo ritorno economico,
non investano nella ricerca di nuovi farmaci. Per questo motivo è
una responsabilità inderogabile del settore accademico e pubblico
l'assicurare una ricerca di base in questo campo. Inoltre, in seguito a mutate condizioni climatiche (global warming) e flussi migratori, la leishmaniosi è oggi una malattia emergente o ri-emergente in molti paesi del bacino del Mediterraneo.