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Andrea Morrone

Professore ordinario

Dipartimento di Scienze Giuridiche

Settore scientifico disciplinare: IUS/08 DIRITTO COSTITUZIONALE

Avvisi

risultati scritto costituzionale avanzato del 12/01/21

di seguito esito dello scritto: matricola, voto, motivazione

 

0000886383 Voto: 28

Sintesi essenziale ma efficace; bene sui precedenti; sul rapporto col legislatore si poteva dire di più: self restraint o judicial activism nel caso di specie?; sul tipo di ragionevolezza, la decisione applica il primo tipo di giudizio: eguaglianza-ragionevole tra cpc e cpp; bene anche se sintetico sul valore della coscienza; nella tipologia, la lett. C del dispositivo non è sostitutiva ma accoglimento secco o parziale.

0000884016 Voto: 30

Bene la sintesi della decisione e sul valore dei precedenti; sul dialogo risposta essenziale così come sul valore della coscienza; rapido sul giudizio trilatero; ottimo sul tipo di decisione

0000885974 Voto: 30

Sintesi schematica; sui precedenti la ricostruzione è essenziale (manca tuttavia notare perché nel passato la corte si sia fermata); bene sul dialogo; sul giudizio triadico il tertium è la formula del cpp modificata nel 1988); bene la ricostruzione del valore; sulla tipologia c’è un’imprecisione: accanto alla sostitutiva (corrispondente alle lett. A e B del dispositivo) v’è un accoglimento secco meramente demolitivo (lett. C)

0000938610 Voto: 30L

compito ben fatto nel complesso, l’unica imprecisione è nella tipologia: accanto alla sostitutiva (corrispondente alle lett. A e B del dispositivo) v’è un accoglimento secco meramente demolitivo (lett. C)

0000886610 Voto: 24

La sintesi della questione avrebbe potuto essere più chiara e con indicazione di alcuni passaggi essenziali. Una piccola imprecisione nel non cogliere quella introdotta dal nuovo c.p.p. è una formula di impegno e non in una nuova formula di giuramento, di cui però poi dimostra di essere consapevole. Sui precedenti sufficiente ma non tratta il percorso attraverso cui la Corte chiarisce la natura e l’estensione della protezione costituzionale della libertà di coscienza. La ricostruzione del rapporto legislatore-Corte è un po’ povera, non registra il cambio d’atteggiamento. Impreciso il linguaggio (la Corte si trova a sanzionare un'omissione legislativa senza spiegare meglio perché). La tecnica di giudizio è ben colta. Sul valore della coscienza la ricostruzione è essenziale, un po’ approssimativo nel dire che la Corte ammette gerarchie tra i valori costituzionali. Manca un'esatta ricostruzione delle tipologie decisorie (deu sostitutive, lett. A e B e una ablativa lett. C).

0000883425 Voto: insufficiente

La questione è ricostruita in modo non sintetico e con linguaggio un po’ approssimativo. Dalla ricostruzione dei precedenti non emerge in modo chiaro il percorso della Corte (male la sentenza n. 117 del 1979). Ricostruzione dei rapporti legislatore-Corte troppo schematica. Insufficiente sulla tecnica di giudizio. Il valore della coscienza individuale non è colto. Manca un'esatta ricostruzione delle tipologie: insufficiente.

0000886263 Voto: 24

Un po’ confusa, ma tutto sommato ben fatta la sintesi. Un po’ scarna la ricostruzione dei precedenti, un po’ troppo sintetici i richiami ai precedenti sul valore della libertà di coscienza. Sul rapporto con il legislatore si poteva dire di più e meglio: non emerge il cambio di passo della Corte. Bene sulla tecnica di giudizio. Un po’ approssimativo sul valore della coscienza e sul rapporto tra laicità dello Stato, giuramento e libertà di coscienza. Non emerge l’accoglimento parziale (lett. C del dispositivo).

0000883900 Voto: 26

Sintesi essenziale senza citare passaggi meritevoli di attenzione. Attenzione schematica ai precedenti con limitato rilievo critico. Analogamente sui rapporti col legislatore mancano spunti critici degni di nota. Sul trilatero va bene. Nella risposta sul valore della coscienza individuale, è stato scritto che secondo la sentenza 467 del 1991 la libertà di coscienza è fondata esclusivamente sull’art. 19 Cost.; è stato ignorato l’art. 21 Cost. (riferibile a chi non si riconosce in una religione, ma aderisce a un sistema filosofico). Nella risposta sulla tipologia di decisione, non si è colto come il dispositivo affianca alla parte sostitutiva delle lettere a) e b), anche un’incostituzionalità secca alla lettera c).

0000884515 Voto: 26

Compito nel complesso buono con alcune imprecisioni. La sintesi introduttiva è schematica e salta qualche passaggio. Per quanto riguarda i precedenti, c’è una rassegna non ricostruita in maniera critica. Nell’esame del rapporto fra legislatore e Corte, c’è qualche passaggio rapido ma è adeguata. Sul giudizio di ragionevolezza-eguaglianza c’è una sintesi efficace. Sul valore della coscienza individuale bene. Nell’inquadramento della tipologia di decisione, non è stato evidenziato come la sentenza abbia sia una componente sostitutiva (lettere a e b), sia una componente di declaratoria d’incostituzionalità secca (lettera c).

0000883486 Voto: 24

Compito sufficiente. La sintesi iniziale molto essenziale. La ricostruzione dei precedenti ha qualche lieve imprecisione. Sul dialogo fra Corte e legislatore sufficiente l’esame. Sul giudizio di ragionevolezza della Corte, non è approfondito il giudizio trilatero di eguaglianza. Non è stata sviluppata la domanda sul valore della coscienza individuale. La risposta sulla tipologia di decisione è imprecisa in ordine al punto C del dispositivo: non è sostitutiva ma ablativa.

0000905405 Voto: 28

Buona ed efficace la sintesi; buona ricostruzione sui precedenti; buona la ricostruzione del dialogo con il legislatore, in cui sottolinea il generale atteggiamento tenuto dalla Corte nel corso degli anni su questo tema; sul giudizio di ragionevolezza risposta corretta ma con qualche imprecisione su differenza tertium comparationis e bilanciamento; discreta la ricostruzione sulla libertà di coscienza individuale, poco sulla differenza tra art. 19 Cost. e art. 21 Cost.; corretta l’individuazione della sostitutiva e le considerazioni, omette, però, di parlare dell’accoglimento parziale. Un buon e approfondito compito come valutazione generale, anche se con qualche imprecisione.

0000880057 Voto: 23

Sintesi discreta ma troppo essenziale; appena sufficiente il richiamo dei precedenti, meramente elencati, senza entrare nel dettaglio; dà conto del dialogo con il legislatore in maniera sintetica, senza, però, sottolineare l’atteggiamento della Corte e con qualche imprecisione lessicale (che rimandano a confusione sul contenuto però…«dare ossequio a queste decisioni della Corte»); inquadrato il punto sul tertium, ma omette di valorizzare il riferimento al bilanciamento che fa da sfondo alla decisione del caso; insufficiente il riferimento alla coscienza individuale, nulla sulla differenza tra art. 21 Cost. e art. 19 Cost., richiama solo differenza tra giuramento e impegno; individua la sostitutiva, ma senza spiegare in cosa consista questa tecnica giudiziale e omette di sottolineare l’accoglimento parziale.

0000884863 Voto: 24

Buona sintesi ma ragionamento troppo meccanico e presenza di alcune imprecisioni lessicali (che rimandano al contenuto anche); richiamo ai precedenti troppo scarno senza nessuna argomentazione; poco o nulla sul rapporto con il legislatore e quello che viene detto non corretto (si parla, sbagliando, di bilanciamento effettuato dal legislatore che non viene considerato irragionevole); de facto nulla sul giudizio di ragionevolezza; qualche vaga e imprecisa considerazione sulla libertà di coscienza individuale; corretto sulla tipologia di decisione, ma omette di spiegare le diverse tecniche impiegate dalla Corte e di fare qualche accenno ai problemi dogmatici da esse poste. Compito nel complesso carente su molte domande e, pertanto, insufficiente.

0000886970 Voto: 26

Risponde a tutte le domande. Sintesi sufficiente anche se incentrata sulla questione; sbrigativa sui precedenti e sui relativi principi in diritto; interessante la tesi sul conflitto apparente per la natura suprema della coscienza in uno con la laicità; rapido l’esame del giudizio di eguaglianza ragionevolezza; corretta individuazione del tipo di decisione.

0000885734 Voto: 27

Risponde a tutte le domande. Sintesi chiara benché non metta subito in luce il giudizio di uguaglianza-ragionevolezza. Parziale la ricostruzione dei precedenti: manca il passaggio sulle decisioni di inammissibilità per salvezza scelte legislatore. Non emerge del tutto il dialogo a distanza tra legislatore e Corte. Bene, anche se essenziale, sul giudizio triadico. Bene sulla centralità del valore della coscienza individuale nella decisione di irragionevolezza. Sul tipo di decisione manca il nome della cosa (non ablativa e additiva ma sostitutiva).

0000890759 Voto: 25

Risponde a tutte le domande. Squilibrio tra le risposte: la n. 1 è lunghissima, non è una sintesi della pronuncia ma un riassunto di tutte le parti della decisione (con lunghi estratti). Alcune sviste (i precedenti servono alla Corte per giustificare “le ragioni che portano all'ammissibilità”). Tra i precedenti, non contestualizzata la dichiarazione di inammissibilità dell’84, che non è trattata nemmeno sotto il profilo del dialogo con il legislatore. Sufficiente su tipologia giudizio; argomenta su bilanciamento tra libertà di coscienza e giuramento. Ok sul tipo di decisione (ma non chiara la spiegazione della sostitutiva)

0000799643 Voto: 25

Sintesi rapida, si anticipa il tipo di sentenza come pronuncia additiva-sostitutiva (ma è erroneo vedi in fondo). Sui precedenti adeguata l’analisi, anche se nella parte finale si parla del giudizio trilatero. Sul rapporto con legislatore non ci sono spunti originali o particolari. Sul giudizio trilatero adeguato. Schematica l’argomentazione nella risposta sul valore della coscienza individuale. Nella tipologia della decisione si parla di una decisione additiva sostitutiva: si tratta di due sostitutive (lett A e B) e di un’ablativa (lett. C)

0000908272 Voto: Insufficiente

La 1 ha qualche imprecisione ma tutto sommato è sufficiente; scarna la 2; non adeguatamente motivata la 3, andava approfondito meglio il rapporto con il legislatore e i precedenti inviti rivolti a quest’ultimo ad intervenire. 4 e 5 in bianco. 6 sbagliata (due sostitutive e un’ablativa).

0000991527 Voto: 27

Bene la sintesi, anche se decisamente prolissa; non brillantissimo sui precedenti (c’è un refuso circa il riferimento all’ord. n. 179 del 1995, tra l’altro successiva alla sentenza in oggetto: forse sent. n. 117 del 1979? La terza (sbagliato il riferimento alla sentenza n. 179 del 1979) adeguata, anche se non chiara in alcuni passaggi finali. Nella 4 corretto il riferimento al giudizio di eguaglianza-ragionevolezza e buona tutta la risposta (ma ancora sbagliato il riferimento alla sentenza 179 del 1979). Buona la 5. Sulla 6 si poteva essere più specifici, ma corretta l’individuazione della tipologia di sentenza (però vi è anche un accoglimento tout court: lett. c del dispositivo).

0000847266 Voto: Insufficiente

Viene riportata solo una parte della questione sollevata e la sintesi è un po’ confusa. Considerazioni errate sul ruolo dei precedenti della Corte nella 2 e non si sofferma adeguatamente sugli specifici precedenti meramente giustapposti senza ricostruzione critica. Confusa e carente la risposta sul ruolo del legislatore, non viene chiaramente indicato l’atteggiamento della Corte nei confronti del legislatore e il contenuto dell’intervento normativo di quest’ultimo. Non viene correttamente identificato il giudizio di ragionevolezza-eguaglianza e sbagliata è la spiegazione di tale tipologia di giudizio. Per nulla sufficiente la risposta 5 sulla coscienza individuale. Va bene l’individuazione della tipologia di decisione, ma non viene spiegata adeguatamente questa tipologia di decisione. Inoltre, accanto alla sostitutiva (lett. A e B del dispositivo) vi è un accoglimento secco meramente demolitivo (lett. C),

0000793736 Voto: 25

Scarna la sintesi e con qualche imprecisione. Il riferimento ai precedenti va bene salvo il riferimento finale alla discontinuità che non è assoluta. Un po’ ripetitiva della precedente quella sul ruolo del legislatore ma manca una riflessione critica su tale rapporto. Corretta l’individuazione del giudizio di ragionevolezza-eguaglianza, anche se sintetica la spiegazione. Ugualmente sintetica la 5, ma corretta. Corretta l’identificazione della tipologia di decisione ma manca la notazione che accanto alla sostitutiva (lett. A e B) c’è anche un’ablativa (lett. C)

0000883793 Voto: 25

1) Sintesi soddisfacente anche se con qualche imprecisione/sbavatura: es non accenna ad un dispositivo plurimo, limitandosi a menzionare la manipolativa sostitutiva. 2) Individua una continuità con le precedenti decisioni, ma ricostruzione non sempre sicura (errore di battitura circa la “richiamata” sentenza del “1979”, anziché 1989). 3) Comprende la questione legata alla discrezionalità legislativa, anche se l’argomentazione non è sempre chiarissima/completa (poteva esporre meglio il dialogo a distanza legislatore-Corte). 4) Si parla di bilanciamento, di “giudizio trilatero” senza dire che quest’ultimo è il tema decisivo; dimostra però di averne ben compreso la struttura, e l’applicazione riferita al caso concreto. 5) confusa la descrizione dei valori di coscienza e laicità: si gira in tondo. 6) sulla decisione lunga premessa corretta, ma sulla tipologia nel caso si ferma alla sostitutiva senza spiegare che ciò vale ne casi alle lett. A e B del dispositivo ma non nella C, trattandosi di ablativa.

0000883865 Voto: 25

Esposizione a tratti prolissa ed eccessivamente fedele al testo della sentenza ma i contenuti, rileggendo, emergono quantomeno nei tratti essenziali

1) Non si tratta di una sintesi, quanto piuttosto di una parafrasi dettagliata della sentenza, senza cenni al tipo di giudizio, a oggetto e parametro o alla tipologia decisoria adottata 2) Indica una continuità con la 234/88 e coglie il nucleo dei precedenti in sintesi estrema. 3) Coglie i tratti essenziali del dialogo legislatore-corte, anche se l’esposizione è a tratti faticosa e imprecisa. Alcuni riferimenti sembrano casuali (es “funzione nomofilattica” della Corte). 4) Coglie il giudizio triangolare di eguaglianza-ragionevolezza, anche se manca un riferimento agli istituti teorici; un po’ confusa nella seconda parte; 5) Si limita a precisare il rilievo rivestito dalla libertà di coscienza nel bilanciamento, citando i virgolettati della corte, e menziona il principio di laicità senza nulla aggiungere. 6) Corretta la sostitutiva (lett. A e B), ma non menziona l’ablativa (lett. C dispositivo)

0000888541 Voto: Insufficiente

1) Sintesi velocissima con salti: inquadra correttamente il giudizio in via incidentale, come oggetto e parametro; approssimativa e imprecisa nella descrizione dell’esito del giudizio: si limita a riportare sostanzialmente il pqm. 2) Insufficiente: mero elenco senza analisi critica. 3) Insufficiente. Non coglie evidentemente la progressione dei rapporti tra legislatore e corte, né tantomeno le motivazioni poste alla base dell’iniziale self-restraint e del successivo intervento della consulta. 4) Insufficiente. Si limita ad una menzione esclusivamente formale della ragionevolezza ma manca poi qualsiasi riferimento, teorico o relativo al caso concreto. Nulla sul tertium, né sulla natura di tale giudizio, ecc. 5) Manca un’analisi precisa del valore della coscienza individuale. 6) Insufficiente: parla genericamente di “accoglimento parziale”, ma nessun riferimento alla sostitutiva (che occupa i 2/3 del dispositivo, alle lett. A e B).

Pubblicato il: 13 gennaio 2021