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Gustavo Gozzi

Professore Alma Mater

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Professore a contratto a titolo gratuito

Dipartimento di Beni Culturali

Temi di ricerca

Parole chiave: Storia del diritto internazionale Multiculturalismo Diritti Umani Colonialismo Eredità coloniale Europa Relazioni Euro-Mediterranee Islam e diritti umani Intervento umanitario

Tre sono le linee di ricerca attualmente sviluppate: 1. Il tema della storia e filosofia dei diritti umani, intesa come ricerca sulle diverse interpretazioni dei diritti umani nel corso della storia costituzionale occidentale, dal sec. XVI al sec. XX. In particolare, nell'ambito di questa linea di ricerca viene affrontato il tema del fondamento dei diritti umani attraverso l'approfondimento e la ricostruzione storica del concetto di dignità. 2. La seconda linea di ricerca affronta il tema del multiculturalismo considerandolo o come dottrina della tolleranza tra diverse culture che coesistono nello stesso territorio(J. Raz), oppure come esistenza di culture separate e regolate da differenti regimi giuridici (ad es. B. Tibi). 3. La terza linea di ricerca - alla quale e´rivolto il maggior impegno - analizza la storia del diritto internazionale a partire dai secc. XVI-XVII (F. de Vitoria, U. Grozio) fino alla realtà contemporanea, per ritrovare in queste origini le radici dello "scontro di civiltà". Al fondamento di questa prospettiva vi è la concezione secondo la quale il diritto internazionale rappresenta l'ideologia del colonialismo e del neo-colonialismo.

La ricerca principale ha come oggetto la storia del diritto internazionale nella prospettiva del confronto tra le civilta´. La ricerca affronta tre momenti storici: I. le origini del diritto internazionale (sec. XVI-XVII); II. gli sviluppi nel sec. XIX; III. il dibattito contemporaneo. La ricerca ha preso le mosse dalla dottrina dei padri fondatori del moderno diritto internazionale, ossia dello jus gentium (F. de Vitoria e U. Grozio). Questa prima parte della ricerca sta mettendo in evidenza alcuni elementi fondamentali: a. la pretesa di universalita´ dello jus gentium occidentale (laddove esistevano altri sistemi di diritto internazionale: quello islamico e quello cinese) (cfr. Onuma Yasuaki). b. La funzionalita´di questa concezione del diritto al nascente sistema degli Stati tra Cinque e Seicento. c. La progressiva secolarizzazione del diritto internazionale e la sua fondazione in un diritto naturale razionale. d. Infine sono emersi i principi fondamentali dello jus gentium: la liberta´ di circolazione, la liberta´ di commercio, il riconoscimento dei diritti dei popoli all´ interno della "humani generis societas". La ricerca sta delineando con sempre maggiore approfondimento l´ illusorieta´ di questa concezione, giacche´ alla proclamazione "de jure" dei diritti dei popoli era affiancata "de facto" la legittimazione della conquista dei territori delle popolazioni del Nuovo Mondo e delle Indie orientali,se esse non avessero accettato le ragioni "pacifiche" dei conquistatori (Vitoria, De Indis (1539); Grozio, De jure predae (1604) e De jure belli ac pacis (1625)). II. Nel corso del XIX secolo il diritto internazionale venne interpretato come il diritto degli Stati occidentali cristiani e "civilizzati" (cfr. M. Koskenniemi). La "civilta´" degli Stati consisteva unicamente nell´essere parte della comunita´ degli Stati cristiani occidentali. In quest´ epoca avvenne il collasso del sistema internazionale islamico e di quello cinese. Fu la piena affermazione, nell' eta´ del colonialismo, del diritto internazionale occidentale. Questa parte della ricerca, cosi´come la ricostruzione del diritto internazionale (jus gentium) dell´ eta´ moderna, intende mettere in luce le radici dello "scontro di civilta´" individuandole nell´ opposizione irriducibile dell´ Occidente alle altre civilta´dei cosiddetti "perpetui hostes", con cui non e´ possibile raggiungere una condizione di pace. III. Questa visione e´ entrata in crisi con la fine del colonialismo e con l´ emergere di una pluralita´ di civilta´nel diritto internazionale. In questo orizzonte si pone oggi il problema della convergenza tra le civilta´, in particolare con la civilta´islamica ricercando punti di incontro principalmente nell´ ambito dei diritti (A. An-Na´im) e del diritto internazionale privato (Y. Ben Achour). Questa ricerca ha raggiunto un primo risultato con la pubblicazione del volume Diritti e civiltà. Storia e filosofia del diritto internazionale, Il Mulino, Bologna 2010. Il volume è strutturato secondo tre parti: I. La prima parte è dedicata alla ricostruzione delle origini dello jus gentium nel pensiero di F. de Vitoria, F. de Menchaca, U. Grozio. II. La seconda parte affronta l´ affermazione del diritto internazionale occidentale nel sec. XIX. In questa parte viene inoltre esaminata la concezione "positivistica", che venne formulata tra Otto e Novecento (principalmente nel pensiero di H. Kelsen), dopo la piena affermazione dell´Occidente rispetto agli altri sistemi internazionali, quello islamico e quello cinese. In questa parte vengono discusse anche le concezioni "realistiche" del diritto internazionale e gli sviluppi contemporanei della "tradizione groziana" nel pensiero di H. Bull. III. Infine nella terza parte viene affrontata la concezione islamica del diritto internazionale.  Gli sviluppi futuri di questa ricerca si svolgeranno secondo due prospettive. Secondo la prima sara´ approfondita la possibilita´di un diritto "intercivilta´" (Onuma Yasuaki e A. An Na'im), con particolare riferimento al tema dei diritti umani. La seconda prospettiva analizzerà invece le origini e gli sviluppi dell'"intervento umanitario" a partire dalla seconda metà dell'Ottocento e con riferimento specifico alla "questione d'Oriente". Lungo questa linea di ricerca sarà approfondito il pensiero coloniale con particolare attenzione alla conquista francese dell'Algeria e alla visione politica di A. de Tocqueville. Il punto di arrivo di questo percorso di ricerca sarà l'attuale dibattito sulla dottrina della "Responsibility to Protect". 

In questa prospettiva la ricerca, che ha analizzato la storia dell'"intervento umanitario" dalla seconda metà del sec. XIX all'attuale dibattito intorno alla dottrina della "Responsibility to Protect", ha particolarmente approfondito le relazioni tra intervento umanitario, colonialismo e neo-colonialismo. I risultati di questo percorso di indagine sono raccolti nel volume Umano, non Umano. Intervento umanitario, colonialismo, «primavere arabe», Il Mulino, Bologna 2015.

Attualmente la ricerca si è rivolta al rapporto tra colonialismo, eredità coloniale e costruzione dell'Europa.