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Andrea Morrone

Professore ordinario

Dipartimento di Scienze Giuridiche

Settore scientifico disciplinare: IUS/08 DIRITTO COSTITUZIONALE

Avvisi

risultati scritto avanzato: orale alle 8:30 domani 13 febbraio 2021

Tutti i seguenti allievi sono ammessi all'orale domani alle ore 8:30 su teams nella pagina del corso di costituzionale avanzato.

l'orale verterà su una decisione a scelta da parte di ciascuno studente tratta dal volume sul bilanciamento o da quelle trattate nel corso.

0900070060, Voto: appena sufficiente da verificare all’orale

La sintesi, pur non essendo molto chiara, è essenzialmente corretta. Non viene individuata la specifica tipologia decisoria. Il candidato indica qual è la tecnica di giudizio adottata dalla Corte e descrive i valori oggetto del bilanciamento, ma non chiarisce le ragioni dell'esito della sua applicazione al caso concreto. In relazione ai diversi titoli di responsabilità della PA, non si capisce quale sia il presupposto della tutela indennitaria (che viene presentata come tutela limitata ai casi "più gravi"). Nel rispondere alla domanda n. 5 il candidato non individua alcun principio ma sintetizza nuovamente la motivazione della decisione, commettendo peraltro alcuni errori e imprecisioni. Nel complesso, le risposte sono per la maggior parte lacunose e poco chiare e il compito non è pienamente sufficiente.

0000797782, Voto: appena sufficiente da verificare all’orale

La sintesi è incompleta. Il candidato individua natura ed effetti della decisione ma senza approfondire. Anche in relazione alla domanda n. 3, è identificata solo la tecnica di giudizio adottata dalla Corte, ma non viene fatto alcun riferimento al suo concreto svolgersi nel caso di specie. I diversi titoli di responsabilità menzionati nella sentenza sono prospettati in maniera confusa e il candidato non chiarisce i presupposti del rimedio introdotto dalla Corte, che viene erroneamente presentato come un tertium genus. Anche i principi su cui si regge la motivazione della Corte sono riportati in maniera poco comprensibile. Nel complesso, le risposte sono incomplete e non sempre chiare e il compito non è pienamente sufficiente.

0000805653, Voto: appena sufficiente da verificare all’orale

La sintesi non è chiarissima, non spiega bene la questione sollevata e l’esito del giudizio. Confusa l’individuazione della natura della decisione. Erroneo il riferimento all’interpretativa di accoglimento e non approfondito quello sull’additiva. Nella 3 non si individua correttamente la particolare tecnica di giudizio. Non del tutto sufficiente la 4, perché non vengono puntualmente individuate le altre ipotesi a cui fa riferimento la Corte. Confusa e non esaustiva la 5.

0000886345, Voto: appena sufficiente, da verificare all’orale

Confusa la sintesi, in cui si fa menzione non corretta dei mezzi risarcitori. Estremamente lacunosa la risposta sulla natura e gli effetti della decisione, oscuro il riferimento alle massime. Non sufficiente l’individuazione della tecnica di giudizio e delle ipotesi risarcitorie. Non bene sui principi della motivazione: molto confuso il richiamo all’art. 3.

0000879650, Voto: 20

Il compito complessivamente è appena sufficiente. La risposta 4 è una pedissequa riproduzione degli ultimi tre capoversi della sentenza. La risposta 5 è troppo sintetica e non esaustiva. Non si coglie correttamente il tipo di sentenza (lo studente ritiene si tratti di additiva di principio). Sufficienti la sintesi e l’individuazione della tecnica del bilanciamento (domande 1 e 3).

0000898944, Voto: 27

Compito buono. In generale le risposte sono ampie e ben articolate e lasciano trasparire uno studio approfondito della materia oltre che una capacità di svolgere un’attenta analisi della sentenza oggetto d’esame. Le risposte 4 e 5, pur se ben argomentate, non colgono completamente le richieste delle relative domande.

0000884618, Voto: 28

Compito molto buono. Esaustivo in tutte le risposte e ben articolato, traspare una solida preparazione della materia e la capacità di analizzare con precisione la decisione in esame. Ancorché ben articolata, risulta un po’ fumosa la risposta alla domanda 4 .

0000700056, Voto: 23

Compito più che sufficiente. Alcune imprecisioni nella sintesi (sia di forma che di sostanza), troppo sbrigativa e non esaustiva la risposta alla domanda 5 . Per il resto le risposte sono succinte, ma corrette.

0000847266, Voto: 26

Compito più che sufficiente. Viene compreso il thema decidendum e le motivazioni che spingono il giudice a quo a sollevare questione di legittimità costituzionale (domanda 1). Quanto alla tecnica decisoria (domanda 2), viene senz’altro compresa nel suo complesso: si sarebbe potuto argomentare maggiormente sul bilanciamento (e la ponderazione di interessi intra valoriali, di cui non si fa menzione). Compresa anche la natura additiva della pronuncia (domanda 3), anche se forse sul piano teorico si poteva approfondire maggiormente (anche riferendosi alle altre tipologie di sentenze utilizzate dalla Corte, citando ad esempio la differenza tra additiva e additiva di principio).La quarta domanda è sufficiente e viene compresa la distinzione rispetto al 2043 c.c., si poteva approfondire ulteriormente il modo in cui opera il rimedio disposto dalla Corte. Quanto alla domanda 5, appare un breve riepilogo delle precedenti, senza argomentazioni ulteriori.

0000882564, Voto: 24

Utilizza per lo più argomentazioni proprie, dimostrando capacità critica, a volte un po' fuori dai “binari” (vedi domanda 3, che – alla lettura – risulta non pienamente centrata). Viene compreso il thema decidendum e le motivazioni che spingono il giudice a quo a sollevare questione di legittimità costituzionale (domanda 1). Quanto alla tecnica decisoria (domanda 2), la risposta non è sufficiente. Il compito si limita a definirla una “sentenza di accoglimento integrativa” e, al di là di questo, null’altro si dice sulle caratteristiche della pronuncia, rispetto a cui non si sviluppa alcun approfondimento. La domanda 4 è appena sufficiente perché non appare del tutto compresa la differenza rispetto a quanto previsto dal risarcimento ex 2043 c.c. Quanto alla domanda 5, non apporta ulteriori argomenti rispetto alle domande precedenti, pur non potendosi considerare insufficiente.

0000785326, Voto: 30

Viene compreso il thema decidendum e le motivazioni che spingono il giudice a quo a sollevare questione di legittimità costituzionale (domanda 1). Ricostruisce in modo puntuale il giudizio a quo, dimostrando la piena comprensione delle motivazioni che hanno spinto il rimettente a sollevare la questione di legittimità. La tecnica decisoria (domanda 2) non solo viene compresa, ma analizzata dettagliatamente, con puntuali riferimenti al bilanciamento inta-valoriale, di cui viene data una corretta spiegazione. Approfondita e corretta anche la risposta alla domanda 3. Non solo si descrive la pronuncia addittiva, ma il compito si concentra minuziosamente sulle ragioni per cui, nell’occasione, un accoglimento secco non avrebbe adeguatamente offerto una risposta al giudice a quo. La domanda 4 è più che sufficiente: viene compresa la differenza con l’art. 2043 c.c. e la natura del rimedio offerto dalla Corte; anche in questo caso la domanda è più che esaustiva. L’ultima domanda (n. 5) è completa e si apprezzano gli ulteriori riferimenti giurisprudenziali; su tutti il caso Ilva.

0000882100, Voto: 26

La sintesi è sufficiente: sembra centrare i punti ma l’esposizione è davvero poco chiara. Risposta essenziale: individua correttamente la tipologia decisoria mentre è più confuso il richiamo alle rime obbligate. Bene l’inquadramento della tecnica di giudizio (bilanciamento intra-valore), meno chiaro il passaggio sul test di proporzionalità. Ok sull’oggetto del risarcimento. Ok sull’individuazione della solidarietà e della ragionevolezza tra i principi della motivazione.

0000883865, Voto: 28

Buona la sintesi. Non chiarissima la 2, ma nel complesso buona. La 3 va bene. Ok la 4, anche se c’è una generale confusione tra risarcimento e indennizzo. Buona la 5.

0000908272, Voto: 26

La sintesi va bene, forse un po’ prolissa. Corretta l’individuazione della sentenza additiva, anche se la seconda parte è superflua e si poteva parlare più adeguatamente degli effetti. Corretto il riferimento al bilanciamento intra-valore e la sua spiegazione. Poteva essere più preciso sulle altre ipotesi prese in considerazione dalla sentenza (danni colposi riguardanti l’attuazione della norma o la materiale esecuzione del trattamento). Corretta ma sintetica l’ultima.

0000637902, Voto: 24

La sintesi, nonostante qualche imprecisione, è completa e molto chiara. Il candidato individua correttamente la tipologia di decisione. In relazione agli effetti della decisione, sia nella risposta alla domanda n. 2 sia nella risposta alla domanda n. 4, sembra però che sia necessario un intervento del legislatore per rendere esperibile il rimedio indennitario a cui fa riferimento la Corte. La tecnica di giudizio e i termini concreti del bilanciamento sono spiegati molto bene. La differenza tra risarcimento e indennizzo è chiarita solo in relazione ai presupposti, mentre non è chiaro se le due ipotesi differiscano anche rispetto al quantum risarcibile. La risposta all'ultima domanda è molto scarna e prende in considerazione unicamente il principio di solidarietà. Nel complesso, le risposte sono corrette, anche se non sempre esaustive e precise.

Pubblicato il: 12 febbraio 2021