Tre sono le linee di ricerca attualmente sviluppate: 1. Il tema
della storia e filosofia dei diritti umani, intesa come ricerca
sulle diverse interpretazioni dei diritti umani nel corso della
storia costituzionale occidentale, dal sec. XVI al sec. XX. In
particolare, nell'ambito di questa linea di ricerca viene
affrontato il tema del fondamento dei diritti umani attraverso
l'approfondimento e la ricostruzione storica del concetto di
dignità. 2. La seconda linea di ricerca affronta il tema del
multiculturalismo considerandolo o come dottrina della tolleranza
tra diverse culture che coesistono nello stesso territorio(J. Raz),
oppure come esistenza di culture separate e regolate da differenti
regimi giuridici (ad es. B. Tibi). 3. La terza linea di ricerca -
alla quale e´rivolto il maggior impegno - analizza la storia del
diritto internazionale a partire dai secc. XVI-XVII (F. de Vitoria,
U. Grozio) fino alla realtà contemporanea, per ritrovare in queste
origini le radici dello "scontro di civiltà". Al fondamento di
questa prospettiva vi è la concezione secondo la quale il diritto
internazionale rappresenta l'ideologia del colonialismo e del
neo-colonialismo.
La ricerca principale ha come oggetto la storia del diritto
internazionale nella prospettiva del confronto tra le civilta´. La
ricerca affronta tre momenti storici: I. le origini del diritto
internazionale (sec. XVI-XVII); II. gli sviluppi nel sec. XIX; III.
il dibattito contemporaneo. La ricerca ha preso le mosse dalla
dottrina dei padri fondatori del moderno diritto internazionale,
ossia dello jus gentium (F. de Vitoria e U. Grozio). Questa prima
parte della ricerca sta mettendo in evidenza alcuni elementi
fondamentali: a. la pretesa di universalita´ dello jus gentium
occidentale (laddove esistevano altri sistemi di diritto
internazionale: quello islamico e quello cinese) (cfr. Onuma
Yasuaki). b. La funzionalita´di questa concezione del diritto al
nascente sistema degli Stati tra Cinque e Seicento. c. La
progressiva secolarizzazione del diritto internazionale e la sua
fondazione in un diritto naturale razionale. d. Infine sono emersi
i principi fondamentali dello jus gentium: la liberta´ di
circolazione, la liberta´ di commercio, il riconoscimento dei
diritti dei popoli all´ interno della "humani generis societas". La
ricerca sta delineando con sempre maggiore approfondimento l´
illusorieta´ di questa concezione, giacche´ alla proclamazione "de
jure" dei diritti dei popoli era affiancata "de facto" la
legittimazione della conquista dei territori delle popolazioni del
Nuovo Mondo e delle Indie orientali,se esse non avessero accettato
le ragioni "pacifiche" dei conquistatori (Vitoria, De Indis (1539);
Grozio, De jure predae (1604) e De jure belli ac pacis (1625)). II.
Nel corso del XIX secolo il diritto internazionale venne
interpretato come il diritto degli Stati occidentali cristiani e
"civilizzati" (cfr. M. Koskenniemi). La "civilta´" degli Stati
consisteva unicamente nell´essere parte della comunita´ degli Stati
cristiani occidentali. In quest´ epoca avvenne il collasso del
sistema internazionale islamico e di quello cinese. Fu la piena
affermazione, nell' eta´ del colonialismo, del diritto
internazionale occidentale. Questa parte della ricerca, cosi´come
la ricostruzione del diritto internazionale (jus gentium) dell´
eta´ moderna, intende mettere in luce le radici dello "scontro di
civilta´" individuandole nell´ opposizione irriducibile dell´
Occidente alle altre civilta´dei cosiddetti "perpetui hostes", con
cui non e´ possibile raggiungere una condizione di pace. III.
Questa visione e´ entrata in crisi con la fine del colonialismo e
con l´ emergere di una pluralita´ di civilta´nel diritto
internazionale. In questo orizzonte si pone oggi il problema della
convergenza tra le civilta´, in particolare con la civilta´islamica
ricercando punti di incontro principalmente nell´ ambito dei
diritti (A. An-Na´im) e del diritto internazionale privato (Y. Ben
Achour). Questa ricerca ha raggiunto un primo risultato con la
pubblicazione del volume Diritti e civiltà. Storia e filosofia
del diritto internazionale, Il Mulino, Bologna 2010. Il volume
è strutturato secondo tre parti: I. La prima parte è dedicata alla
ricostruzione delle origini dello jus gentium nel pensiero di F. de
Vitoria, F. de Menchaca, U. Grozio. II. La seconda parte affronta
l´ affermazione del diritto internazionale occidentale nel sec.
XIX. In questa parte viene inoltre esaminata la concezione
"positivistica", che venne formulata tra Otto e Novecento
(principalmente nel pensiero di H. Kelsen), dopo la piena
affermazione dell´Occidente rispetto agli altri sistemi
internazionali, quello islamico e quello cinese. In questa parte
vengono discusse anche le concezioni "realistiche" del diritto
internazionale e gli sviluppi contemporanei della "tradizione
groziana" nel pensiero di H. Bull. III. Infine nella terza parte
viene affrontata la concezione islamica del diritto
internazionale. Gli sviluppi futuri di questa ricerca si
svolgeranno secondo due prospettive. Secondo la prima sara´
approfondita la possibilita´di un diritto "intercivilta´" (Onuma
Yasuaki e A. An Na'im), con particolare riferimento al tema dei
diritti umani. La seconda prospettiva analizzerà invece le origini
e gli sviluppi dell'"intervento umanitario" a partire dalla seconda
metà dell'Ottocento e con riferimento specifico alla "questione
d'Oriente". Lungo questa linea di ricerca sarà approfondito il
pensiero coloniale con particolare attenzione alla conquista
francese dell'Algeria e alla visione politica di A. de Tocqueville.
Il punto di arrivo di questo percorso di ricerca sarà l'attuale
dibattito sulla dottrina della "Responsibility to Protect".
In questa prospettiva la ricerca, che ha analizzato la storia dell'"intervento umanitario" dalla seconda metà del sec. XIX all'attuale dibattito intorno alla dottrina della "Responsibility to Protect", ha particolarmente approfondito le relazioni tra intervento umanitario, colonialismo e neo-colonialismo. I risultati di questo percorso di indagine sono raccolti nel volume Umano, non Umano. Intervento umanitario, colonialismo, «primavere arabe», Il Mulino, Bologna 2015.
Attualmente la ricerca si è rivolta al rapporto tra colonialismo, eredità coloniale e costruzione dell'Europa.