Giorgio Gruppioni è titolare della cattedra di Antropologia
nella Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università
degli Studi di Bologna (Polo scientifico-didattico di Ravenna),
sede presso la quale tiene i corsi di Antropologia, Paleontologia
umana, Ecologia e dinamiche delle popolazioni umane e Laboratorio
di Antropologia archeologica. E' altresì titolare del corso di
Antropologia fisica presso la Scuola di Specializzazione in
Archeologia della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Nato a Granarolo Emilia (BO) nel 1946 e laureatosi in Scienze
Biologiche presso l'Università di Bologna, a partire dal 1973
inizia a svolgere attività didattica e scientifica dedicandosi a
ricerche sulla distribuzione dei sistemi gruppoematici eritrocitari
e dei polimorfismi enzimatici in popolazioni umane.
Assunto nel 1975 nel ruolo di Assistente ordinario alla cattedra
di Antropologia presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
dell'Università di Bologna, continua a dedicarsi a ricerche sui
marcatori genetici oltre che dal punto di vista popolazionistico,
nelle loro relazioni con malattie genetiche e polifattoriali nonché
nelle loro applicazioni in campo medico-forense finalizzate alle
indagini sui rapporti di genitura ed alla identificazione
personale. Per la esecuzione di queste ricerche allestisce, presso
l'allora Istituto di Antropologia dell'Università di Bologna, un
laboratorio specializzato nelle analisi immunoematologiche ed
elettroforetiche. Si dedica altresì a studi di auxometria e di
antropologia di popolazioni attuali nonché a ricerche di biologia
scheletrica su reperti di interesse archeologico.
Nel 1980, a seguito di concorso, viene assunto nel ruolo di
professore associato di Biologia umana presso la Facoltà di Scienze
MM.FF.NN. dell'Ateneo bolognese. Nello stesso periodo svolge
attività didattica presso l'Istituto Superiore di Educazione Fisica
(ISEF) di Bologna tenendo corsi istituzionali di Antropologia e
Antropometria e presso l'Istituto Petroniano Studi Sociali Emilia
Romagna (IPSSER) di Bologna svolgendo il corso di Biologia umana
con elementi di Igiene nella Scuola per Assistenti Sociali.
Vincitore di concorso per professore ordinario, nel 1986 si
trasferisce all'Università degli Studi dell'Aquila, sede presso la
quale ricopre la cattedra di Ecologia umana nella Facoltà di
Scienze MM.FF.NN fino al 1999. Presso la stessa sede tiene gli
insegnamenti di Laboratorio di Biologia sperimentale nel Corso di
Laurea in Scienze Biologiche nonché di Laboratorio di Biologia
ambientale e di Principi di valutazione dell'impatto ambientale nel
Corso di Laurea in Scienze Ambientali.
Presso l'Ateneo aquilano costituisce una unità di ricerca che si
dedica a studi di genetica di popolazioni umane attraverso
l'analisi dei marcatori genetici, ad indagini di antropometria e
fisiometria dell'accrescimento in gruppi di bambini e adolescenti,
a ricerche di biodemografia ed ecologia di popolazioni umane,
nonché all'antropologia di popolazioni del passato basata
sull'analisi dei resti scheletrici recuperati nel corso di scavi
archeologici, allestendo, per lo svolgimento di queste ricerche, un
laboratorio specializzato nell'analisi dei polimorfismi
elettroforetici e del DNA e un laboratorio di osteoarcheologia.
La suddetta attività scientifica viene svolta attraverso la
partecipazione a numerosi progetti di ricerca locali (ex 60%, RFO,
Convenzioni con Enti locali) e nazionali fra cui due Programmi di
Ricerca Scientifica di Rilevante Interesse Nazionale (MURST
1998-'99: “Indicatori bioantropologici in comunità soggette a
specifiche pressioni ambientali: valutazione dei cambiamenti
generazionali” e MURST 2000-'01: “Processi microevolutivi in
popolazioni umane analizzate mediante indicatori bioculturali ed
ecosensibili”), dei quali ha svolto anche il ruolo di Coordinatore
nazionale, e il Progetto Finalizzato Beni Culturali del CNR, in
qualità di Responsabile di una unità operativa, su un programma dal
titolo “Popolazioni e ambiente in aree campione dell'Italia
olocenica: studio integrato e modelli di sviluppo in base a dati
paleodemografici, biologici e storico archeologici”.
Presso l'Università dell'Aquila G. Gruppioni riveste altresì i
seguenti ruoli istituzionali: Direttore del Dipartimento di Scienze
Ambientali; Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Scienze
Ambientali: Ambiente e Uomo in Appennino; Coordinatore della
Commissione per l'istituzione del Corso di Laurea in Scienze
Ambientali, poi Presidente della Commissione di Coordinamento
didattico del medesimo Corso di Laurea; Presidente della
Commissione didattica del Corso di Laurea in Scienze Biologiche;
Membro della Commissione Ambiente d'Ateneo; Membro del Senato
Accademico integrato per la elaborazione dello statuto di
Ateneo.
Nello stesso periodo svolge attività didattica presso la Facoltà
di Scienze Politiche dell'Università G. D'Annunzio (Chieti) tenendo
l'insegnamento di Antropometria nel Corso di Diploma in Statistica
con sede a Teramo nonché presso l'ISEF dell'Aquila svolgendo il
corso di Antropologia e Antropometria.
A partire dall'anno accademico 1992/'93 tiene inoltre
l'insegnamento di Antropologia fisica nel Corso di Laurea in
Conservazione dei Beni Culturali, presso la Facoltà di Lettere e
Filosofia, poi Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali,
dell'Università di Bologna con sede a Ravenna.
Dal 1999, in seguito a trasferimento all'Università di Bologna,
è titolare della cattedra di Antropologia presso la Facoltà di
Conservazione dei Beni Culturali, sede presso la quale ha ricoperto
anche il ruolo di Presidente del Corso di Laurea in Beni
Archeologici (2001-'07), e afferisce al Dipartimento di Storie e
Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali presso il quale ha
allestito un Laboratorio di Antropologia che si occupa di studi di
biologia scheletrica, di archeoantropologia e di antropologia
virtuale e molecolare.
Dal 2007 è membro del Consiglio del Polo scientifico-didattico
di Ravenna dell'Università di Bologna.
Giorgio Gruppioni è iscritto all'Albo Professionale dei Biologi,
è socio dell'Associazione Antropologica Italiana, della Unione
Bolognese Naturalisti ed è membro della “European Anthropological
Association”.