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Luca Ferrari

Associate Professor

Department of Education Studies "Giovanni Maria Bertin"

Academic discipline: M-PED/03 Methodologies of Teaching and Special Education

News

Una proposta internazionale di corso open access (MOOC) per l’educazione permanente

 

Il 28 febbraio 2018 si è concluso il progetto Erasmus+ Learning Toxicology through Open Educational Resources (TOX-OER), nato dalla collaborazione tra 7 atenei e centri di ricerca europei allo scopo di creare e condividere Risorse Educative Aperte (OER) nell’ambito della chimica e della tossicologia. Il team UNIBO è multidisciplinare e afferisce al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie (FaBiT) e al Dipartimento di Scienze dell’Educazione (EDU).

 

Le principali sfide affrontate nel progetto europeo TOX-OER

La prima sfida. Lavorare sullo sviluppo di competenze digitali nel campo dell’istruzione superiore. In altre parole, questo passaggio ha significato: rendere le università e i docenti universitari consapevoli del potenziale democratico dei MOOC; rendere i docenti universitari competenti e autonomi nella costruzione didattica di Open Educational Resources (video, ipertesti, quiz, giochi didattici ecc.). Considerando che una delle sfide che si presenta oggi dell'istruzione superiore è quella di favorire processi di democratizzazione e di diffusione di conoscenze scientifiche qualitativamente validate, il progetto TOX-OER, in questa direzione, ha favorito:

  • l’accesso gratuito a risorse didattiche (OER) pubblicate nella piattaforma MOOC di progetto.
    Tali risorse sono potenzialmente utilizzabili - da qualsiasi cittadino, studente o lavoratore - per
    una pluralità di scopi: formazione iniziale, continua e permanente.
  • Il potenziale riuso/adattamento in altri contesti formativi - e in altre piattaforme eLearning -
    delle singole OERs prodotte nel progetto TOX-OER.

La seconda sfida. Promuovere processi di partecipazione attiva dello studente durante la realizzazione di percorsi di insegnamento-apprendimento in rete. Il passaggio da una didattica esclusivamente trasmissiva e nozionista a una maggiormente interattiva e partecipativa è un obiettivo molto importante da raggiungere - anche nel campo della formazione online - per garantire il successo formativo di ogni studente. Il progetto TOX-OER ha previsto la realizzazione di alcuni rototipi di OERs e di ambienti creati ad hoc, open source, per sostenere l’implementazione di
didattiche attive in uno scenario online.

La terza sfida. Promuovere competenze, nel partenariato, legate alla progettazione didattica di percorsi di apprendimento in grado di valorizzare una pluralità di obiettivi cognitivi. Allo scopo di guidare i docenti nella costruzione dei percorsi didattici un ampio spazio, nella fase iniziale di TOXOER, è stato dato a momenti di formazione (in presenza e a distanza) mirati ad accompagnare i
docenti nella costruzione delle finalità del corso, degli obiettivi didattici e delle architetture didattiche
(scripts) di ogni modulo e di ogni unità di apprendimento.

La quarta sfida. Tradurre le OER nelle 7 lingue partner favorendo l’accesso e la fruizione dei contenuti
ad un’ampia platea di utenti non anglofoni. Questo aspetto è fondamentale se si vuole lavorare per
sostenere le dimensioni dell’internazionalizzazione, dell’accesso, della partecipazione e
dell’inclusione didattica e sociale. Per il progetto TOX-OER l’elemento dell’internazionalizzazione è al
contempo fortemente legato ad ogni contesto locale. Lo scopo è quello di perseverare e valorizzare
gli elementi culturali e linguistici che sono specifici di ogni contesto.

La quinta sfida. Valorizzare le competenze scientifiche di ogni partner per favorire l’autoproduzione di risorse didattiche. I beneficiari diretti e indiretti del progetto TOX-OER sono stati, tra gli altri, i docenti, le università e i centri di ricerca coinvolti in questa iniziativa. Alcuni docenti si sono sperimentati nei panni di “progettisti didattici” sviluppando, nel corso del tempo, alcune competenze specifiche legate alla progettazione didattica (soprattutto di percorsi di apprendimento attivo) e allo sviluppo di contenuti digitali pubblicati con licenze Creative Commons (le OERs).

La sesta sfida. Rendere sostenibile la sfida dell’Open Education nelle realtà universitariecoinvolte nel progetto. Questa è una delle sfide più grandi da perseguire non soltanto nel progetto europeo TOX-OER ma all’interno dell’intera comunità europea. L’adozione e l’implementazione basata sullo sviluppo, la produzione (o l’autoproduzione) e la diffusione di Open Educational Resources, richiede alle istituzioni (e alle università) importanti cambiamenti organizzativi e strutturali oltre che investimenti sulla formazione dei futuri ricercatori. Gli stessi ricercatori non possono ssere solamente considerati come “gli esperti di contenuto” ma dovranno possedere, allo stesso tempo, competenze pedagogiche e competenze legate all’inserimento e all’uso delle nuove tecnologie all’interno di precisi modelli di mediazione didattica. Il noto modello “Technology, Pedagogy and Content Knowledge - TPACK” (Koehler & Mishra, 2005) evidenzia, ad esempio, come un ricercatore deve essere competente rispetto all’intersezione tra tre tipi di conoscenza: pedagogia, contenuti disciplinari e tecnologia. Il ricercatore deve essere, quindi non tanto (non solo), competente relativamente alla tecnologia in sé, alla pedagogia e al contenuto specifico del suo ambito disciplinare, ma soprattutto in relazione alle intersezioni di questi domini, ovvero a quegli usi della tecnologia che supportano strategie pedagogiche adeguate in relazione alla sua materia d’insegnamento (Di Blas, Fabbri & Ferrari, 2018, in press).

I risultati di progetto: https://toxoer.com/intellectual-outputs/

  • Sito web del progetto TOX-OER.
  • Sillabo del corso online.
  • Libro “Challenges in Open Educational Resources: The Case of TOX-OER MOOC”.
  • Piattaforma Moodle-MOOC del progetto TOX-OER.
  • 2 prototipi di game interattivi.

Published on: April 19 2018