Le mie attività di ricerca sono incentrate su:
1. la funzione dell'imitazione come abilità che ci
permette di apprendere movimenti complessi per osservazione. Tale
apprendimento si realizza in tutto l'arco di vita dell'individuo ed
è massimo nel periodo evolutivo. Sono state finora svolte ricerche
su due processi che permettono di riprodurre i movimenti (una via
che recupera le informazioni che già possediamo, contenute in
memoria a lungo termine, ed una seconda via che permettere di
decomporre le azioni viste in elementi più semplici, per traslarli
in atti motori) e i fattori che ne determinano la selezione.
Attualmente, si intende sviluppare la ricerca su:
- le are prefrontali che presiedono al controllo e
alla supervisione delle aree parietali preposte al controllo
motorio;
- il ruolo della rappresentazione corporea
nell'imitazione, sia in soggetti sani (adulti e bambini) che in
pazienti con lesioni cerebrali;
- i processi di consolidazione durante il sonno di
informazioni motorie dichiarative e procedurali, sia in soggetti
normali che con disturbi cronici del sonno;
- i fattori che influenzano lo switching tra i due
processi in individui sani e cerebrolesi;
2. i processi cognitivi e cerebrali che presiedono la
rappresentazione del corpo. In particolare, si intende
studiare “se” e “quali” siano le modificazioni indotte da
alterazioni di tipo fisico (ad es. assenza congenita di un arto,
amputazione traumatica di un arto, trapianto di un arto) e
come differenti rappresentazioni del corpo principalmente legate
all'azione (schema corporeo) o alla rappresentazione visuo-spaziale
(rappresentazione strutturale del corpo) interagiscano tra
loro.
3. i processi cognitivi e i substrati anatomici coinvolti
nell'interazione con gli oggetti e la loro
rappresentazione d'uso, sia in individui sani che con
lesioni cerebrali. A questo scopo, si intendono utilizzare sia
approcci sperimentali comportamentali classici che la stimolazione
magnetica transcranica (TMS). Inoltre, si vuole procedere alla
verifica del modello cognitivo/funzionale derivante in pazienti con
lesioni cerebrali e particolari deficit legati al controllo motorio
(pazienti con aprassia ideativa ed ideomotoria).
4. indagare quali siano gli effetti di diverse tipologie di
attività fisica (open vs. closed skill) su molteplici
processi cognitivi nell'adulto (giovane ed anziano) e nel
bambino. Oltre ad un aspetto teorico, si intende sviluppare dei
possibili training fisici per il mantenimento delle abilità
cognitive nell'anziano sano e il rallentamento del declino
cognitivo negli individui con MCI (mild cognitive impairment).