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Francesca Sbardella

Professoressa ordinaria

Dipartimento di Storia Culture Civiltà

Settore scientifico disciplinare: M-STO/06 STORIA DELLE RELIGIONI

Temi di ricerca

Parole chiave: strutture e processi del fatto religioso monachesimo corporalità antropologia delle religioni cultura materiale patrimonio

 

- antropologia delle religioni, con particolare interesse alle pratiche non istituzionali e alle dinamiche ecclesiastiche;

- monachesimo;

- cultura materiale: oggetti 'sacri', oggetti d'affezione, feticci;

- simbologie del corpo e forme storiche di incorporazione;

- gruppi religiosi;

- pratiche legate al corpo morto (cremazione, ibernazione, sepoltura).


Famiglie da soli. L'esperienza monastica come riscrittura delle logiche identitarie e aggregative nella storia.  
Si intende studiare, nelle sue diverse forme di attualizzazione, il nucleo sociale della comunità monastica, da intendersi come gruppo di soggetti legati insieme da una comune finalità ascetico-devozionale. Un'indagine interdisciplinare che vuole verificare, attraverso l'esplorazione di situazioni monastiche appartenenti a tradizioni, aree geografiche ed epoche diverse, se sia possibile applicare a questo particolare gruppo sociale il concetto di famiglia, intesa come “an abstraction relating to the network of relationships based upon birth (either real or fictive) and marriage” (Hanson 1994, pp. 183-194).  Se tematiche come quella della famiglia e delle forme di aggregazione ascetico-monastiche sono oggi oggetto di studio da parte di specialisti di varie discipline, il concetto di ‘famiglia monastica' è invece pressoché inesplorato. In un momento storico in cui l'istituto della famiglia è ripetutamente messo in discussione (Remotti 2008) e in cui ci si interroga sempre più spesso sulla coesistenza nel mondo di ambienti religiosi anche distanti, è nostra convinzione che questo concetto possa fornire innovative e stimolanti chiavi di lettura al fenomeno del monachesimo e dell'ascetismo, favorendo anche un ripensamento dei fondamenti del concetto stesso di famiglia, dei suoi vincoli, dei suoi limiti e delle sue aperture. La sfida consiste nel capire quali categorie interpretative siano utilizzate dagli attori sociali stessi per costruire se stessi e per auto-rappresentarsi, tenendo conto sia della comunità entro la quale i religiosi scelgono di ritirarsi, sia della società esterna con cui, nonostante la propria rinuncia al mondo, comunque si rapportano. La comunità monastica sarà così indagata sia in un'ottica introversa, volta a inquadrare le modalità di interazione tra i suoi membri, sia secondo un'ottica estroversa, finalizzata alla disamina dei rapporti dei religiosi con il mondo esterno.