Lorenzo Ghione

Il mio progetto di ricerca analizza come il regime tunisino abbia impiegato strategicamente la cooperazione in materia di migrazione con l'Europa per rafforzare la svolta autoritaria del 2021. Rimodellando le narrazioni securitarie-umanitarie europee sulla migrazione, la Tunisia ha trasformato la gestione della migrazione in uno strumento di politica statalista, accusando gli attori stranieri di interferire e alimentando la sfiducia contro il "decennio democratico" che ha seguito la rivoluzione del 2011. In precedenza gestite da ONG e OI, il regime ha ricentralizzato le funzioni migratorie e la cooperazione con l'UE in tale ambito. Questa politica migratoria rispecchia strategie più ampie di costruzione dello Stato e sopravvivenza del regime, intrecciando pratiche repressive con discorsi di legittimazione. La città di Sfax esemplifica questo cambiamento, passando da centro di gestione umanitaria della migrazione a luogo di intensa repressione  contro i migranti.