Domenico Luciano Moretti si occupa principalmente di numismatica medievale. I suoi studi vertono principalmente sulla circolazione di moneta e sull'economia dell'Italia centrosettentrionale tra VIII e XV secolo e su quella del Regno di Sicilia nel periodo normanno, svevo e angioino. Grazie al confronto dei dati ottenuti dagli scavi archeologici e da quelli ottenuti dalla documentazione scritta, la sua ricerca presso l’Università di Bologna ha come scopo primario la creazione di un quadro completo sulla circolazione monetaria e sull’economia della Romagna tra l’VIII e il XV secolo, per meglio comprendere le interazioni sociali ed economiche e i rapporti tra i vari organismi politico-territoriali del tempo. Nel suo percorso di ricerca sono di fondamentale importanza i grandi cambiamenti economici a seguito della riforma monetaria carolingia (781-795), come la nascita delle tre grandi aree monetali nell’Italia centro-settentrionale, basate sulle monete delle città di Verona (poi Venezia), Lucca e Pavia (XI-XII secolo) e la conseguente necessità di distinguere nei documenti le valute utilizzate nei pagamenti per via della svalutazione delle proprie monete da parte delle zecche cittadine. Il lavoro svolto ha carattere sia storico che archeologico, infatti lo studio della storia della moneta e della sua circolazione può servire allo storico per individuare le evoluzioni dei poteri politico-territoriali, i rapporti economici, la movimentazione di merci e persone, etc.., e può servire all’archeologo per datare alcune stratigrafie ma soprattutto per completare il quadro interpretativo dello scavo a livello economico e sociale.
